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martedì 9 aprile 2013

UN NO IMPORTANTE CONTRO L'INCENERITORE



Il 29 Marzo scorso pubblicavamo la notizia che il Tar aveva rigettato il ricorso del Comune di Albano contro l'inceneritore di Roncigliano (vedi QUI). Il Tar del Lazio, in sostanza, non aveva concesso la sospensiva del cronoprogramma relativo alla costruzione dell'inceneritore dei Castelli Romani. In pratica la costruzione dell'impianto sarebbe potuta iniziare il qualsiasi momento.

Oggi il Consiglio di Stato ha di fatto ribaltato la situazione sostenendo che, finché non ci sarà certezza sul fatto che la realizzazione dell'impianto non comporti alcun rischio, tutto rimarrà in fase di stallo. In sostanza il cronoprogramma che lo stesso avvocato Cerroni chiedeva è per il momento sospeso.
Davvero una notizia splendida per tutte le persone che amano il territorio dei Castelli ed in particolare per tutti coloro che che lottano per una diversa e più sostenibile gestione dei rifiuti, contro l'obsoleta logica dell'incenerimento e del sotterramento della “monnezza”.
Una grande soddisfazione per tutte le persone che ancora una volta, sabato scorso, sono scese in piazza a gridare il loro NO all'inceneritore dei Castelli.
ECO 16
Di seguito il comunicato stampa del Comune di Albano Laziale

Comunicato stampa Città di Albano Laziale, 9 aprile 2013 n.2

Albano Laziale, Inceneritore: dal Consiglio di Stato un nuovo stop ai lavori. Accolta la richiesta di sospensiva del Comune.
Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di sospensiva del Comune di Albano Laziale sulla recente approvazione di un nuovo cronoprogramma da parte della Regione Lazio per la costruzione dell’inceneritore di Roncigliano. Dopo la sentenza avversa del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, nel primo pomeriggio il Consiglio di Stato ha reso pubblica l’ordinanza con cui blocca nuovamente l’avvio del cantiere, accogliendo l’istanza presentata dal Comune di Albano Laziale.
Il Consiglio di Stato motiva in modo preciso: «il Comune appellante ha evidenziato che la richiesta di tutela cautelare è tesa ad evitare l’aggravamento dell’inquinamento dell’aria su cui sorgerà l’inceneritore, anche se non è ancora in esercizio, perché i lavori relativi dovrebbero iniziare a giorni interferendo con le attività di caratterizzazione del territorio e di bonifica sollecitate dalla Regione». «Detto Ente – si legge nel Decreto – ha aggiunto che l’interesse alla realizzazione dell’impianto è recessivo a quello della tutela del territorio e della salute dei cittadini in virtù del principio di precauzione e rispetto all’interesse a non avviare inutilmente i lavori». E ancora: «Appare preminente, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, quello dell’Ente locale ad evitare l’apertura di cantieri che potrebbero rivelarsi dannosi per l’integrità del territorio».
«Il Consiglio di Stato – dichiara il Sindaco Nicola Marini – accoglie di fatto le nostre ragioni, quelle che da tempo, con tenacia e fermezza, portiamo avanti: un territorio già così sofferente in termini igienico-sanitari e ambientali non può sostenere la presenza di questo impianto. Anche il Consiglio di Stato mette in luce le contraddizioni con cui ha agito la Regione Lazio, e che il nostro Comune ha legittimamente evidenziato. La Regione da una parte firma un nuovo cronoprogramma e dall’altra chiede a Pontina Ambiente una caratterizzazione dell’area, che poi il Comune dovrà valutare in sede di conferenza di servizi, tra l’altro già convocata dalla nostra Amministrazione. Siamo ovviamente molto soddisfatti di questa pronuncia, ma la nostra azione di certo non si ferma e continueremo ad opporci alla costruzione dell’inceneritore con atti concreti, amministrativi, legali e politici. Le nostre ragioni evidentemente valgono».
La discussione in Camera di Consiglio è fissata per il 7 maggio prossimo.

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venerdì 22 febbraio 2013

DI NUOVO I RIFIUTI DA ROMA AD ALBANO

La discarica di Roncigliano vista con Google Maps. Si distingue benissimo il VII invaro, GIGANTESCO, e vicinissimo alle abitazioni!  Il Ministro Clini si dichiara soddisfatto per la sentenza, molto meno le persone che da decenni convivono con un ecomostro che uccidendo il territorio
Ancora una volta il Consiglio di Stato ribalta in modo incredibile una sentenza del TAR, quella che aveva sospeso il trasporto dei rifiuti da Roma in alcune discariche della della provincia, tra cui quella di Roncigliano!

lunedì 11 febbraio 2013

INCONTRO CON DI FELICE – SI È PARLATO DI GIUSTIZIA E DI AMBIENTE. È INTERVENUTO DANIELE CASTRI (NO INC)


Giovedì 7 febbraio a Villa Ariccia, Roberto Di Felice, Enrico Indiati e Franz Cianfanelli, hanno incontrato i cittadini (oltre 200 persone hanno gremito la sala), per spiegare la sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto ribaltato quelle che erano state le decisioni del TAR, ovvero di annullare le elezioni.
Fondamentalmente Di Felice ha illustralo le ragioni già esposte nell'intervista visibile su questo stesso Blog (QUI) e su Youtube (E QUI). Le sue parole hanno catturato l'attenzione dei presenti, molti dei quali non si capacitavano di come gli stessi giudici potessero in certi casi decidere in un modo e in altri analoghi nel modo opposto, come ampiamente dimostrato carte alla mano, o come potessero non considerare affatto questioni che per i giudici di primo grado erano giudicate fondamentali. E è stato ricordato, poi, che la sentenza del TAR su Ariccia è stata usata come esemplare già in altri procedimenti, per esempio a Catanzaro, dove si sono ripetute le elezioni per alcune sezioni.
È stato anche mostrato un articolo del Il Fatto Quotidiano dove si dice che, Carmine Volpe, il presidente della V Sezione del CdS, quella che ha deciso su Ariccia, “documentava un’ernia discale dovuta a suo dire al sollevamento dei fascicoli e partecipava, dopo, a maratone per le quali era chiesta la produzione di certificati medici di idoneità agonistica alla corsa”.

Nell'incontro si è anche parlato di ambiente, ed in particolare dell'attacco che viene portato al territorio da chi, senza troppi scrupoli è pronto a costruire un inceneritore, a Roncigliano, una centrale a olio combustibile, ad Albano a Via Cancelliera (vedi QUI) e una nuova centrale a biomassa, in via Grotte, nel cuore commerciale di Ariccia, praticamente accanto alla “vecchia Porkhouse” (vedi QUI).
All'incontro è intervenuto anche Daniele Castri, responsabile legale del NO Inc ed ha spiegato che la centrale che vorrebbero ad Ariccia e che costerebbe circa 8 milioni di euro, è certo un buon affare per chi la vuol costruire, visto che beneficerebbe dei “certificati verdi”, soldi che paghiamo noi cittadini con la bolletta, e che, bruciando il gas si forma dalla “digestione anaerobica” del FORSU, (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) immetterebbe in atmosfera emissioni nocive alla salute e non produrrebbe affatto compost di qualità come alcuni vorrebbero far credere ma un “digestato” che non è altro che un prodotto che nessuno vuole e che è definito per legge un RIFIUTO (!) con il codice Cer 190600.
Appena possibile posteremo i video girati durante l'incontro.


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sabato 2 febbraio 2013

INCONTRO PUBBLICO CON ROBERTO DI FELICE PER PARLARE DI GIUSTIZIA, AMBIENTE, POLITICA

Giovedì 7 febbraio 2013, alle ore 18 presso la sala convegni dell'Hotel Villa Aricia, Roberto Di Felice illustrerà ai cittadini la sentenza  Del Consiglio di Stato che ha ribaltato il pronunciamento del TAR che aveva annullato le elezioni.
Verranno inoltre affrontate altre importanti questioni che riguardano la collettività di Ariccia e non solo, prima fra tutte quella ambientale. Il territorio dei Castelli Romani è minacciato dalla costruzione di nuove centrali elettriche alimentate da biomasse, con il bene placet di personaggi che vogliono farsi passare per ambientalisti, e questo se non bastasse la presenza della discarica di Roncigliano con la possibile costruzione dell'inceneritore.
Naturalmente si parlerà anche di politica con alcune riflessioni sulle prossime elezioni parlamentari e regionali.
Tutti i cittadini sono invitati ad intervenire e, visto che gli organizzatori ritengono che il dialogo sia alla base di un buon rapporto  tra le persone e con i rappresentati eletti, chiunque volesse porre domande a Roberto di Felice per avere maggiori chiarimenti sugli argomenti trattati potrà farlo, nel pieno rispetto della trasparenza e dei principi democratici che sono alla base della nostra costituzione e del vivere civile.
APPUNTAMENTO PER GIOVEDÍ 7 FEBBRAIO VILLA ARICIA ORE 18.00
   Vedi anche la "Conversazione con ROBERTO DI FELICE" (CLICCA QUI)
LEGGI ECO 16

domenica 27 gennaio 2013

CONVERSAZIONE CON ROBERTO DI FELICE - UNA SENTENZA CHE LASCIA PERPLESSI

Questa che mostriamo in video è una conversazione con Roberto Di Felice nella quale ha affrontato i punti salienti delle sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato.  Ineccepibile appare la sentenza del TAR che aveva di fatto annullato le elezioni di Ariccia. Lascia invece perplessi quella del Consiglio di Stato. Ascoltate le spiegazioni di Di Felice e leggete le sentenze originali i cui link sono a seguire e fatevi una vostra opinione, nel rispetto della Legge. Accettare una sentenza non vuol dire che non si possa parlare di essa o che non ci si possa fare un'idea diversa da quella espressa dai giudici. Certo i punti che non ci convincono sono davvero molti ed importanti e vale la pena approfondire e cercare di capire, come abbiamo fatto noi con Roberto Di Felice, che è stato chiaro e preciso nell'esporre le sue tesi.

Pubblichiamo, di seguito, le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, evidenziando in giallo per una lettura più agevole, i passi importanti di cui parla Di Felice nel video. Inoltre pubblichiamo il link ad una articolo (da il Fatto Quotidiano) dove si parla del presidente della quinta sezione che ha deciso su Ariccia.

Al "dinuovoneosindaco" Cinafanelli va il nostro augurio di svolgere il suo mandato nel modo migliore e più limpido possibile, a Roberto Di Felice auguriamo di avere sempre, come ha oggi,  la forza e il coraggio di fare la migliore delle opposizioni e di continuare nella ricerca della giustizia, in ogni ambito.

CONVERSAZIONE CON ROBERTO DI FELICE (video curato e montato con l'aiuto di Giulio Mignucci)

SENTENZA DEL TAR SU ARICCIA

ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU ARICCIA (riggetto di sospensiva)

SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU CASAMARCIANO

SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU ARICCIA



Per completezza d'informazione leggi anche l'articolo tratto dal FATTO QUOTIDIANO dove si parla del giudice del Consiglio di Stato, Carmine Volpe (definito dal giornalista "invalido maratoneta"), presidente della Quinta Sezione che ha deciso su Ariccia. (vedi QUI l'articolo)

LEGGI ANCHE ECO 16

lunedì 21 gennaio 2013

CIANFANELLI SI INSEDIA E PARLA DEL FUTURO E DEL PASSATO RECENTE - 2 SENTENZE A CONFRONTO


Il Consiglio Di Stato ha rimesso Emilio Cianfanelli sulla poltrona più autorevole di Ariccia ed oggi il “dinuovoneosindaco” ha tenuto una conferenza stampa nella Casa delle Associazioni.
Cianfanelli ha parlato dell“Appia Bis, che ha un finanziamento di 25 milioni di euro, ma “non è andata avanti l'Appia Bis e non è andato avanti il finanziamento”. Ha ricordato che la presidente della regione, Renata Polverini, è venuta, oltre che all'inaugurazione dell'ascensore, anche all'inaugurazione dei lavori per l'Ospedale dei Castelli. In questi mesi di interruzione del mandato, ha sottolineato Cianfanelli, “i dirigenti del comune di Ariccia hanno lavorato in maniera tale che il Comune non è stato colpito”. Ed elenca una serie di fatti e tra questi: Ace che ha avuto ordinanza di demolizione; Panorama che potrà terminare i lavori e riaprire. “Quindi i dirigenti hanno fatto in modo che la comunità non pagasse pesantemente l'interruzione dell'amministrazione”. E questo secondo il sindaco “è un dato importate di tutta questa vicenda, ovvero che se la politica mette su enti locali che hanno una pianta organica decente, sufficiente, poi l'ente locale cammina con le sue gambe”.
Ma l'obbiettivo, ora come anche precedentemente, ha detto il Cianfanelli, è la costruzione dell'Ospedale dei Castelli e per questo sarà massimo l'impegno del sindaco che, ha ricordato, presiede il collegio di vigilanza sull'attuazione dell'opera.
E adesso Cianfanelli confida che alle prossime elezioni nazionali e regionali il centrosinistra possa avere la meglio e possa continuare il rapporto instaurato con il presidente Zingaretti.

Per quanto riguarda i ricorsi elettorali Cianafanelli, in conferenza stampa, ha parlato, riferendosi agli avversari politici, di “condotta insistente nel voler sovvertire l’esito elettorale ad ogni costo, con una crudeltà spietata da parte dei ricorrenti che non hanno guardato in faccia neppure i disabili certificati che avrebbero avuto la colpa di aver ricorso al voto assistito”. Certamente il Sindaco ha il diritto di dire quello che pensa ma certo, i ricorrenti hanno avuto la sentenza del TAR favorevole e siamo propensi a credere chi i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale abbiano agito secondo coscienza e crediamo si debba rispetto a qualsiasi sentenza, anche quelle che non ci piacciano o ci lasciano perplessi.
Sotto potete leggere, a confronto, due sentenze del Consiglio di Stato sempre della sezione quinta: la   N° 5670 del 2011,   Comune  di  Casamarciano (http://www.comune.casamarciano.na.it/images/stories/Sentenza.pdf)                                                      e la sentenza N° 00297 del 2013, Comune di Ariccia (http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201202132/Provvedimenti/201300297_11.XML). Tralasciando in questa sede di esaminare ogni singolo punto, focalizziamo la nostra attenzione sulla questione della mancanza delle schede, una a Casamarciano, due ad Ariccia.
Come si può leggere, per Casamarciano i giudici fanno una deduzione, nel caso di Ariccia, i giudici non ritengono di dover fare la stessa deduzione.
Non esprimiamo alcun giudizio in proposito e rispettiamo come sempre le sentenze, eppure leggendo le carte rimaniamo silenziosamente sbigottiti.
 Chiunque abbia un po' di buona volontà legga pure i due testi messi uno accanto all'altro e provi a farsi un proprio giudizio.

(CLICCA SOPRA PER INGRANDIRE)
Vedi e leggi anche ECO 16 n 34

sabato 19 gennaio 2013

CIANFANELLI TORNA IN CARICA

Non si tornerà a votare ad Ariccia, il Consiglio di Stato ha espresso il suo parere e ribaltato la sentenza del TAR che annullava le elezioni. Cianfanelli potrà quindi tornare a fare il sindaco.
Appena possibile pubblicheremo aggiornamenti.
(Aggiornamento post)
Di seguito il link alla sentenza del Consiglio di Stato così che tutti possano leggere e farsi un'idea propria.
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201202132/Provvedimenti/201300297_11.XML

giovedì 12 luglio 2012

IL CENTROSINISTRA TENTA DI SUGGESTIONARE LA MAGISTRATURA


L'ASSESSORE REGIONALE LUCA MALCOTTI

Dopo le interrogazioni parlamentari, alla Camera e al Senato, ispirate dall'ex maggioranza ariccina, che aveva vinto le elezioni per un pugno di voti e poi annullate con sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, a poche ore dalla camera di consiglio del Consiglio di Stato, anche il senatore Andrea Augello ha depositato un'interrogazione urgente in Senato per il Ministro degli interni Cancellieri, come fa sapere con un comunicato Luca Malcotti, PDL, assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Lazio: “Mercoledì 11 luglio 2012, il senatore Andrea Augello ha depositato un’interrogazione urgente in Senato per chiedere al ministro dell’Interno quali iniziative intenda assumere per approfondire i fatti che hanno determinato il doveroso annullamento da parte del Tar delle elezioni amministrative del 2011 nel comune di Ariccia, al fine di ricondurre tanto il danno subito sul piano erariale dall’Amministrazione, quanto eventuali risvolti penali alle persone che devono assumersene le responsabilità. Il centrosinistra - ha dichiarato l’assessore regionale Malcotti - ha depositato un’interrogazione a Camera e Senato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il risultato elettorale delle elezioni amministrative di Ariccia per gravi irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto. Pd e Italia dei Valori hanno dato vita a un goffo e disperato tentativo di suggestionare il Collegio del Consiglio di Stato che si pronuncerà nelle prossime ore. Sono certo - conclude Malcotti - che la magistratura si baserà esclusivamente sulle prove documentali già acquisite dal Tar in sede di verificazione”.



ROBERTO DI FELICE
Dichiarazione dell’ex candidato a sindaco di Ariccia Roberto Di Felice
Ringrazio il senatore Augello per aver presentato un’interrogazione contro il tentativo del centrosinistra di suggestionare il collegio del Consiglio di Stato chiamato nelle prossime ore a pronunciarsi”. Lo dichiara in una nota l’ex candidato a sindaco di Ariccia per le elezioni del 2011, Roberto Di Felice. “E’ la stessa tattica - prosegue Di Felice - che l’ex sindaco di Ariccia, “ispiratore” delle interrogazioni parlamentari del centrosinistra, tentò nei confronti del Tar, ma infruttuosamente”.







Sul prossimo numero di ECO 16 in distribuzione dal 20 luglio tenteremo di dare conto in modo esauriente della situazione ariccina, sperando di poter dare la notizia del pronunciamento del Consiglio di Stato. 

sabato 9 giugno 2012

Di Felice, carte alla mano replica alle accuse di Cianfanelli e mostra dove realmente sono i veri interessi economici e personali ad Ariccia

Cianfanelli ha rilasciato comunicati stampa, ripresi da più giornali, in cui accusa la parte politica avversaria di essere speculatori che hanno ferito la democrazia per interessi economici privati. Roberto Di Felice risponede, carte alla mano, che gli interessi stanno sta ben altra parte.
Durante una conferenza stampa tenutasi ad Ariccia mercoledì 6 giugno e convocata dal coordinatore dell'UDC Giovanni Libanori, lo stesso Libanori, Gian Luca e Roberto Staccoli, Pietro di Lazzaro e Roberto Di Felice hanno replicato, carte alla mano, alle accuse che l'ex sindaco Cianfanelli ha "urlato" con comunicati stampa da alcune testate locali. 
La questione, ha sottolineato Libanori è che Cianfanelli è preoccupato per le fratture che si stanno creando nella sua coalizione e allora attacca in questo modo nel tentativo di influenzare quello che sarà il giudizio del Consiglio di Stato. La realtà, ha proseguito il coordinatore UDC, è che Cianfanelli viene da una gestione del territorio scellerata e per capirlo basti pensare che la chiusura del Ponte Monumentale ha un costo per Cotral elevatissimo, oltre i 600000 euro, soldi che, come è stato commentato in sala, si sarebbero potuti utilizzare per la manutenzione del ponte stesso.
Sono seguiti gli interventi di Pietro Di Lazzaro, esponete UDC e di Gianluca e Roberto Staccoli, che attaccati direttamente dall'ex sindaco, hanno mostrato quali sono i loro veri interessi professionali sul territorio di Ariccia, in particolare un PRUSST, Piano di riqualificazione urbanistica, approvato a suo tempo dallo stesso Cianfanelli (!), che ha portato alla città non pochi benefici. E dal canto suo Roberto Staccoli ha dichiarato di aver già fatto partire una denuncia per diffamazione nei confronti di Emilio Cianfanelli, che per diffamazione è stato già condannato una volta in via definitiva  
Ha concluso la conferenza stampa Roberto Di Felice, esponente e fondatore di Patto Sociale per Ariccia, nonché avversario di Ciancanelli per la poltrona di sindaco alle ultime elezioni perse per soli 32 voti. Elezioni poi annullate da una sentenza del TAR che ha rilevato irregolarità tali da invalidarle.
Di seguito riportiamo in tre video le dichiarazioni di Roberto Di Felice che, carte alla mano, ha ribattuto alle accuse di Cianfanelli e mostrato chi avesse veri interessi personali su Ariccia. 

 Noi su ECO 16 n 29 avevamo, con una lettera dello stesso Di Felice e con un articolo contenente dichiarazioni di Staccoli e Indiati, dato in anticipo la replica alle dichiarazioni di Cianfanelli.

domenica 6 maggio 2012

IL 30 OTTOBRE L'UDIENZA DI MERITO SU ARICCIA


(FOTO ECO 16)

È stata fissata per il giorno 30 Ottobre 2012 l'udienza di merito che dovrà stabilire in modo definitivo se ad Ariccia si dovrà tornare a votare o se dovrà tornare a sedersi sulla poltrona di sindaco Emilio Cianfanelli. Dopo che la giustizia amministrativa si è già espressa più volte sulle elezioni amministrative svolte nel 2011, ora i cittadini attendono un giudizio che sia conclusivo e metta la parola fine a questa vicenda. Fino ad ora tutti i pronunciamenti del TAR e del Consiglio di Stato sono stati sfavorevoli all'ex maggioranza, come si può leggere nei link di seguito.
TAR:
Consiglio di Stato:
Il fatto che si dovrà aspettare fino al 30 ottobre per l'udienza di merito è cosa che in “paese”, nel giudizio popolare, sembra essere vista a favore dei ricorrenti Di Felice, Indiati e Fabi. Ovviamente ognuno è libero di farsi l'idea che crede. Nel frattempo, ad Ariccia sta amministrando il commissario prefettizio Enza Caporale, che rimarrà in carica finché giustizia non sarà stata ristabilita. Se si dovesse tornare al voto, per la legge detta dell'Election Day (una legge pensata per ridurre le spese elettorali), le elezioni avverranno con la prossima consultazione elettorale, ovvero a maggio 2013.  

mercoledì 18 aprile 2012

Ariccia 18 aprile 2012 - Respinta l'ennesima richiesta di sospensiva




Non è stata accolta l'ulteriore ed ennesima richiesta di sospensiva dell'ormai ex amministrazione Cianfanelli. Udite per le parti gli avvocati Di Rienzo, Michetti e Protto, il Consiglio di Stato nel giorno 17 aprile 2012, considerato che il ricorso non appare assistito da “elementi di fumus idonei a superare le perspicue argomentazioni, ovvero, si potrebbe dire, non sono stati rilevati argomenti utili a sospendere l'esito del TAR, ha ritenuto che non sussistono i presupposti per la proposta di istanza cautelare. In sostanza ad Ariccia, per ora, rimane la commissario Enza Caporale che, già da diversi giorni, sta lavorando per l'amministrazione della città.

Di seguito il link ad una delle quattro ordinanze del Consiglio di Stato pubblicate in data 18 aprile:

martedì 10 aprile 2012

ECO 16 n 27 del 12 aprile 2012

Da domani sera in distribuzione le copie cartacee di ECO 16 n 27. Per ora possiamo sfogliare l'edizione elettronica. Su questo numero si Parla di Ambiente con la sentenza del Consiglio di Stato sull'inceneritore; di politica con le prossime amministrative che vedranno al voto alcuni importanti comuni dei Castelli; di sanità; della situazione di Ariccia e dei ricorsi al Tar. Si parla anche di Sport, Musica, cinema, cultura. tutto in sole 8 pagine.

giovedì 22 marzo 2012

Comunicato Stampa sentenza Consiglio di Stato sull'inceneritore di Albano.


Apprendiamo l’esito della sentenza N. 01640/2012 del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano che, di fatto - proprio come aveva prospettato, malauguratamente, il Ministro Clini - sblocca le procedure per la costruzione dell’impianto.
Al di là del rammarico per un atto che sembra scritto più dal gruppo Cerroni che da giudici super parte e terzi, apprendiamo con piacere che la stessa sentenza accoglie, viceversa, la richiesta d’annullamento dell’ordinanza del Commissario straordinario dell’emergenza rifiuti (Marrazzo) n. 3 del 22 ottobre 2008: ovvero quella che permetteva la cantierizzazione – nonostante l’iter amministrativo d’approvazione dell’impianto non fosse concluso – utile all’avvio dei lavori per la costruzione del tristemente noto inceneritore di Albano. La carica di Marrazzo a commissario straordinario dell’emergenza rifiuti, difatti, siamo soddisfatti il Consiglio di Stato ne abbia preso atto, era “scaduta” il 30 Giugno 2008.
Perché questa ordinanza “fuori tempo massimo” di Marrazzo? ’Unione Europea, proprio in quei mesi, aveva emesso un provvedimento col quale vietava, tassativamente, a partire dal 1 Gennaio 2009, l’uso della contribuzione pubblica per la costruzione di inceneritori e gassificatori (Cip 6) ad eccezione degli impianti definitivamente approvati a livello amministrativo o cantierizzati entro e non oltre il 31 Dicembre 2008.
L’impianto di Albano fu approvato definitivamente a livello amministrativo il 13 Agosto 2009, con l’AIA B-3695. La cantierizzazione – che poi consistette in pochi pali ed una semplice rete metallica – ebbe luogo il 28 Dicembre 2008 ma già allora, per tutti gli addetti ai lavori, appariva nulla di più che una vera e propia truffa ai danni dell’erario pubblico . Ora che il Consiglio di Stato ha, a tutti gli effetti, bocciato l’ordinanza “impropria” (perché ben 4 mesi fuori tempo massimo) di Marrazzo, con quali soldi il monopolista dei rifiuti della Regione Lazio costruirà l’inceneritore di Albano? Non vorrà mica, ci chiediamo - a disprezzo delle regole comunitarie - in ogni caso, “provare” ad utilizzare i soldi pubblici (Cip-6) destinati ad energie verdi e fonti rinnovabili?
Vi annuncio già da ora, con molto piacere, che tutti i cittadini, le associazioni e molti dei sindaci dei Castelli Romani già ricorrenti contro l’inceneritore di Albano sia al Tar che al Consiglio di Stato, presenteranno, nelle prossime settimane, agli organi competenti della giustizia europea, un ricorso per bloccare l’inceneritore di albano almeno al fine di evitare che soldi pubblici (Cip6) vengano utilizzati, ancora una volta, per costruire un impianto di incenerimento oltre il limite di tempo massimo fissato dall’Unione Europea e, cosa altrettanto grave, che soldi pubblici vengano utilizzati, in assenza d’una regolare gara d’appalto pubblica europea; gara obbligatoria, per legge, da diversi anni, in tutti gli stati membri UE.
Cordiali saluti.
Daniele Castri (Referente legale Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano)

mercoledì 21 marzo 2012

Ariccia - Respinta la Richiesta di sospensiva

Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall'ormai ex maggioranza:
  “Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Roberto Di Felice ed Enrico Indiati, nonché di Paolo Ermini ed Emilio Cianfanelli; Vista l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dai ricorrenti, ai sensi degli artt. 56 e 98, co. 1, cod. proc. amm.; Uditi i difensori delle parti, convocati e resisi disponibili prima della emanazione del decreto ai sensi dell’art. 56, comma 2, del c.p.a., come da verbale in data odierna; Considerato: Che, in esecuzione della sentenza impugnata risulta essere stato nominato, con atto del Prefetto di Roma del 16.3.2012, il Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione del Comune di Ariccia, successivamente insediatosi; Che allo stato, valutati i contrapposti interessi e tenuto conto di detta circostanza, non appare sussistere un prevalente interesse delle parti appellanti alla prosecuzione della attività della Amministrazione eletta a seguito delle operazioni elettorali annullate ed ad essere reintegrati nelle loro funzioni tale da non consentire la dilazione fino alla trattazione della causa in camera di consiglio, fissata per il 3.4.2012; Che per le esposte ragioni la istanza di adozione di misure monocratiche provvisorie deve essere respinta”.
La camera di consiglio per la discussione è fissata per il 3 aprile 2012
 Cliccare il link per leggere la decisione del Consiglio di Stato
 http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio di Stato/Sezione5/2012/201201940/Provvedimenti/201201120_16.XML
Ne parleremo sul prossimo numero di ECO 16

giovedì 15 marzo 2012

IL CONSIGLIO DI STATO NON SI È PRONUNCIATO MA IL MINISTRO CLINI RILASCIA DICHIARAZIONI SULL'INCENERITORE

INTERVISTE A DANIELE CASTRI E SIMONE CARABELLA SULLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO ALL'AMBIENTE CLINI


Sono come una doccia fredda le parole del ministro dell'Ambiente: “Sono state sbloccate le procedure sul termo-valorizzatore di Albano». Parole di Corrado Clini in Commissione Ecomafie secondo le agenzie. «Ho avuto notizie, ma per le vie brevi». Il Ministro si riferirebbe alla procedura in corso al Consiglio di Stato «La costruzione dell'impianto può riprendere”.
Non si fanno attendere le dichiarazioni dei rappresentatati del comitato No Inc: Il ministro Clini è diventato strumento, di chi in Regione Lazio, vuole a tutti i costi l'inceneritore di Albano – sostiene Simone Carabella - . Le sue dichiarazioni, sono chiaramente usate per far pressione su un organo che dovrebbe esprimersi a tutela del territorio e dei cittadini. Siamo sicuri che il Consiglio di Stato sancirà definitivamente la vittoria che libererà per sempre Albano e tutti i comuni limitrofi dall'eco-mostro di Cerroni e co. Come al solito vinciamo noi!
Daniele Castri, responsabile legale del movimento ha rilasciato il seguente comunicato: “Ad oggi la quinta sezione del Consiglio di Stato che si sta occupando dell'inceneritore di Albano non ha ancora pubblicato la sentenza relativa. Le affermazioni del ministro Clini costituiscono violazione di segreto istruttorio, violazione di segreto della Camera di Consiglio e integrano ipotesi di abuso di potere. Chiediamo al ministro quali siano le 'vie brevi' che sostengono queste affermazioni e di conoscere il numero della sentenza e la relativa data di pubblicazione che, secondo i termini di legge, ancora non ha avuto luogo. Restiamo fiduciosi in attesa della sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato”.
Anche dall'amministrazione di Albano è giunto un comunicato: “In riferimento alla recenti dichiarazioni sull'inceneritore di Albano, il Comune non può e non deve, come istituzione, rispondere alle indiscrezioni che da qualche giorno circolano sui media. Anche perché ci lascia perplessi l'ipotesi che il Consiglio di Stato possa ribaltare una sentenza così fortemente motivata e dettagliata come quella del Tar Lazio che ne ha bloccato la costruzione. L’amministrazione comunale, con la consueta tranquillità, attende che il Consiglio di Stato si pronunci, consapevoli che solo i fatti valgono, e non le inutili discussioni correlate alle "voci"”
F. A.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...