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giovedì 8 settembre 2016

Ciampino, Trecentosessanta Onlus: ‘Vi aspettiamo tutti al Parco il 17 Settembre’

riceviamo e volentieri pubblichiamo

  Di recente formazione ma già molto attiva, l’Associazione Trecentosessanta Onlus scende in piazza a Ciampino il prossimo 17 Settembre, con un evento che si preannuncia di grande impatto. ‘Quale modo migliore per presentarci?’ – esclama il Presidente Valerio Amurri –‘La Manifestazione mette insieme quelli che sono i nostri principi, i nostri valori e le nostre finalità. Il nostro modo di essere. Ci sarà infatti la solidarietà, con la possibilità di donare il sangue e la raccolta fondi per il progetto altalena inclusiva da collocare in un Parco cittadino. Ma ci saranno anche l’impegno sociale e la divulgazione, nella conferenza sullo sviluppo delle Città in relazione alle tematiche inclusive e solidali. E poi la sicurezza, attraverso le lezioni dimostrative di difesa personale ed arti marziali, e la prevenzione, con le visite dermatologiche gratuite. Il tutto all’insegna del gioco e dello svago, grazie all’animazione ed al percorso ludico-formativo allestito dalla Protezione Civile. Un’occasione per trascorrere qualche ora con tutta la famiglia, dunque. Venite quindi a conoscerci al parco Aldo Moro, perché le azioni valgono più di mille parole.’ Gli fa eco Mirella Atzori, ciampinese di vecchia data, che ha fatto della solidarietà e dell’impegno la sua bandiera: ‘Eccoci di nuovo in campo, in occasione di un evento unico ed innovativo, dove abbiamo riunito insieme Associazioni e volontari per un’azione sinergica di solidarietà. L’altalena inclusiva, destinata ad abbattere barriere e diversità tra i bambini che giocano al Parco, è ormai dietro l’angolo: con il contributo di tutti i partecipanti questo piccolo grande sogno diventerà realtà.’


giovedì 11 febbraio 2016

Spese per carburanti, combustibili e lubrificanti ad Ariccia e nei comuni dei Castelli Romani - La denuncia di Roberto Di Felice

Roberto Di Felice
Il consigliere comunale di Ariccia Roberto Di Felice, leader di Patto Sociale per Ariccia, pubblica su una sua pagina web i dati relativi alla spesa, nel 2015, per “carburanti, combustibili e lubrificanti” nei comuni dei Castelli Romani e in alcuni comuni limitrofi.
È impressionante notare come Ariccia surclassi nella spesa, e di molto, tutte le altre amministrazioni prese in considerazione, anche e nonostante molte di esse
siano di comuni più vasti e popolosi di Ariccia stessa.
Sono dati che fanno porre a Roberto Di Felice, con l’ironia che lo contraddistingue, la seguente domanda: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARICCIA UTILIZZA GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ANCHE A FERRAGOSTO E I MEZZI DI TRASPORTO ANCHE FUORI DELL’ITALIA E 24 ORE OGNI GIORNO?

Di seguito tutti i dati forniti.
Spese affrontate dalle amministrazioni comunali nel 2015 per “carburanti, combustibili e lubrificanti”, cioè le spese relative all'acquisto del materiale utilizzato per il funzionamento di impianti di riscaldamento o utilizzato per il funzionamento di mezzi di trasporto (codice gestionale 1202 del SIOPE – sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici).

ARICCIA: € 113.299,19
(residenti nel mese di settembre 2015: 19.432; superficie: 18,59 km²)
ALBANO LAZIALE: € 40.817,96
(residenti nel mese di settembre 2015: 41.664; superficie: 23,8 km²)
GENZANO DI ROMA: € 38.009,38
(residenti nel mese di settembre 2015: 23.970; superficie: 17,9 km²)
FRASCATI: € 6.843,05
(residenti nel mese di settembre 2015: 22.070; superficie: 22,48 km²)
GROTTAFERRATA: € 14.268,45
(residenti nel mese di settembre 2015: 20.323; superficie: 18,4 km²)
MARINO: € 23.020,62
(residenti nel mese di settembre 2015: 42.879; superficie: 24,19 km²)
VELLETRI: € 58.806,70
(residenti nel mese di settembre 2015: 53.247; superficie: 113,23 km²)
CIAMPINO: € 28.396,44
(residenti nel mese di settembre 2015: 38.329; superficie: 13,38 km²)
LARIANO: € 1.488,18
(residenti nel mese di settembre 2015: 13.414; superficie: 22,53 km²)
CASTEL GANDOLFO: € 8.765,14
(residenti nel mese di settembre 2015: 9.007; superficie: 14,19 km²)
ROCCA DI PAPA: € 60.395,02
(residenti nel mese di settembre 2015: 17.038; superficie: 39,72 km²)
COLONNA: € 10.151,02
(residenti nel mese di settembre 2015: 4.291; superficie: 3,5 km²)
POMEZIA: € 24.271,12
(residenti nel mese di settembre 2015: 62.885; superficie: 86,57 km²)
LANUVIO: € 23.857,76
(residenti nel mese di settembre 2015: 13.604; superficie: 43,76 km²)
MONTE COMPATRI: € 13.430,34
(residenti nel mese di settembre 2015: 12.049; superficie: 24,57 km²)
ROCCA PRIORA: € 22.301,61
(residenti nel mese di settembre 2015: 11.940; superficie: 28,27 km²)
MONTE PORZIO CATONE: € 3.075,00
(residenti nel mese di settembre 2015: 8.665; superficie: 9,13 km²)
ARDEA: € 35.329,10
(residenti nel mese di settembre 2015: 48.978; superficie: 72,09 km²)
APRILIA: € 76.080,92

(residenti nel mese di settembre 2015: 73.037; superficie: 178,11 km²)

martedì 11 marzo 2014

Acqua all'arsenico: ci vuole un reale cambio di mentalità. Non si può agire solo nella fase emergenziale. Una questione che riguarda anche i Castelli Romani

Arsenico nell’acqua, Geologi del Lazio: “Ennesimo esempio di cattiva amministrazione”

Per il presidente dell’Ordine, Roberto Troncarelli, c’è una grave carenza “culturale” e di approccio alle problematiche ambientali: “È molto grave infatti che lo Stato, in tutte le sue ramificazioni, non abbia acceso un “warming” sulla salute della cittadinanza. La questione arsenico va risolta a monte e non agendo nella fase emergenziale”

“Purtroppo i valori di arsenico riscontrati a Roma Nord non ci sorprendono. Molti acquedotti della zona incriminata presentano anche problematiche legate alla presenza di radon. C’è poco da fare: siamo di fronte all’ennesimo esempio di cattiva amministrazione”. È duro il commento del presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, all’indomani dei disagi idrici che stanno colpendo migliaia di famiglie del XIV e XV Municipio: territori in cui è stata riscontrata acqua che, per le caratteristiche chimiche e batteriologiche, non risulta idonea al consumo umano. “Quanto accaduto a nord della Capitale - rimarca Troncarelli - è solo la punta dell’iceberg di una situazione critica, che denunciamo da anni. Quello dell’arsenico infatti è un problema con cui ci si confronta da decenni eppure gli amministratori pubblici hanno sempre mostrato la deprimente tendenza a sottovalutare le questioni ambientali. Tendenza che assume connotazioni pericolose quando, come in questo caso, investe aspetti afferenti la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini”. Nella nostra regione molte aree presentano concentrazioni di arsenico superiori a 10 microgrammi/litro, valore massimo che devono avere le acque per poter essere destinate al consumo umano. Tali concentrazioni sono peculiari delle aree dei distretti vulcanici del Lazio centro-settentrionale, Sabatino, Vulsino, Vicano, Cimino e Colli Albani: “Questi valori – sottolineano i Geologi del Lazio - non sono in aumento rispetto al passato poiché non dipendono dalle attività umane ma dalla naturale “contaminazione” che subiscono le acque attraversando i terreni vulcanici. Ma sono valori che hanno classificato tali acque "fuorilegge", in quanto le soglie di accettabilità, definite da alcune direttive europee, attualmente attestato a 10 microgrammi/litro, sono abbondantemente superate dai valori delle acque prodotte da acquiferi vulcanici.  Eppure tutto questo agli amministratori non è mai interessato. Mentre le nazioni più virtuose si sono organizzate mettendo in campo programmi strutturali a lungo termine, investendo sulla qualità dell’acque attraverso impianti di trattamento e abbattimento di elementi nocivi, sulla questione arsenico l’Italia si è dimostrata miope: anziché puntare sulla prevenzione, su infrastrutture e su ricerca, si è pensato bene di chiedere deroghe alla Comunità Europea. Ma l'ultima è scaduta e non ci è stato più concesso di proseguire sulla strada dei rinvii e delle irresponsabilità. Veramente un pessimo esempio di gestione amministrativa. È molto grave infatti che lo Stato, in tutte le sue ramificazioni, non abbia acceso un “warming” sulla salute della cittadinanza”. Per Troncarelli, inoltre, sussiste una grave carenza “culturale” e di approccio alle problematiche ambientali: “I sindaci, i primi ad essere investiti da fenomeni igienico-sanitari locali, spesse volte lamentano casse comunali vuote salvo poi non farsi mancare risorse per la festa del santo patrono o i giochi pirotecnici di ferragosto o iniziative senza alcuna valore sociale. Così non va – sollecitano i Geologi del Lazio -: serve anche e soprattutto un cambio di mentalità. La questione arsenico va risolta a monte e non agendo nella fase emergenziale. Anche perché l’emergenza ha costi economici elevati e la soluzione tampone non ha certo gli stessi effetti benefici di una pianificazione infrastrutturale a carattere preventivo”. Eppure qualche modello positivo c’è: “Per un problema di emissione di anidride carbonica dal sottosuolo, tempo fa la Regione Lazio ha  approvato una delibera, che vieta ai comuni di Castel Gandolfo, Ciampino, Marino e a tre Municipi di Roma, a seconda della concentrazione di anidride carbonica, la realizzazione di piani interrati. Una iniziativa - spiega Troncarelli – secondo molti impopolare ma a mio giudizio lungimirante, poiché diretta preventivamente alla tutela della pubblica sicurezza”.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...