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domenica 2 giugno 2013

DANIELE CASTRI SU GSE E IL RUOLO DELL'EX MINISTRO SCAJOLA NELLA VERTENZA SULL'INCENERITORE

Il comitato No Inc è venuto finalmente in possesso delle carte del GSE che rivelano fatti molto interessanti sulla vicenda dell'inceneritore di Roncigliano...
Ascoltiamo cosa ci dice il responsabile legale del comitato No Inc Daniele Castri

   

 Di seguito ecco anche le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle di Albano Laziale, giustamente orgogliosi, visto il merito che parlamentari e consiglieri regionali hanno nella vicenda, come ha sottolineato nel video Castri. 

14 mesi di attesa, dopo numerosi dinieghi rilasciati da parte del GSE (Gestore dei servizi elettrici) alle associazioni di zona, al sindaco di Albano Nicola Marini, ai Sindaci del bacino dei Castelli Romani e all'ex consigliere regionale Ivano Peduzzi, il coordinamento NOINC è ora in possesso della documentazione relativa alla convenzione preliminare stipulata tra il COEMA ed il GSE in merito agli incentivi CIP6 che verrebbero rilasciati all'impianto dell'inceneritore di Roncigliano. La documentazione in questione è giunta a seguito di 2 richieste di accesso agli atti, provenienti sia dal gruppo consiliare alla regione Lazio sia dal gruppo parlamentare alla camera del M5S
Era il 2 marzo scorso quando, i neo eletti del M5S alla camera dei deputati, Federica Daga, Carla Ruocco, Stefano Vignaroli, Adriano Zaccgnini, Alessandro di Battista, Massimo Enrico Baroni e alla regione, Silvana Denicolò, Davide Barillari, Gianluca Perilli e Valentina Corrado assunsero l'impegno davanti ai cancelli di Roncigliano mettendosi a totale disposizione della vertenza contro l'impianto d'Incenerimento e relativa discarica. Un primo passo. I primi documenti sono arrivati martedi 29 maggio, dopo l'incontro tenutosi in mattinata in via Maresciallo Pilsudski tra i legali interni al Gse, Silvia Blasi consigliere 5 stelle alla regione ed Emiliano Bombardieri, cittadino attivo 5 stelle di Albano, nel pomeriggio di mercoledi sono arrivati ulteriori documenti provenienti dalla richiesta dei deputati alla camera Federica Daga e Patrizia Terzoni,consegnati direttamente nelle mani di Daniele Castri, referente legale NOINC. Trattasi di documenti estremamente importanti ai fini della vertenza che il Coordinamento NOINC sta portando avanti dal lontano 2007. 
Il plico in formato cartaceo e digitale è ora al vaglio dello staf legale e tecnico del NOINC Stay tuned...

venerdì 29 marzo 2013

ALBANO LAZIALE, IL TAR RIGETTA IL RICORSO DEL COMUNE CONTRO L’INCENERITORE. Il comunicato del Comune e le dichiarazioni dal NO Inc

Comunicato stampa dal Comune di Albano Laziale

Il TAR del Lazio ha emesso in mattinata l’ordinanza con cui rigetta il ricorso presentato dall’Amministrazione di Albano Laziale contro il nuovo cronoprogramma per la costruzione dell’inceneritore in località di Roncigliano.

L’ordinanza si basa sui seguenti punti:
  1. L’autorizzazione integrata ambientale (AIA), di cui alla determinazione dirigenziale della Regione Lazio B3694 del 13.08.2009, è attualmente pienamente efficace ed è ormai inoppugnabile”. Ovvero il fatto che la situazione ambientale in questi anni sia mutata, come testimoniato dai dati ARPA, ASL, accertamenti NOE e altro, è un dettaglio che non merita neanche di essere preso in considerazione, nonostante la norma faccia riferimento esplicito al fatto che si debbano accertare le eventuali mutate situazioni ambientali prima di procedere ad una estensione dell’Autorizzazione.
  1. Le censure riferite all’AIA non possono essere proposte né è possibile che la contestazione avverso detto provvedimento sia surrettiziamente introdotta da doglianze solo formalmente distinte da tale autorizzazione”.
    Ovvero non sarebbe concesso all’Amministrazione, che ha come primo scopo la tutela della salute dei cittadini, introdurre il problema dell’AIA e delle mutate condizioni ambientali nel più generale contrasto alla costruzione dell’inceneritore.
  2. La proroga appare pienamente conforme ai principi generali, essendo la sua mancata esplicazione di efficacia non imputabile al soggetto titolare”
    Ovvero i ricorsi succedutesi in questi anni hanno di fatto sospeso l’efficacia dell’AIA.
  3. L’inquinamento del sito non appare più essere sussistente, come si desume dai risultati delle ulteriori analisi dell’Arpa Lazio contenuti nella nota 99288 del 19.12.2012”
    Ovvero per certificare lo stato di salute dell'area, si fa riferimento solo alle analisi ARPA del 19 dicembre fatte a seguito della diffida della Provincia di Roma contro la Pontina Ambiente relativamente al superamento dei composti organici in due soli pozzi spia. Nessuna menzione viene fatta di tutte le altre analisi che attestano il contrario, compresa la comunicazione della Regione che esprime la necessità di convocare delle Conferenze di Servizi per valutare lo stato di salute dell'area di Roncigliano (Conferenze già convocate dal Comune di Albano).
  1. In ogni caso deve rilevarsi che l’impianto non è in esercizio, dovendo ancora essere realizzato e che, conseguentemente, nessun pericolo per la salute pubblica può derivare dagli atti impugnati col presente ricorso”.
    Ovvero fino a quando non sarà costruito l’inceneritore, l’inceneritore non inquina. Questo è ovvio. Il punto è che il sito è già inquinato e oggi, 2013, lo è più del 2009 quando l’AIA è stata rilasciata. E ogni nuovo impianto industriale porterà evidentemente ulteriore inquinamento.
«Abbiamo presentato il ricorso nella speranza che le ragioni del diritto valessero più di qualsiasi altro interesse – afferma con durezza il sindaco Nicola Marini – e invece siamo di fronte ad una sentenza del Tribunale Amministrativo che rigetta ogni argomentazione sul reale stato ambientale di un territorio in grande sofferenza, visto che da molti anni è sede di discarica. Sofferenza che non potrebbe che aggravarsi con la costruzione dell’inceneritore, dannosa oltre che inutile».
«Rispettiamo la sentenza del Tribunale ma ovviamente continueremo ad opporci a questo intervento, sul piano amministrativo, legale e politico. Oltre al ricorso al Consiglio di Stato, porteremo avanti la denuncia alla Commissione Europea e ogni azione, anche di fronte alla giustizia civile, tesa a dimostrare che l’area di Roncigliano non è in grado di sopportare questo insediamento industriale. Con i nostri legali stiamo già valutando anche la richiesta della revoca dell’AIA 2009».
«Spero che su queste tematiche – conclude Marini – l’Amministrazione di Albano, i cittadini e i Comitati non rimangano soli, contro poteri e interessi enormi e trasversali rispetto alla società, alla politica e alle istituzioni. Ho già chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore alla Gestione dei Rifiuti Michele Civita, nella convinzione che le nostre ragioni possano essere accolte dai nuovi vertici regionali».

Dal No Inc
    poche parole, forti, chiare e di resistenza, che invitano ancora a chiedere la riapertura della procedura di autorizzazione ambientale; che Zingaretti assuma una posizione chiara, netta e definitiva sull'inceneritore; che t6utti il 6 si scenda in piazza affinchè in migliaia i cittadini diventino protagonisti di una vittoria eccezionale.


"Zingaretti, a questo punto, deve dircelo
chiaramente: che vuole fare rispetto
all'inceneritore dei Castelli Romani"?
Il Tar del Lazio NON HA CONCESSO la sospensiva del CRONOPROGRAMMA relativo all'Inceneritore dei Castelli Romani.
Il cantiere per la costruzione dell'impianto, quindi, sulla base delle disposizioni del 29 gennaio scorso dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, può partire in qualsiasi momento!
Crediamo, a questo punto, sia ANCORA più importante RICHIEDERE una IMMEDIATA riapertura della procedura di AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE!
Zingaretti, a questo punto, DEVE dircelo chiaramente: che vuole fare rispetto all'Inceneritore dei Castelli Romani?
Quando verrà riaperta la procedura di Autorizzazione Ambientale secondo quanto previsto dalla Legge n. 59 del 2005?
Daniele Castri
clicca per ingrandire

ATTENZIONE!
QUESTO E' IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHI E' PIU' FORTE!
ED I PIU' FORTI SIAMO NOI!
SONO LE NOSTRE MOTIVAZIONI CHE CI FARANNO VINCERE!
IL 6 APRILE TUTTI ALLA MARCIA NO-INC !
ORE 15.00 P.ZZA MAZZINI ALBANO!
SAREMO TANTI E VINCEREMO! TUTTI INSIEME”!
Simone Carabella




La sentenza di oggi, così deludente, era solo sulla sospensiva cautelare del cronoprogramma della costruzione dell'inceneritore, nelle prossime settimane ci sarà un'altra udienza del TAR che deciderà nel merito vero e proprio del ricorso. Aspettiamo con fiducia che la giustizia faccia il suo corso e certamente aderiremo in massa alla manifestazione del 6 aprile ad Albano perché i cittadini non vogliono quest'impianto sul loro territorio e voglio che la discarica venga bonificata.

di Fabio Ascani
Le motivazioni del TAR sul rigetto della sospensiva


Leggi anche ECO 16



sabato 2 marzo 2013

UNA BELLA GIORNATA DI LOTTA CONTRO L'INCENERITORE E PER LA SALUTE


Il tempo era grigio ma la giornata si è illuminata di speranza: quella che hanno portato le centinaia di persone che sono intervenute al presidio NO Inc di fronte i cancelli della discarica di Roncigliano. Davvero molta gente, volti nuovi e meno nuovo, hanno fatto sentire, con la propria presenza ed il loro calore, che la lotta contro l'inceneritore, non solo è viva ma è più forte e motivata che mai, specie in questi giorni, in prossimità della data ufficiale, 7 marzo, nella quale potrebbero partire i lavori di costruzione dell'impianto.
E come sempre hanno preso la parola i cittadini che, attivi nella lotta all'inceneritore ormai da anni, hanno un quadro esatto e preciso della situazione: una situazione che non è buona, visto che l'inceneritore è di fatto autorizzato, ma che lascia sperare perché la gente non lo vuole e il territorio si rifiuta di ospitare questo impianto che certamente comprometterebbe ancora di più luoghi che già da decenni sono martoriati dagli effetti nefasti della discarica. E così sono state ricordate le tristi cifre di una zona popolosa, quella intorno la discarica, dove l'incidenza delle malattie è terribilmente più alta che che nel resto della regione; si è ricordato che ormai l'acqua è poca e inquinata; l'aria è pestilenziale. E su tutto questo si vorrebbe aggiungere l'inceneritore più grande d'Europa che porterebbe i suoi fumi carichi di micro-polveri tossiche per un raggio di almeno 50 chilometri. Un vero colpo di grazia per tutti i Castelli Romani, per Ardea, per Pomezia, per Aprilia.
IL VICESINDACO DI ARDEA FULVIO BARDI E
 I SINDACI GENZANO GABBARINI E CASTEL 

GANDOLFO MONACHESI
Il nostro è un “territorio sotto assedio”: la discarica, l'inceneritore, centrali a biomassa e biogas a Pomezia, Velletri, Ariccia, Albano... la cementificazione indiscriminata. L'elenco è lungo! Oggi fra i molti presenti al presidio sono giunti anche alcuni dei neo eletti al Parlamento Italiano e alla Regione Lazio del Movimento 5 Stelle e fra questi la neo-senatrice Elena Fattori di Genzano e Davide Barillari, già candidato presidente M5S in regione. La loro presenza è stata molto importante ed ha premiato i cittadini che in quasi tutti i Castelli Romani hanno eletto il Movimento come primo partito con cifre intorno al 30%.
SIMONE CARABELLA







Sono giunti a far sentire la loro presenza ai manifestanti anche i sindaci di Castel Gandolfo e Genzano, e il vicesindaco di Ardea Bardi, mentre come hanno sottolineato a gran voce Bombardieri, Castri e Carabella, del No Inc, è mancata la presenza del sindaco di Albano, Nicola Marini, come dell'assessore all'Ambiente e del Delegato ai rifiuti, Fiorani e Andreassi. Assenze pesanti, le loro, che sottolineano una netta frattura fra amministrazione e movimenti civili. Peccato, davvero un'occasione persa da parte degli amministratori di Albano, come di Ariccia, di Rocca di Papa, di Nemi, di Marino, di Lanuvio, ma si sa, ormai le elezioni ormai ci sono state... oggi è stato importante anche perché si sono messe le basi per la prossima manifestazione di piazza contro l'inceneritore che si svolgerà al Albano il 6 Aprile e che sarà la più grande manifestazione che abbiamo mai visto sul nostro territorio.
La gente è stanca delle vecchie logiche di partito e nell'aria c'è profumo di nuovo, di cambiamenti importanti ed epocali.



EMILIANO BOMBARDIERI

DAVIDE BARILLARI

L'aspettativa di vita media degli italiani è aumentata ma, come mostra il
grafico EUROSTAT, l'aspettativa di vita sana, senza troppe malattie,
diminuisce e questo per colpa di un ambiente insalubre e inquinato!
Stiamo vivendo momenti storici per la nostra democrazie e per il nostro paese e le persone sanno di poter e dover essere protagoniste perché le cose possono cambiare soltanto se si lotta e se ci si impegna in prima persona. Non è più il momento delle deleghe, è il momento di far sentire la propria voce e tanto più questo è importante se si tratta di questioni che riguardano la nostra salute e soprattutto la salute dei più deboli e dei nostri figli. Le persone si stanno rendendo conto che non è più in gioco soltanto un interesse economico ma la vita vera e propria di bambini, donne, uomini che potrebbero essere destinati ad un futuro incerto di possibili malattie che potrebbero rovinare la qualità di tutta la loro vita futura e di chi verrà dopo di loro. Invece, con impegno e lotta, questo può essere evitato e si può provare a donare a tutti di un futuro migliore e sano.

venerdì 22 febbraio 2013

Il Comitato NO INC al GSE UN INCONTRO CHE AVRÀ UN SEGUITO


Un folto gruppo di rappresentanti del No Inc, circa 100 persone,  si è trovata oggi in un sit-in/conferenza sotto la sede del Gestore del Servizio Elettrico.  Due funzionari a capo del GSE, ingegner Gerardo Montanino e avvocato Vinicio Vigilante, hanno ricevuto una delegazione del No Inc per un incontro che è durato circa un’ora e mezza.
 Il GSE non ha concesso l’accesso agli atti richiesto nei mesi scorsi, per ben quattro volte, dalle associazioni del No Inc, dal consigliere regionale Ivano Peduzzi, dal Comune di Albano ed, infine, dalla conferenza dei sindaci di bacino, i due funzionari hanno confermato ufficialmente che non hanno ancora sottoscritto la CONVENZIONE DEFINITIVA con il Co.E.Ma.. Richiesta di definizione della CONVENZIONE DEFINITIVA, come ormai noto, sollecitata il 14 febbraio scorso dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio con un atto di diffida formale che richiede, tra le altre cose, anche di avviare il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani entro e non oltre il prossimo 7 marzo, invita sia al GSE sia al Co.E.Ma.. CONVENZIONE DEFINITIVA che permetterebbe l’accesso alla contribuzione pubblica denominata CIP 6/92 per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. I due funzionari hanno garantito, inoltre, che, ancora oggi, l’unica convenzione esistente tra il GSE ed il Co.E.Ma. è la famigerata PRELIMINARE stipulata nel giugno 2009. Hanno confermato, infine, che non è prevista, per il momento, la stipula di una CONVENZIONE DEFINITIVA.
É poi emerso che i due funzionari del GSE non hanno mai ricevuto dalla Regione Lazio copia di alcuni documenti. Si tratta, in particolare, dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 ottobre 2008, della D.I.A. Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, della sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010 , della sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012 e dei due verbali (Aprile 2009 e Ottobre 2010) della Polizia Municipale di Albano che certificano come il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani non è mai partito (per nostra fortuna, sottolinea castri del NO INC) e meno che mai entro la fatidica data del 31 dicembre 2008. Quindi sono state consegnate ai due funzionari i documenti suddetti che invalidano, ad avviso del comitato No Inc, la convenzione preliminare di giugno 2009 e, quindi, la validità stessa dell’atto e i due funzionari, accettando le copie informali, messe a disposizione dal No Inc, hanno richiesto che questi stessi atti vengano depositati in forma ufficiale lunedì prossimo.
Tra circa un mese seguirà un altro incontro.

sabato 26 gennaio 2013

Sit in contro la monnezza di Roma per salvare i Castelli Romani


Il freddo non ha spaventato i numerosi cittadini che oggi hanno partecipato al Sit in di fronte i cancelli della discarica di Roncigliano per protestare contro il decreto del ministro Clini, un decreto pensato per riuscire a “mettere una toppa” all'incapacità di Roma, e dei suoi amministratori degli untimi vent'anni, di pensare e portare avanti una sana politica dei rifiuti. Così i danni della Capiate ricadono sui comuni vicini e certamente Albano Laziale è uno di quelli che più di altri ne risentirà. È ora che anche Roma adotti misure serie in grado di rispettare i parametri europei relativi alla gestione dei rifiuti! Ma oltre ai cittadini, ai rappresentati dei comitati No Inc, oggi erano presenti anche molti dei sindaci di bacino della discarica e molti politici (siamo in campagna elettorale!). Ci si aspettava che qualcuno di questi Primi cittadini prendesse la la parola e dicesse qualcosa di forte, magari che desse un annuncio relativo alla gestione dei rifiuti nel proprio comune. Invece a parlare sono stati solo i rappresentati del No Inc, Paolo Cappabianca, Peppe Galluzzi, Daniele Castri, Simone Carabella... che hanno usato parole dure, non smentite da alcuno dei presenti, raccontando come, anche in seguito alle politiche e ai comportamenti degli amministratori locali (anche quelli presenti oggi), si sia giunti alla situazione odierna. Poi i Sindaci sono entrai nell'area della discarica, con le mascherine sul volto, e quando sono riusciti Nicola Marini, Sindaco di Albano, ha preso la parola per dire che aveva accompagnato gli altri amministratori in un giro conoscitivo dell'impianto. Tutto qui.



(clicca sulle foto per ingrandirle.
foto di D. Castri e A. Avagliano)







Oggi i cittadini dei Castelli Romani, tutti i cittadini dei comuni che sversano a Roncigliano, come anche quelli di Roma che sono per un ambiente migliore e pulito, pretendono che i loro amministratori si applichino nel migliore dei modi vero l'unica via possibile, la sola per la gestione dei rifiuti, che è quella del riciclo, del riutilizzo e della riduzione, con la raccolta differenziata porta a porta spinta. È una via possibile e praticabile, come ci è stato insegnato anche con le conferenze “Progetto Riciclo”, a cura dell'associazione Differenzia-ti, dove abbiamo potuto ascoltare le testimonianze di chi c'è riuscito.

Fabio Ascani
Leggi anche ECO 16



martedì 11 dicembre 2012

LA CONFERENZA DEI SINDACI E LE REAZIONI DEI COMITATI NO INC


Si è svolta ieri 10 dicembre, a Palazzo Savelli, la Conferenza dei Sindaci di bacino sulla questione inceneritore. La conferenza non è stata a "porte aperte", come avevano chiesto i comitati (vedi QUI e QUI). Al termine c'è stato un incontro stampa, con un dibattito animato con l'amministrazione di Albano che parlava di passi avanti e i rappresentanti dei comitati cittadini, che si dicevano delusi.
Di seguito il comunicato stampa del comune di Albano Laziale e le risposte di Daniele Castri e Simone Carabella.

Le linee stabilite dalla Conferenza dei Sindaci contro l’inceneritore (C. S.)

Cinque i punti decisi in Conferenza dei Sindaci che sversano nella discarica di Roncigliano (e di Marino che non sversa più nella discarica) per continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore:
1. Adesione alla caratterizzazione idrogeologica e geologica dell’area di Roncigliano, così come stabilito dalla Convenzione firmata con il CNR-IRSA lo scorso venerdì dall'amministrazione di Albano Laziale;
2. Redazione di una lettera sottoscritta da tutti i Sindaci al fine di ribadire con fermezza che la caratterizzazione idrogeologica dell’area e la successiva eventuale bonifica sono di esclusiva competenza della Regione Lazio. Si sottolineerà, peraltro, come nonostante la norma preveda quanto appena stabilito, i Sindaci, per senso di responsabilità, hanno comunque inteso procedere nelle aree in cui la caratterizzazione è effettuabile (ovvero al di fuori della discarica). Si richiederà pertanto che la Regione Lazio intervenga all’interno della discarica operando la medesima caratterizzazione geologica ed idrogeologica;
3. Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla Commissione Europea per valutare l’esistenza di eventuali infrazioni dell’applicazione della norma nazionale al diritto comunitario;
4. Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei Diritti per l’Uomo.
Sugli ultimi due punti, vista il poco probabile successo di entrambe le azioni e l’impossibilità giuridica degli enti governativi di ricorrere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo, i sindaci si riservano di decidere definitivamente in una nuova Conferenza, dopo aver sentito ognuno i legali di propria fiducia.
Al termine della Conferenza i sindaci hanno incontrato una delegazione di cittadini presenti a palazzo Savelli per illustrargli la linea decisa.
La Conferenza dei Sindaci si è riaggiornata per il prossimo mercoledì 9 gennaio 2013.
Comunicato stampa Città di Albano Laziale, 10 dicembre 2012
*Il comunicato è sottoscritto da tutti i sindaci di bacino (escluso Ariccia perché non presente in Conferenza).

LE RISPOSTE DI DANIELE CASTRI E DI SIMONE CARABELLE
(Daniele Castri risponde con l'Eco-Balla di lunedì 1o Dicembre.)
Eco-Balla di lunedì 10 Dicembre 2012.
“Chi semina vento (di legalità?) …”
Il “MEMORANDUM SULLE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE ALL’ESITO DELLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO”, ovvero il “fantomatico” parere dello studio legale PAPARO, come già detto, è davvero singolare (http://vilfredopareto.wordpress.com/2012/12/06/eco-balla-di-mercoledi-5-dicembre-2012-due-pesi/) ...
E’ stato sottoscritto senza che ci fosse una determina d’incarico ufficiale della dirigente competente del Comune di Albano Laziale, Dott.ssa Mariella Sabadini. E’ stato, quindi, redatto gratuitamente? Su incarico “DIRETTO” di chi?
Come ricorderete, inoltre, è privo della data, del protocollo d’uscita e d’entrata, del timbro e della firma degli avvocati estensori.
Il "parere legale" non ha fatto menzione, per di più, come se non bastasse, di tutte le ULTERIORI e POSSIBILI azioni legali ancora praticabili. Infatti, pur ammesse le perplessità verso la riuscita d’un ricorso presso la “Corte di Giustizia Europea di Bruxelles” (Belgio), non è stata minimamente presa in considerazione la possibilità di ricorrere anche alla “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” (Francia). Né, tantomeno, l’altra opzione, non certo trascurabile, prevista dall’art. 111, 8º comma, della Costituzione Italiana, ossia il ricorso alla “Suprema Corte di Cassazione” contro la sentenza del Consiglio di Stato. Né, infine, della possibilità di effettuare una apposita denuncia presso la Commissione Europea. Un vero e proprio parere “mozzo” …
Nel comunicato stampa di ieri del Comune di Albano, invece, con un vero e proprio colpo di scena politico/istituzionale, si parla di:
1) “Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla Commissione Europea per valutare l'esistenza di eventuali infrazioni dell'applicazione della norma nazionale al diritto comunitario”
2) “Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei Diritti per l'Uomo.”
Ora, quindi, scopriamo che si è deciso di riesumare, a ben NOVE mesi di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano, le “questioni legali” ...
Ed i sindaci di bacino - in attesa della prossima conferenza in programma per mercoledì 9 Gennaio - stanno facendo valutare ai propri rispettivi legali comunali di fiducia il da farsi …
Qualcuno, forse, non si fida dello studio legale incaricato dal Sindaco di Albano, Nicola Marini, e dal delegato comunale ai rifiuti, Luca Andreassi?
Daniele Castri

Ieri si è svolta ad Albano, la conferenza dei Sindaci di bacino per "Decidere" come muoversi nei confronti della discarica di Roncigliano e dell'ormai famosissimo Inceneritore dei Castelli Romani .
Sono rimasto deluso per l'ennesima volta. Ho assistito ieri sera sui social network ai toni trionfalistici di chi in realtà ancora una volta ha deciso di non decidere.
La caratterizzazione si farà, ma solo fuori la discarica (ricordo che era stata proprio l'ARPA a chiedercela interna alla discarica stessa). Per tutto il resto: denuncia alla Commissione Europea, ricorso alla CEDU, e richiesta dei documenti al GSE , la decisione è stata rimandata alla conferenza dei Sindaci del 9 Gennaio. L'ennesima. Dove sono le decisioni per il territorio? Su cosa basiamo le "fanfare" di ieri sera!
No, cosi non va!
Dal portavoce del Sindaco, persona che tra l'altro stimo, mi sarei aspettato altro. Invece ancora allusioni, attacchi personali mirati alla delegittimazione di una battaglia che dovrebbe essere di tutti. Per fugare ogni dubbio dico subito che non mi candiderò alle Regionali ne tantomeno alle Politiche e non lo farà nessun membro del NOINC (anche se non ci sarebbe niente di sbagliato). Non e' una gara a chi fa di più, non siamo in competizione per dimostrare che gli altri sono i cattivi e chi amministra è il buono. In gioco c'e' molto di più, c'è la salute e la vita di un intero territorio al quale non resta più neanche l'acqua da bere.
E se ieri fosse stato "Deciso" invece di nascondersi dietro ad inutili rinvii sarei stato il primo ad uscire con un comunicato stampa col quale plaudevo al "Coraggio" di chi decide per il territorio.
Invece no, mi ritrovo a leggere i soliti attacchi strumentali di chi vedendosi in bilico fa di tutto per riaffermarsi.
Ma tutto cambierà, e presto.
In gioco c'è molto di più, la Politica è una cosa seria.
Simone Carabella

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martedì 27 novembre 2012

“LA PARTITA CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO ANCORA NON È CHIUSA” “PRESTO UN NUOVO RICORSO ALLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE CONTRO LA SENTENZA POLITICA DEL CONSIGLIO DI STATO”

Passare da una politica degli slogan ad una politica dei fatti

Al di là di tutte le polemiche di questi giorni, che hanno visto contrapporsi il sindaco di Albano Marini e il delegato ai rifiuti Andreassi a i rappresentati del coordinamento No Inc Castri e Carabella, di una cosa siamo certi: oltre tutte le parole spese in questi giorni si deve passare ai fatti e i fatti continuano a farli i cittadini, che proprio sotto la guida del No Inc, propongono un nuovo ricorso, questa volta presso la Corte Suprema di Cassazione.
Come diceva Simone Carabella, nella sua intervista da noi pubblicata (per vederla clicca QUI), "passare da una politica degli slogan ad una politica dei fatti"
Di seguito il comunicato.

Il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo e delle libertà Fondamentali (CEDU), messo a disposizione dell’intera comunità dei Castelli Romani nel corso dell’ultimo Corteo No Inc di Sabato 20 Ottobre, è stato sottoscritto, in poco più di tre giorni, da circa 3000 persone. Doveva essere ed è stato un segnale ulteriore, chiaro e netto, di contrarietà al noto progetto dell’Inceneritore di Albano. Pochissimi giorni fa un’apposita commissione della CEDU ha valutato il ricorso come ammissibile e fondato. Nei prossimi mesi, quindi, vi saranno delle udienze, con tanto di dibattimento. La Corte, ora, avrà modo, anche grazie al sostegno delle nostre relazioni tecnico/scientifiche, di conoscere nel dettaglio il contestatissimo progetto targato Cerroni, Acea ed Ama (Co.E.Ma.), contro cui stiamo combattendo da cinque lunghi anni.
La speranza dei cittadini e delle cittadine è tanta. Ma nonostante ciò, alla luce della Sentenza Politica del Consiglio di Stato del 22 Marzo scorso - che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene – l’Inceneritore di Albano risulta ancora definitivamente approvato a livello amministrativo e costituisce, ancora oggi, un pericolo reale e concreto per tutti noi.
Per scongiurare, quindi, il temuto avvio del cantiere per la costruzione dell’impianto, tra pochi giorni il No Inc depositerà un nuovo ricorso giuridico presso la Suprema Corte di Cassazione: il tribunale, secondo il sistema giuridico italiano, di terzo ed ultimo grado della Giustizia. Crediamo sia importante, in questa delicata fase politica ed economica, evitare che il giudizio tanto discusso e tanto discutibile del Consiglio di Stato passi “in giudicato”: ovvero che la sentenza diventi definitiva e non più appellabile. A maggior ragione dopo le dichiarazioni convergenti del Segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani (A Roma non accetterò accordi di governo con chi nega in principio la possibilità di utilizzare termovalorizzatori”, 3.07.2012); del Presidente ACEA Giancarlo Cremonesi (“Speriamo che ci si convinca che l'impianto di Albano non e' assolutamente nocivo per la salute e per la qualità dell'aria. Le emissioni saranno monitorate dai cittadini, da istituti specializzati, dall'Università. Lo ripeto ci sarà la massima garanzia del rispetto ambientale”, 4.07.2012); e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno (In relazione al gassificatore di Albano, in realizzazione con il consorzio Ama-Acea-Colari, ci sono delle difficoltà proprio date dalla natura del consorzio. Per questo si è scelto di creare una società in cui Ama abbia la maggioranza. Comunque i lavori continuano”, 21 Novembre 2012).
Per trasformare in realtà questo nuovo “ostacolo giuridico”, da porre sulla strada di chi pretende di speculare sulla nostra salute, abbiamo bisogno però, ancora una volta, dell’aiuto dell’intera comunità dei Castelli Romani.
Per questo motivo, stamattina, lanciamo una sottoscrizione straordinaria per raccogliere i soldi necessari al deposito del ricorso. Sottoscrizione che durerà fino a lunedì 10 Dicembre 2012 (compreso).
Le libere sottoscrizioni potranno essere donate presso la libreria le “Baruffe” (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 - 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi.
Un nuovo atto consapevole di difesa della salute pubblica e dell’ambiente da parte dei cittadini e delle cittadine dei Castelli Romani.
Siete tutti invitati, infine, sabato prossimo 1° Dicembre ore 17,00, presso l’aula consiliare del Comune di Genzano, all’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Differenzia-Ti del No Inc con la nota Oncologa Patrizia Gentilini, responsabile della “Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno”.

Vedi anche ECO 16 alle pag 4 / 5 / 6 / 7

domenica 11 novembre 2012

PROGETTO RICICLO



(cliccare sulle immagini per ingrandire)
L'INCONTRO A GENZANO CON EZIO ORZES ASSESSORE ALL'AMBIENTE DEL PRIMO COMUNE RICICLONE D'ITALIA 2010 2011 2012


Sabato 27 ottobre a Genzano, nell'aula consiliare, si è svolto l'importane convegno con l'assessore all'Ambiente di Ponte Nelle Alpi Enzo Orzes. Si tratta del primo di tre incontri dal titolo PROGETTO RICICLO, assemblee pubbliche relative alle eccellenze nella filiera della raccolta differenziata porta a porta e delle tecniche per la riduzione, il riciclo e il riuso dei rifiuti solidi urbani.


Ciò che abbiamo capito in questo primo incontro è una cosa fondamentale: se la raccolta differenziata a Ponte nelle Alpi è arrivata rapidamente a risultati di eccellenza, tanto che Ponte è il primo comune “riciclone” d'Italia, la ragione è che tutto è stato fatto mirando a rendere la vita delle persone, artefici di fatto di tale successo, più semplice ed economica. La raccolta della mondezza a Ponte nelle Alpi ha portato immediatamente a premiare i cittadini con una sostanziale riduzione del costo del servizio per le famiglie. È evidente che in un periodo di crisi, ma in realtà è un principio sempre valido, se le persone hanno un beneficio economico sono più portate a collaborare. E questo risparmio premia anche il servizio stesso, attraverso il principio “più differenzi meno paghi”. Non solo. Gli amministratori della città hanno gestito in proprio la raccolta, creando una struttura municipalizzata propria, la Ponte Servizi, società in house 100% pubblica, per la quale sono stati creati nuovi posti di lavoro, una decina, circa.
Chi ha seguito attentamente tutta la conferenza ha senz'altro recepito il principio che la raccolta differenziata funziona bene e da ottimi risultati soprattutto se questa comporta un immediato miglioramento della qualità della vita. Ci vogliono semplificazioni più che complicazioni per i cittadini, e allora, come ha detto l'assessore, più che alle multe per chi non differenzia bene, bisogna puntare su una buona informazione, sui vantaggi che la differenziata realmente porta alla gente, sulla semplicità e naturalezza con la quale si possono differenziare e conferire i rifiuti di ogni tipo, senza alcun particolare sforzo o ingegno. Per esempio anche la posizione dell'isola ecologica in un luogo facilmente raggiungibile e di passaggio, aperta in orari utili e convenienti per tutti, può aiutare moltissimo il servizio.
La conferenza è durata molto, anche per le molteplici domande che i cittadini dei Castelli, intervenuti numerosissimi, hanno posto all'assessore Orzes, che comunque ha sempre risposto a tutti con competenza e professionalità.
Dobbiamo prendere esempio dai migliori, questo ci è parso il messaggio di fondo del convegno, imparare da chi è stato capace di ottenere ottimi risultati, ed in questo senso l'iniziativa di Differenzia-ti (www.differenziati.it) e del comune di Genzano con il sindaco Gabbarini è stata ottima ed è stata premiata dalla grande presenza di pubblico e dalla notevole partecipazione al dibattito. È anche vero che ai Castelli l'argomento è molto sentito visto l'incombere sulle nostre teste del mega impianto di incenerimento dei rifiuti ad Albano e della presenza della discarica del magnate Cerroni, con tutte le conseguenze negative per la salute che ciò comporta. A tal proposito consigliamo di vedere la puntata di Blob non “nonsoloILVA”, andata in onda su Rai3 proprio il giorno della conferenza, e visibile QUI.
Unica nota che ci è parsa negativa del bell'incontro di Genzano, è stato lo stonato intervento dell'ex sindaco di Ariccia (uno dei pochi comuni che, pur non essendo riciclone, sta sotto il 65%, ha raggiunto risultati dignitosi nella raccolta differenziata in provincia di Roma) Cianfanelli, presente fra il pubblico, che ha sentito il bisogno, con un suo intervento, di ringraziare l'ex presidente della Regione Lazio Marrazzo e la sua giunta perché, ha detto, è grazie ai suoi finanziamenti che molti comuni hanno potuto iniziare la raccolta differenziata porta a porta. Daniele Castri, responsabile legale del No Inc, alle parole di Cianfanelli è sobbalzato sulla sedia ed è intervenuto per precisare, per chi non lo sapesse, che Marrazzo, insieme a Di Carlo (grande amico di Manlio Cerroni) allora con delega ai rifiuti alla regione, sono coloro che l'inceneritore dei Castelli lo vollero. 
Ricordiamo il celebre fuori onda di Report in cui il compianto Mario Di Carlo diceva che se si sarebbe fatto l'inceneritore era perché lui l'aveva voluto (di Carlo a Report, Rai3, sull'inceneritore diceva: “Albano doveva essere diciamo l’anticipo, di un’operazione più generale. Poi, Albano si farà, ma si farà sostanzialmente perché alla fine ci sono dovuto venire io lì farla" vedi i link:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-221f6c77-a322-477f-bd72-5e4b2722cbc8.html?refresh_ce e  http://www.report.rai.it/dl/docs/1316600615935oro_di_roma_agg_pdf.pdf).
E per i meno informati ricordiamo che Emilio Cianfanelli, legato al PD, ed ai tempi in ottimi rapporti con Di Carlo, fu uno dei firmatari di una lettera, quella detta il “papello dei Castelli”, in cui si sindaci di bacino della discarica di Roncigliano chiedevano a Marrazzo la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio con l'inceneritore.
(cliccare sulle immagini per ingrandire)
Invitiamo tutti, già da ora, a partecipare ai prossimi appuntamenti a Genzano il 1 dicembre 2012, quando interverrà la dottoressa Patrizia Gentilini, dell'ISDE Italia, oncologa ed ematologa, specializzata nello studio delle ricadute sanitarie derivanti da discariche e impianti di incenerimento rifiuti ed il 19 Gennaio 2013, quando interverrà Alessio Ciacci, Assessore all'ambiente del comune di Capannori, primo comune d'Italia ad aderire alla strategia “Rifiuti Zero”.
Fabio Ascani 




vedi anche ECO 16 su questione rifiuti e smaltimento in particolare  le pag 5, 6 e 7 dove si parla di nuovi impianti ai Castelli Romani per produrre energia  bruciando olio vegetale o gas da biomasse (compost) 

giovedì 11 ottobre 2012

RIFIUTI: IMPARIAMO A GESTIRLI DA CHI HA GIÀ DIMOSTRATO DI SAPERLO FARE BENE


L’associazione Differenziati con il patrocinio del Comune di Genzano di Roma sta organizzando un ciclo di tre incontri pubblici inerenti la corretta gestione dei rifiuti solidi urbani e dei suoi aspetti sanitari. Il prossimo 27 ottobre alle ore 17:00 presso l’aula consiliare del Comune di Genzano di Roma sarà ospite Ezio Orzes, assessore all’ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi, primo comune riciclone d’Italia 2010, 2011 e 2012, che conferisce parte dei propri rifiuti nel Centro Riciclo di Vedelago.


In uno degli incontri successivi si dovrebbe parlare anche della bella esperienza di Capannori. Nell'attesa riproponiamo l'articolo di Castri e Carabella, pubblicato nel Marzo scorso su ECO 16, che incontrarono l'assessore all'ambiente, Alessio Ciacci, della bella e popolosa (46000 abitanti) città in provincia di Lucca.



(clicca sulle immagini per ingrandire)








Fabio Ascani

mercoledì 25 luglio 2012

L’ispezione “non concordata” non sa’ da fare ...

Come ricorderete mercoledì scorso 18 Luglio tre funzionari della Asl Rm-H e quattro tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” guidati dal Prof. Paolesse (del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Tor Vergata) hanno proceduto, con l’ausilio del naso-elettronico, all’avvio delle attività di mappatura della qualità dell’aria nei pressi della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). Discarica per rifiuti indifferenziati di proprietà della società appartenente al gruppo del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Manlio Cerroni. Fonti dell’Azienda Sanitaria locale confermano che la Pontina Ambiente srl ha negato l’accesso in discarica ai ricercatori universitari del “Gruppo Sensori” - nonché alla relativa strumentazione tecnica (naso-elettronico) - consentendo l’ingresso ai soli funzionari della Asl Rm-H (in qualità di Polizia Giudiziaria). Il Prof. Paolesse, a tale proposito, ha dichiarato: “Da parte della Pontina ambiente srl è stata espressa la volontà di permettere l’accesso in discarica esclusivamente ai funzionari della Asl Rm-H ma non anche ai ricercatori del Gruppo Sensori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie chimiche dell’Università di Tor Vergata. E’ stato vietato l’ingresso, quindi, anche alla relativa strumentazione tecnica, ovvero al naso-elettronico. Spero si sia trattato di un semplice difetto di comunicazione. I responsabili della discarica, sorpresi, hanno sostenuto più volte di non essere stati avvisati dell’ispezione. Spero, sinceramente, che il problema si possa risolvere presto. Non vogliamo “stressare” la situazione. Ritengo sia interesse della stessa società Pontina Ambiente sgombrare il campo da qualsiasi dubbio relativo alla presenza di molestie olfattive o, peggio, di altro. Ripeto: spero questa situazione si risolva presto.” Se la discarica di Albano, di proprietà della società Pontina Ambiente srl del Gruppo Cerroni, è gestita nel rispetto rigoroso sia del Decreto Legislativo n. 36/2003 (attuazione della direttiva U.E. n. 1999/31 in materia di discariche per rifiuti indifferenziati) sia del Decreto Legislativo n. 152/2006 (il così detto Decreto Matteoli, ovvero il Testo Unico in materia ambientale), perché negare l’accesso ai ricercatori del “Gruppo Sensori” di Tor Vergata ed al Naso-Elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl di Cerroni? C’è forse qualcosa da nascondere? Il Gruppo di Ricerca Sensori, tra l’altro, ha sottoscritto un contratto di collaborazione tecnico-scientifica con la Asl Rm-H. Contratto che conferisce ai ricercatori il diritto/dovere, nonché la piena legittimità, di svolgere tutte le indagini utili all’analisi della qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento rifiuti dei Castelli Romani, con le quali, ci auguriamo, riusciremo a definire, quantitativamente e qualitativamente, le caratteristiche chimiche della molestia olfattiva prodotta dalla discarica. Vi ricordo a proposito, inoltre, che al Tar Lazio è in corso un ricorso amministrativo contro il VII invaso (I° e II° sub-lotto). Otto amministrazioni comunali - su dieci totali del bacino di Roncigliano (ovvero che sversano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano) – tra cui quella di Albano Laziale, si sono costituite ad adiuvandum con il No Inc. Proprio in questo senso, i dati scientifici in corso di elaborazione da parte del Prof. Paolesse e del “Gruppo Sensori”, ci permetteranno di rendere ancora più efficace ed incisiva, in sede giudiziaria ed amministrativa, la vertenza contro il VII invaso e contro l’inceneritore dei Castelli Romani. Dati scientifici che presto, speriamo, si uniranno, come vi ricordo, alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Roncigliano in corso di definizione da parte del Comune di Albano Laziale, nonché delle altre nove amministrazioni di bacino. L’impianto di incenerimento dei Castelli Romani, difatti, venne autorizzato dalla premiata compagnia Marrazzo/Di Carlo - con l’AIA B-3694 del 13.08.2009 – sul presupposto dell’assenza totale di inquinamento ambientale pregresso nell’area di Roncigliano. Nel relativo verbale di autorizzazione, la Regione Lazio sosteneva, per bocca del dirigente Dott. Luca Fegatelli, che: “è stato dato incarico ad ARPA LAZIO di effettuare un’approfondita analisi sull’impatto ambientale e, conseguentemente, di verificare la qualità delle acque di falda e dello stato delle emissioni in atmosfera, ivi incluse le emissioni odorigene della preesistente discarica di Albano. Da tale analisi di ARPA LAZIO non sono emersi elementi di criticità.” (Verbale della conferenza dei servizi relativa all’inceneritore di Albano del 20.04.2009). Al contrario nel 2010 e nel 2011 l’Arpa Lazio, come noto, ha riscontrato nelle falde acquifere sottostanti la discarica di Roncigliano un grave inquinamento: Bromuri (otto volte superiori ai limiti di legge), floruri (sei volte i limiti di legge), benzene (tre volte i limiti di legge), ferro (dieci volte i limiti di legge), arsenico (due volte i limiti di legge), manganese (due volte i limiti di legge), tribromometano (sei volte i limiti di legge), dibromoclorometano (otto volte i limiti di legge). Tenuto conto di tutto ciò, crediamo vi siano i termini per chiedere - secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 59 del 2005 - la revisione dei termini di Autorizzazione Integrata Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’inceneritore dei Castelli Romani. No agli inceneritori, no alle discariche, si alla raccolta differenziata porta a porta, alla riduzione, al riciclo ed al riuso dei rifiuti solidi urbani. PS: il 3, 4 e 5 Agosto - presso la bellissima vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino posta proprio davanti il terrapieno del VII invaso - si terrà la terza edizione del Dis-Camping: pranzi e cene con cucina locale. Tutte le sere: dibattiti, proiezioni, mostre e musica. Camping libero. Disponibili servizi igienici.
Daniele Castri
PER LEGGERE L'ARTICOLO SULL'ISPEZIONE NON CONCORDATA IN DISCARICA VEDETE L'ULTIMO NUMERO DI ECO 16 A PAG 5

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...