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sabato 31 dicembre 2016

Niente botti a Capodanno!


Con Blu, sempre terrorizzata dai botti,
e la piccola Olimpia
Facciamolo anche per i nostri amici animali. Cerchiamo di trascorrere un Capodanno allegro e sereno ma senza fare troppi "botti" che, si sa, spesso sono pericolosi anche anche per le persone e danno tanto fastidio, fino a terrorizzarli, ai nostri piccoli amati amici domestici, cani e gatti.

Di seguito quanto scritto dall'amministrazione del Comune di Albano Laziale che ci sentiamo di approvare in pieno.



Anche quest’anno il Comune di Albano Laziale ribadisce il “no” ai botti di Capodanno. E’ ancora valida, infatti, l’ordinanza del Sindaco Nicola Marini che vieta “l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere”, in considerazione del fatto che “possono provocare morte e danni fisici, anche di rilevante entità, sia a chi li maneggia sia a chi ne venga fortuitamente colpito, possono determinare per lo spavento indotto dal rumore e dagli effetti luminosi conseguenze negative a carico di persone e animali”. Il Sindaco Nicola Marini ha commentato: «E’ un divieto valido non solo in occasione del Capodanno, ma tutti i giorni dell’anno. Si tratta di una disposizione adottata da moltissime amministrazioni. Lo scoppio di petardi può essere molto pericoloso e avere drammatiche conseguenze per noi, per chi ci sta vicino e per gli animali. Come sempre sarà fondamentale la collaborazione dei cittadini – ha aggiunto il       Sindaco - per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ritengo che le festività debbano poter essere vissute serenamente al fianco delle persone a cui vogliamo bene e in un clima di pace. Anche per questo ribadiamo ad Albano Laziale il “no” a botti e petardi. Festeggiamo Capodanno. Non roviniamolo!».

martedì 6 gennaio 2015

Le Vittorie di Simone sono Vittorie per Tutti

Forse una delle differenze maggiori tra i tanti personaggi pubblici che orbitano ai Castelli Romani e Simone Carabella, amico del quale spesso amiamo parlare su ECO16, è l'ampiezza di sguardo. I tanti amministratori e politici del nostro territorio difficilmente riescono a vedere oltre i ristretti confini del proprio comune di appartenenza (e almeno facessero un buon lavoro). Simone va oltre, dove c'è da lottare Lui lotta con vigore. Se una causa ritiene sia giusta la sposa e si dona, nel modo che più gli è consono, per tentare di dare una mano e risolverla.
E così Simone è sceso nel campo di battaglia accanto ai malati per il sangue infetto, accanto ai disabili, ha portato il proprio sostegno per le cure compassionevoli, ha lottato in prima linea, per anni e anni nel No Inc, contro l'inceneritore di Albano, vincendo una battaglia che in tanti davano per persa in partenza. A Simone, e come a tutti gli attivisti del NO Inc, solo per questo, tutti i residenti dei Castelli Romani dovrebbero essere grati per sempre.

Proprio in occasione della prima vittoria contro l'avvocato Cerroni, il padrone indiscusso delle discariche e signore incontrastato dei rifiuti, Simone decise di fare il suo primo tuffo nel Tevere. Sulla schiena aveva scritto: Albano 1 Cerroni 0.

Da allora ogni primo dell'anno è stato un tuffo nuovo con una scritta nuova. Le scritte sul corpo sono il modo che ha Carabella per aggiungere significato a quello che non è più solo un coraggioso gesto atletico ma un modo per "urlare al modo" una vittoria, incitare gli italiani ad essere padroni del proprio destino, richiamare l'attenzione dei media sui più deboli e, quest'anno, spronare lo Stato Italiano ad essere più incisivo in una vicenda che non solo ci rende poco credibili di fronte al resto del mondo, ma che ha anche un grande valore umano: la sortire dei nostri due Marò che rischiano la pena capitale in India e sono in attesa di processo da circa tre anni! ( Ricordiamo che proprio in queste ore Latorre è stato operato al cuore con esito positivo e il 12 gennaio scadrà il suo permesso e dovrà fare ritorno a New Delhi).

L'attivismo non può essere fine a se stesso ma deve portare risultati concreti: "bisogna fare i fatti e non le chiacchiere" ripete spesso Simone nelle interviste o nei post si Facebook. Questo è alla base della sua filosofia, comprensibile a tutti e dai risultai evidenti, come quando con l'amico Claudio Palmulli, figlio del famoso Mr OK, ha organizzato, al Palacesaroni di Genzano, un memorabile incontro di rugby tra una squadra di Lanuvio militante in un torneo regolare e una squadra di atleti costretti in carrozzella. E con Claudio di avventure ne ha avute molte e altre ancora stanno per giungere.
L'ultima è stata quando da Piazza del Popolo a Roma è giunto, nonostante la febbre, spingendo l'amico, fino a Piazza Frasconi a Genzano, e prossimamente parteciperanno alla Maratona di Roma e a quella, davvero prestigiosa, di New York! Per i pochi che ancora non lo sapessero il perché di queste imprese è accendere una luce sulla questione delle barriere architettoniche che affliggono la vita dei disabili. L'Italia deve essere A Misura Di Disabile! Un paese che sia alla portata di tutti, che sia attento ai bisogni di tutti, senza dimenticare nessuno dei suoi cittadini, ne chi è rimasto indietro, ne chi ha avuto meno doni,  o doni diversi, dalla natura, ne chi è stato sfortunato o chi, nel compimento del proprio dovere, è incappato nelle mani di una (in)giustizia straniera che prevede anche la pena di morte.

Per concretizzare ancora di più le sue azioni e i suoi propositi, Simone Carabella ha deciso di scendere  nell'agone politico e candidarsi a sindaco di Albano Laziale, la città sede della discarica di Roncigliano, fonte di odori nauseabondi, anche in questi giorni, tangibile simbolo del male che aggredisce il territorio e la salute delle persone che ci vivono. La candidatura di Simone è vista non senza preoccupazioni dai suoi potenziali avversari politici che ben conoscono la sua popolarità e determinazione. Tutti sanno bene che Simone si candida per vincere!

Auguriamo a Simone, ma anche a Claudio e a tutti coloro che lottano per un mondo migliore, i nostri migliori auguri per un 2015, appena iniziato, che sia foriero di grandi soddisfazioni e vittorie perché le loro vittorie saranno le vittorie di tutti.

A seguire alcune foto in sequenza del tuffo di Capodanno di Simone Carabella.
Italiani andiamo a riprenderci i Marò!













Simone al centro della foto con Mr Ok, gli altri tuffatori e l'amico Claudio Palmulli






martedì 1 gennaio 2013

"CORAGGIO! RIPRENDIAMOCI L'ITALIA"


Nel 2011 si tuffò con la scritta "Albano 1 Cerroni "; nel 2012 sulla sua schiena c'era scritto "Siamo l'Italia che cambia l'Italia"; oggi le parole erano un incitamento: "CORAGGIO! RIPRENDIAMOCI L'ITALIA!"

Simone Carabella si tuffa nel Tevere da tre anni per sensibilizzare i cittadini e l'opinione pubblica sulle tematiche ambientali dei Castelli Romani, e del Lazio ma anche per la salvaguardia dell'ambiente  e della salute in genere. E qui sta il vero coraggio di Simone, non solo nel tuffo, ma in una vita impegnata nella lotta per difendere il territorio (vedi link).
Simone dice "RIPRENDIAMOCI L'ITALIA" ovvero impegnamoci tutti per salvare il nostro paese dalle speculazioni e da chi, senza scrupoli inquina, e propone di fare tutto questo con le battaglie civili e con il dialogo fra associazioni e politica, ma la BUONA POLITICA, quella che fa i fatti e non gli slogan.



ECCO ALCUNE IMMAGINI E
TRE VIDEO:
 IL TUFFO DI SIMONE,
 UNA BREVE INTERVISTA A SIMONE E UNA BREVE INTERVISTA AL SINDACO DI ROMA GIANNI ALEMANNO


(CLICCA SULLE FOTO PER INGRANDIRLE)






Forza Simone! Il tuo coraggio ci è di esempio e speriamo che il 1 gennaio 2014, per il prossimo tuffo, potrai scrive sulla tua schiena che avremo fatto un passo avanti verso un mondo migliore,  più pulito, più sano per tutti.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...