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venerdì 12 luglio 2013

OTTIMISMO DOPO L'INCONTRO DEL NO INC AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Tre momenti della giornata: Simone Carabella e Amodio Malizia con alcuni manifestanti sotto la sede
del ministero; Alessandro Di Battista, Emiliano Bombardieri e Enrico Stefano con la bandiera del No Inc;
Daniele Castri mentre illustra i risultati dell'incontro.

Oggi, Venerdì 12 Luglio, come avevamo immaginato è stato un giorno importante nella lotta contro l'inceneritore dei Castelli. Oltre cinquanta persone si sono riunite pacificamente sotto il Ministero dello Sviluppo Economico con l'intento di portare una delegazione alla presenza del ministro Flavio Zanonato per mettere su un tavolo la questione del rinnovo della convenzione Co.E.Ma-GSE, in sostanza, quindi, la questione della legittimità del finanziamento statale per quest'opera così discussa, discutibile e invadente e per la quale i termini per il finanziamento sono, a detta del No Inc, ormai scaduti da tempo.
Durante il Sit-in sono intervenuti a portare il proprio appoggio, e certo non è la prima volta, Silvana De Nicolò, consigliere regionale Movimento 5 Stelle, Enrico Stefano, consigliere M5S al Comune di Roma e il deputato Alessandro Di Battista sempre del Movimento 5 Stelle, movimento che si è espresso subito contro questo e contro qualsiasi altro inceneritore. A tal proposito ricordiamo quando Beppe Grillo venne proprio a Roncigliano a portare il suo sostegno davanti i cancelli della discarica.
È giunto al presidio anche Nando Bonessio, attivista ed ecologista che ci ha spiegato come questo passaggio al Ministero sia di importanza fondamentale, e non solo per la vicenda di Albano, ma per tutte quelle dove è necessario interrompere la catena economica, l'enorme flusso di denaro pubblico, che alimenta la scelta dell'incenerimento dei rifiuti, piuttosto che il recupero e il riciclo degli stessi.
A metà mattinata una delegazione di quattro persone del No Inc, Simone Carabella, Daniele Castri, Amadio Malizia ed Emiliano Bombardieri è stata ricevuta dal direttore e dal vicedirettore del Dipartimento Energie Rinnovabili, Leonardo Senni e Giampiero Castano.
In conclusione, come gli altri che sono stati ricevuti, Simone Carabella si è detto ottimista: La discussione é rinviata a Settembre ma la buona notizia è che c'è stata data garanzia che almeno fino al prossimo appuntamento , nessuna decisione verrà presa. Il bilancio positivo.
Daniele Castri ha poi aggiornato i presenti sull'incontro: “I dirigenti hanno rappresentato il loro stupore rispetto all'accelerazione che c'è stata da parte del Gse. Non hanno (i dirigenti ministeriali, ndr) conoscenza specifica delle dinamiche portate dal No Inc, e hanno chiesto, come anche al Gse, di presentare tutti i documenti utilizzati fino ad oggi per sostenere la nostra tesi, ovvero che i termini per finaziare con soldi pubblici l'inceneritore sono ampiamente scaduti. Lo faremo. Ci siamo aggiornati al mese di Settembre e quindi depositeremo tutti documenti in nostro possesso: le sentenze del Tar e del CdS, l'ordinanza di Marrazzo che aveva permesso la cantierizzazione fittizia e che è stata bocciata dalle due sentenze, depositeremo la convenzione finale Co.E.Ma.-Gse che prevederebbe ancora oggi il passaggio dei soldi pubblici per la costruzione dell'inceneritore. Siamo sicuri delle nostre ragioni. Siamo sicuri che la convenzione vada annullata. Speriamo che che al prossimo incontro ci ritroveremo qui sotto a festeggiare. Speriamo che nemmeno un centesimo dei soldi pubblici venga usato per costruire l'inceneritore!
Fabio Ascani

venerdì 14 giugno 2013

SULL'INCENERITORE LA PAROLA PASSA AL MINISTRO ZANONATO E IL NO INC CHIEDE UN INCONTRO URGENTE



Dal Comitato NO Inc riceviamo e volentieri pubblichiamo (CLICCA, nell'articolo, SUI LINK DOC1 DOC2 DOC3 DOC4 DOC5, sono attivi e mostrano i documenti di cui si parla nel comunicato stampa).

IL MINISTRO FLAVIO ZANONATO
La famigerata “convenzione preliminare Coema-GSE” è finita, su impulso dei dirigenti del G.S.E., tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, che presto dovranno decidere se annullarla o rinnovarla.”
Per conoscere nel dettaglio quali iniziative il Ministero per lo Sviluppo Economico ha intenzione di prendere a proposito, il comitato No Inc ha richiesto, proprio stamattina, un incontro urgente col Ministro in carica Flavio Zanonato, con la dirigente del settore Rinnovabili Rosaria Fausta Romano, col Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con l’Assessore Regionale ai rifiuti Michele Civita.”
Domenica prossima 16 giugno, dalla mattina alle 9,00 a seguire fino a tarda serata, presso il Centro Sportivo O.K. Club di Cancelliera, giornata di mobilitazione, gioco e divertimento per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative No Inc. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.”
Neanche il tempo di archiviare i preziosi dati contenuti nella ”convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 (doc. 1), che nuove e minacciose nubi si addensano di nuovo attorno al progetto di costruzione dell’impiantobrucia-rifiuti più grande d’Europa.
Il Consorzio Coema (Pontina Ambiente srl di Manlio Cerroni, Acea ed Ama), difatti, sta portando avanti da mesi interi una vera e propria attività di “pressing asfissiante” sui dirigenti del Gestore del Servizio Elettrico, GSE (doc. 2, doc. 3, doc. 4). Con lo scopo di ottenere, nonostante i termini di legge siano ampiamente scaduti, un “aggiornamento” della ormai rinomata convenzione. Ovvero una “nuova” convenzione che, in sostanza, cancelli quella divenuta pubblica appena pochi giorni fa, e permetta in ogni caso al consorzio Coema di accaparrarsi, costi quel che costi, l’accesso ai fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi.
Come ricorderete, difatti, i fondi pubblici per la costruzione e gestione degli impianti brucia-rifiuti sono stati definitivamente messi al bando, per nostra fortuna, dalla U.E.. L'unica eccezione prevista riguardava gli impianti di incenerimento “cantierizzati” entro e non oltre il limite ultimo del 31 dicembre 2008. La “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E. del giugno 2009, venne stipulata sul presupposto di una “cantierizzazione” avvenuta il 29 dicembre 2008, sulla base dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008.
Cantierizzazione, tuttavia, assolutamente fittizia, in quanto consistente nella sola “posa di una rete metallica per la recinzione del lotto di terreno interessato”, come del resto certificato e verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano. La cantierizzazione, difatti, ha inizio secondo la legge solamente con “l’avvio delle attività di escavazione”. Ma in ogni caso, l’ordinanza di Marrazzo e la successiva Dichiarazione di Inizio Attività, la D.I.A. del Coema, sono stati annullati definitivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato di marzo 2012 (n. 1640 del 22 marzo 2012).
Come se ciò non bastasse, un ulteriore verbale della Polizia Municipale di Albano, di ottobre 2010, rappresenta la prova che l’attività di cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo entro il termine ultimo imposto dalla U.E.: “nessuna attività ediliziaè quanto viene dichiarato espressamente nel verbale. Lo dimostra, del resto, oltre ogni ragionevole dubbio, ancor di più, lo stato attuale dei terreni accanto al VII invaso, dove dovrebbe sorgere il contestatissimo inceneritore, dove si espande un’immensa e intonsa distesa di erba verde.
Questa “convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 è finita ora (doc. 5

), su impulso dei dirigenti del G.S.E. - stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” - tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.
Proprio il Ministro Flavio Zanonato dovrà decidere, molto presto, se indicare ai dirigenti del GSE di annullare, senza appello, la vecchia “convenzione preliminare Coema- GSE” di giugno 2009 o se, viceversa, avallare la stipula di una nuova (?!) convenzione in favore del Coema accettando così, di fatto, di considerare tutto il tempo trascorso sino ad ora, ben oltre il limite massimo imposto dalla legge europea e nazionale, una “causa di forza maggiore”, come pretenderebbe il consorzio guidato dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. “Causa di forza maggiore” determinata dall’ostinata opposizione all’impianto di incenerimento del Comitato No Inc e delle Amministrazione Comunali di bacino.
Oltre al danno, sarebbe questa una beffa per l’intera comunità dei Castelli Romani.
Il Ministro Flavio Zanonato ha quindi, in questo momento, la possibilità di annullare definitivamente l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano, nel pieno rispetto delle normative Europee e nazionali. Un’occasione davvero unica di mettere la parola fine a questo brutto pasticciaccio di Roncigliano.
Proprio per questo, il comitato No Inc ha richiesto, stamattina, un incontro urgente al Ministro Flavio Zanonato, alla Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’Assessore ai rifiuti Michele Civita.

giovedì 28 febbraio 2013

Albano Laziale, Inceneritore: i legali del Comune depositano il ricorso contro la determina della Regione


I legali del Comune di Albano hanno depositato nella giornata di ieri il ricorso contro la Regione Lazio (Dipartimento Programmazione economica e sociale, Direzione Regionale Attività produttive e Rifiuti) e nei confronti del Consorzio Ecologico Massimetta – CO.E.MA e della Pontina Ambiente Srl mediante il quale si impugnano gli atti e provvedimenti con cui si approva il cronoprogramma dei lavori, si proroga la durata dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e si chiede l’avvio delle operazioni dirette alla realizzazione e messa in esercizio della centrale elettrica alimentata da gas di sintesi derivato dal CDR.
La motivazione centrale è legata al fatto che nell’area di Roncigliano, sede dell’attuale discarica, non possono essere avviati i lavori in quanto questa area è attualmente è classificata “potenzialmente inquinata” e, pertanto, sottoposta a procedimento di caratterizzazione (disposto con provvedimento della Provincia di Roma n. 193 del 18 gennaio 2012) al fine di individuare i parametri identificanti lo stato dell’inquinamento e adottare le conseguenti misure necessarie alla bonifica.
Nonostante questo stato di fatto, la Regione Lazio sta procedendo, con gli atti impugnati, ad un evidente aggravio del contesto ambientale prescindendo dalle contestuali obbligatorie (e di sua competenza) azioni di prevenzione e dalla priorità di mitigazione dell’impatto dell’impianto per l’ecosistema a valle dell’eventuale operatività.

Al fine di condividere con gli altri sindaci di bacino le azioni legali in essere e quelle in fieri è stata convocata per mercoledì prossimo 6 marzo la Conferenza dei sindaci.
C. S. Città di Albano Laziale

venerdì 22 febbraio 2013

Il Comitato NO INC al GSE UN INCONTRO CHE AVRÀ UN SEGUITO


Un folto gruppo di rappresentanti del No Inc, circa 100 persone,  si è trovata oggi in un sit-in/conferenza sotto la sede del Gestore del Servizio Elettrico.  Due funzionari a capo del GSE, ingegner Gerardo Montanino e avvocato Vinicio Vigilante, hanno ricevuto una delegazione del No Inc per un incontro che è durato circa un’ora e mezza.
 Il GSE non ha concesso l’accesso agli atti richiesto nei mesi scorsi, per ben quattro volte, dalle associazioni del No Inc, dal consigliere regionale Ivano Peduzzi, dal Comune di Albano ed, infine, dalla conferenza dei sindaci di bacino, i due funzionari hanno confermato ufficialmente che non hanno ancora sottoscritto la CONVENZIONE DEFINITIVA con il Co.E.Ma.. Richiesta di definizione della CONVENZIONE DEFINITIVA, come ormai noto, sollecitata il 14 febbraio scorso dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio con un atto di diffida formale che richiede, tra le altre cose, anche di avviare il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani entro e non oltre il prossimo 7 marzo, invita sia al GSE sia al Co.E.Ma.. CONVENZIONE DEFINITIVA che permetterebbe l’accesso alla contribuzione pubblica denominata CIP 6/92 per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. I due funzionari hanno garantito, inoltre, che, ancora oggi, l’unica convenzione esistente tra il GSE ed il Co.E.Ma. è la famigerata PRELIMINARE stipulata nel giugno 2009. Hanno confermato, infine, che non è prevista, per il momento, la stipula di una CONVENZIONE DEFINITIVA.
É poi emerso che i due funzionari del GSE non hanno mai ricevuto dalla Regione Lazio copia di alcuni documenti. Si tratta, in particolare, dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 ottobre 2008, della D.I.A. Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, della sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010 , della sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012 e dei due verbali (Aprile 2009 e Ottobre 2010) della Polizia Municipale di Albano che certificano come il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani non è mai partito (per nostra fortuna, sottolinea castri del NO INC) e meno che mai entro la fatidica data del 31 dicembre 2008. Quindi sono state consegnate ai due funzionari i documenti suddetti che invalidano, ad avviso del comitato No Inc, la convenzione preliminare di giugno 2009 e, quindi, la validità stessa dell’atto e i due funzionari, accettando le copie informali, messe a disposizione dal No Inc, hanno richiesto che questi stessi atti vengano depositati in forma ufficiale lunedì prossimo.
Tra circa un mese seguirà un altro incontro.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...