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martedì 6 maggio 2014

VISITE MEDICHE PER RINNOVARE LA PATENTE? LE ASL DEI CASTELLI SOSPENDONO IL SERVIZIO E LE AUTOSCUOLE CI GUADAGNANO

Inchiesta di Barbara Sabatino



Tra le pratiche più fastidiose dell’esistenza di un guidatore, c’è quella del rinnovo della patente B. L’incombenza è da assolvere obbligatoriamente ogni 10 anni per gli automobilisti  fra i 18 e i 50 anni, ogni 5 fra i 51 e 70 anni, ogni 3 fra i 71 e gli 80, ogni 2 oltre questa soglia.  Non è possibile rinnovarla prima di quattro mesi dalla scadenza.
 Poniamo il caso che vi accorgiate che tra poco più di un mese non sarà più valida.  Inizierete a domandarvi cosa è necessario fare. Proverete a contattare per via telefonica il numero verde della Motorizzazione civile 800.23.23.23, che, anche dopo la cinquantesima chiamata a vuoto, continuerà a mettervi in attesa infinita rallegrando con musica classica il vostro orecchio che difficilmente riceverà risposta, tanto che sul sito stesso dell’ente troverete scritto “ATTENZIONE: in caso di difficoltà a raggiungere il suddetto numero è inutile contattare l'ufficio Motorizzazione Civile di Roma (per telefono o per e-mail) in quanto il predetto ufficio non è in grado di fornire informazioni sugli argomenti indicati.” 
Vi informerete allora  direttamente sul web, e scoprirete che occorrerà compilare due bollettini prestampati alla posta , uno su c/c n.9001 di euro 9,00 intestato a DIPARTIMENTI TERRESTRI-DIRITTI-ROMA”, l’altro su c/c  n.4028 di euro 16,00 a titolo imposta di bollo (che sostituisce la marca da bollo del tabaccaio), ed una fototessera formato 40x33 mm. Poi c’è la visita medica. E qui arriva il bello. Nonostante i costi si aggirino tra i 35 e i 50 euro, basta fare un rapido giro delle 6-7 autoscuole di zona per sentirsi rispondere da tutte in coro che “la pratica costa 110 euro con pagamento dei bollettini inclusi”. Se voi osserverete loro di aver già pagato gli adempimenti postali e di aver bisogno della sola visita medica, vi risponderanno che ciò non è possibile.  110 euro o niente.
L’ art.119 del Codice della Strada, elenca i soggetti abilitati alla verifica dell’esistenza dei requisiti psicofisici per la guida di veicoli a motore:  Medici dipendenti delle unità sanitarie locali; Medico appartenente ai ruoli del Ministero della salute;  Medico appartenente al ruolo sanitario della Polizia di Stato; Medico appartenente al ruolo sanitario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;  Medico militare in servizio permanente effettivo,  Ispettore medico delle Ferrovie dello Stato; Ispettore medico del ministero del lavoro e delle politiche sociali.
La visita dunque non può essere effettuata presso privati.  Chiamerete il numero verde ReCup  Regione Lazio 803333 per la prenotazione della prestazione sanitaria. E vi diranno di non poter far nulla in merito, di rivolgersi al CUP dell’ASL competente per territorio. Fate la fila al CUP di Genzano . Scoprirete che l’ASL di Genzano non ha un reparto di medicina legale, vi dovrete rivolgere all’ASL di Albano. Fate la fila al Cup di Albano Laziale. “Il servizio di visita medica per rinnovo patente qui ad Albano è momentaneamente sospeso, provate a Velletri o Frascati”. Fuori la porta del medico, semmai voleste una conferma, è affisso il cartello della sospensione del servizio.  Prendete l’auto e con somma pazienza vi dirigete all’Ospedale di Velletri.  Farete la fila fuori la porta del medico legale, che sorridente vi accoglierà e vi annuncerà che ..indovinate?...“presso questa struttura il servizio è momentaneamente sospeso”.  A quel punto caccerete le unghie, e tutti gli arcani vi saranno svelati.
foto scattata fuori la porta di medicina legale 
della asp di Albano. il cartello 
reca la data del 7 marzo, ed è ancora esposto ad 
oggi (lunedì 05 05 '14).
Dal 10 febbraio 2014 la nuova normativa per il rinnovo delle patenti di guida, disposta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti prevede modalità esclusivamente telematiche. Il certificato medico attestante l’idoneità al rinnovo della patente di guida deve essere trasmesso direttamente con procedura informatica, via internet, alla Motorizzazione Centrale di Roma, che provvede a rilasciare una nuova patente. Ma i medici competenti dei Castelli hanno deciso di autosospendersi da tale incarico, poiché non dotati di attrezzature adeguate al compito richiesto. Non si parla solo delle ben note difficoltà di accesso al “Portale dell’automobilista” che mette in contatto Asl e Motorizzazione, ma negli studi medici mancano gli strumenti basilari per verificare il possesso dei requisiti visivi previsti dal Codice della Strada.  Nessuno di loro vuole assumersi la responsabilità di autorizzare un rinnovo senza accertamenti. Si trovano di fronte una processione continua di gente che esige il servizio  e puntano il dito contro medici compiacenti  che nelle autoscuole si arricchiscono. Ed è così che sfruttando l’ingolfamento delle ASL, il prezzo di un banale rinnovo patente nelle autoscuole è aumentato del 65%  da dicembre 2013 a marzo 2014.

domenica 26 gennaio 2014

IL CAPITALE UMANO

GENITORI E FIGLI  NELLA SUPREMAZIA DEL  DENARO

Una sceneggiatura più solida di quelle a cui siamo abituati per l’ultimo film di Paolo Virzì, “il Capitale umano” tratto dall’omonimo romanzo americano di Stephen Amidon e riadattato con l’aiuto di Francesco Piccolo e Francesco Bruni. Le location del Connecticut sono trasposte in un paesino della Brianza, che non è sottratto all’ormai comune ritratto del paesaggio industriale, grigio, freddo e metallico come era già la Milano dei film di Antonioni.
Roberta (Valeria Golino), psicologa, è la compagna incinta di Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio), aspirante immobiliarista e padre di Serena (l’esordiente Matilde Gioli) che ha perso di vista anni prima la madre naturale, ora in  Romania con una nuova  famiglia. Carla Bernaschi (Valeria Bruni tedeschi), ex attrice di teatro, rinuncia al palcoscenico per una vita piatta da ricca moglie mantenuta del banchiere Giovanni Bernaschi (Fabrizio Gifuni). I due hanno un figlio, Massimiliano (Guglielmo Pinelli), che nonostante si adoperi per ricevere la stima e le attenzioni dei genitori, non riesce ad altro che a deluderne le aspettative.  Le storie delle due famiglie si intrecciano in più casi: Dino Ossola si rivolge a Giovanni Bernaschi per un iperbolico investimento in comune con cui di nascosto possa anche estinguere la mole di debiti accumulati; un amore unisce Massimiliano a Serena, la quale però non ricambia più, forse stanca dell’immaturità ricca e viziata del ragazzo; la stessa macchina della polizia che si presenta davanti le due case. Si scopre così un “incidente di percorso” sfociato in tragedia- anticipata dalle prime immagini del film- durante una festa a cui entrambi i figli sono stati invitati e che avrà non poche conseguenze per le due coppie di genitori. L’espediente della suddivisione in quattro capitoli permetterà di allargare progressivamente le stesse scene, dando di volta in volta maggiori strumenti allo spettatore per capire la soluzione del thriller (che non vi anticipiamo).
Mentre proseguono le indagini per trovare i responsabili, si accavallano le psicologie dei protagonisti.  Giovanni Bernaschi è un magnate della finanza, che misura cose e persone, figlio incluso, esclusivamente in base alla loro produttività. Carla si guadagna un posto nel mondo solo a colpi di bonifici bancari. Prova a riscattarsi convincendo il marito a sovvenzionare la ristrutturazione di un teatro, salvo poi piangere disperata in un’auto alla notizia del coniuge di convertire lo stesso teatro in appartamenti da vendere, per evitare la bancarotta. Massimiliano cerca l’aiuto della madre, che si conferma assente in un momento di difficoltà. Dino svende una confidenza virtuale rubata alla figlia, in cambio di una montagna di soldi e di un viscido bacio. Serena merita il penultimo capitolo. Su di lei ricadono gli sbagli di tutti, lei si fa carico della soluzione di tutto. Indipendente, coraggiosa nel silenzio, è un’adolescente che sostituirà una madre quando ce n’è il bisogno,  e uno zio quando sarà di supporto al ragazzo autolesionista di cui si innamora, scombinando totalmente i ruoli che la società assegna.
Il film si conclude con una precisazione importante: il capitale umano è il termine tecnico con cui i periti assicurativi sono soliti designare lo studio di un individuo, l’età, il peso, le sue condizioni di salute, la sua aspettativa di vita, per poter stabilire l’importo di un risarcimento. Illuminanti le parole del trailer: “Vi Vogliamo bene, vi vogliamo felici, vi vogliamo vincenti. Abbiamo fatto tutto questo per il vostro bene. Siamo i genitori migliori del mondo. Per voi ci siamo giocati tutto. Anche il vostro futuro.”


Barbara Sabatino

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...