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martedì 10 gennaio 2017

Ariccia - Archeoclub Aricino Nemorense - Inaugurazione del Corso di Archeologia e Storia Antica

Mercoledì 18 gennaio alle ore 17,30 verrà inaugurato a Palazzo Chigi, presso la Sala Bariatinsky, il nuovo corso di Archeologia e Storia Antica: Il Mondo di Roma. Viaggio nella città eterna e nelle sue colonie.

Con l'occasione verrà presentato il volume "STILICHO L'Ultimo Generale"di di Emilio Paterna.

Se amate la Storia e il Nostro Territorio è un'occasione da non perdere.

9 agosto 378. Battaglia di Adrianopoli. Il giovane Stilicone, figlio di un Vandalo
 e di una cittadina romana, combatte per la prima volta come alfiere. È l'inizio di una folgorante carriera.
Da allora diventa ufficiale della guardia imperiale, principale collaboratore dell'Imperatore
Teodosio, comandante in capo dell'esercito... (FONTE)




venerdì 18 novembre 2016

Ariccia -Oggi alle 17.30 un incontro sulla Via Appia Antica per parlare di progetti di valorizzazione, fruizione e nuove scoperte.

Venerdì 18 novembre, alle ore 17.30 gli archeologi Maria Cristina Vincenti e Alberto Silvestri presentano La via Appia Antica ad Ariccia: nuove scoperte e progetti di valorizzazione e fruizione, incontro di sintesi che raccoglie oltre dieci anni di studio e progettazione sul territorio e le proposte progettuali presentate il 27 ottobre scorso alla XIX Borsa del Turismo Archeologico di Paestum con la Regione Lazio e al recente convegno GRAB + 20 che si è svolto presso la sede del Parco dell'Appia Antica di Roma il 4 novembre.
I due archeologi, impegnati da sempre nella  valorizzazione archeologica della Via Appia Antica  nel territorio di Ariccia e in quello della Locanda Martorelli – Museo del Grand Tour, partendo da uno studio sulle emergenze archeologiche della loro città e dai rinvenimenti archeologici avvenuti nel tempo, proporranno un trekking archeologico che toccherà tutti i siti di interesse, a partire dall’antica acropoli della città latina, odierno centro storico, sino a quelli nella valle ariccina prima stazione di posta della Regina Viarum dopo Roma per il cambio dei cavalli.
Tali proposte di valorizzazione si inseriscono nel più ampio progetto nazionale del
Mibact che prevede il recupero del tracciato dell’Appia Antica da Roma sino a Brindisi.
Nell’incontro si parlerà anche del percorso ciclo-pedonale Frattocchie-Ariccia, inserito nel progetto Grab+20, che potrà essere realizzato sino ad Albano e che potrà poi confluire nell’antico percorso della Regina Viarum che ad Ariccia è tuttora preservato.
L’obbiettivo da raggiungere è quello di rendere il tratto aricino dell’Appia ‘vitale’ e comunicativo, incentivando il turismo sostenibile del territorio e contribuendo al suo sviluppo socio economico. Questo è possibile anche perché ci troviamo in un  ambiente paesaggistico di grande interesse e suggestione integrabile con il trekking urbano per la visita ad importanti eccellenze artistico-naturalistiche dei Castelli Romani quali il Parco e Palazzo Chigi, la Locanda Martorelli Museo del Grand Tour, l’emissario del lago di Nemi, il Parco e Palazzo Cesarini a Genzano, il Museo delle Navi Romane con l’area archeologica del Tempio di Diana a Nemi.

L’associazione, nota sia in Italia che all’estero, collabora al progetto turistico  coordinato dalla DMO Castelli Romani SBCR, unità operativa per la promozione e lo sviluppo turistico di un’area tra le più interessanti della Regione Lazio,  e fa parte del Comitato Promotore APPIA DAY, la grande manifestazione che si tiene sull’Appia Antica a Roma dallo scorso mese di maggio, composto da oltre 30 associazioni nazionali e locali   che coprono tutto il territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale.

sabato 24 settembre 2016

APPIA ANTICA XVI MIGLIO di ARICCIA - Ai cittadini di Ariccia

riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il manifesto di qualche anno fa che
annunciva la campagna archeologica di
valorizzazione e recupero dell'Appia Antica.
Sotto altre foto dei volontari dell'Archeclub
a lavoro.
Cari amici,
Archeoclub Aricino-Nemorense da molti anni si sta occupando del recupero della Via Appia Antica ad Ariccia quando i più nemmeno sapevano dove fosse. Oggi 'qualcuno' si è improvvisamente ricordato che nella nostra città esiste anche l'Appia Antica! Presto faremo sapere a tutti che cosa abbiamo prodotto in questi anni. Intanto ci piace iniziare così con le foto e i documenti che mostrano la nostra attività, sin dal 2011, quando ad Ariccia non c'era nemmeno il Sindaco ma il Commissario Prefettizio. Iniziammo le operazioni di bonifica e di diserbo grazie all'impegno dei volontari e degli archeologi della nostra associazione (che se ne stanno occupando da una dozzina di anni con studi, ricerche, convegni nazionali e progetti a titolo completamente gratuito) e in collaborazione con il Parco dei Castelli Romani. La foto più recente mi ritrae all'interno dei Mercati Traianei lo scorso 21 luglio, quando è stata presentata la mostra "GRAB + 13: tredici idee per cambiare Roma" con il Comune di Roma e la Soprintendenza Capitolina, progetto divenuto governativo in questi giorni. Se siamo ancora qui dopo tanti anni è semplicemente perché amiamo il nostro territorio. E questo può bastare. Non aggiungiamo di più perché non ci sono mai piaciute le persone che parlano troppo e perché riteniamo che più che le parole contano i fatti.


Maria Cristina Vincenti - archeologa








sabato 17 settembre 2016

Un libro per caso – "Appia" di Paolo Rumiz

di Fabio Ascani

Quando qualche tempo fa ho preso fra le mani Appia, l’ultimo libro di Paolo Rumiz, credevo di sapere a cosa sarei andato incontro. Su La Repubblica avevo letto, a puntate, il racconto del suo viaggio “Alla ricerca dell’Appia perduta”, un reportage che già allora non mi lasciò indifferente, e suscitò in me il desiderio di andare a vedere, anzi, rivedere tanti luoghi ricchi di storia e di magia che purtroppo, nella quotidianità, rischiano di diventare “scontati”, perché ci passi sopra tutti i giorni, di solito con la macchina e non ci fa più neanche caso.
Invece mi sono emozionato e arrabbiato e poi calmato e di nuovo emozionato. Mi sono emozionato nel ritrovare i luoghi in cui vivo e ho vissuto e passeggiato e giocato da ragazzino; arrabbiato e indignato nella descrizione dell’abbandono di una Via che è un tesoro incommensurabile sotto il cielo, alla portata di tutti, un tesoro depredato nei secoli e poi dimenticato; calmato nella descrizione del percorso che andava ricostituendosi sotto i piedi del reporter e dei suoi compagni di viaggio; emozionato ancora una volta al pensiero della riscoperta di un cammino ricco e pieno di meraviglie e che si può e si deve ripercorrere per fa si che non svanisca di nuovo nell’oblio.

Da romano orgoglioso e da oltre vent’anni cittadino di Ariccia, contento di esserne stato adottato, con il privilegio di poter vedere dalla finestra di casa la Regina delle vie, come la chiamavano gli antichi, non potevo non appassionarmi ad Appia. E così è stato.

È una lettura per chi ama la storia, ma anche per chi ama il giornalismo vero, quello del reportage autentico, con penna e taccuino. È un libro per chi ama camminare e vuole rompere i soliti schemi, quelli che portano sui percorsi di Santiago o le strade di San Francesco. Qui si è andati alla ricerca, e la si è trovata tutta, di una via laica, percorribile, con significati diversi, nei due sensi di marcia. È un libro “scritto con i piedi” che battono la polvere e si muovono al ritmo del passo dei legionari, come scrive l’autore.
 Così, oltre alla narrazione dell’avventura che ha portato il manipolo di coraggiosi da Roma a Brindisi, passo dopo passo sull’antica Via Appia, il percorso che puntava verso Oriente e che fu fondamentale per l’espansione dell’impero, ci sono le cartine delle 29 tappe, disegnate  ad arte e riportate al centro del libro, e poi quelle scaricabili da internet sul sito della Feltrinelli, che ridisegnano il percorso dell’Appia Antica avvalendosi di Google Map e quindi molto facili da seguire. C’è poi la descrizione scritta delle singole tappe: con gli incroci, i cartelli, i bivi, le salite, le discese, i nomi dei luoghi e tutto quanto serve per orientarsi e ripercorrere la strada.  La grande direttrice ora esiste di nuovo, è visibile e recuperata”.
Ma la parte più emozionante del libro è il racconto di luoghi e personaggi, di incontri e narrazioni, che rimangono nella memoria e segnano il lettore. Alla fine ci viene ridonato il percorso di una strada che “abbiamo ricoperto di tangenziali, parcheggi, supermercati, campi da arare, cave, acciaierie, sbarrata con cancelli, camuffata con cento altri nomi, presa talvolta a picconate peggio dell’Isis”. 
Passo dopo passo, pagina dopo pagina, permane nel lettore stesso un sentimento contrastante: ciò che lo scrittore, Rumiz il camminatore amante dell’Italia, della storia, dell’immenso patrimonio del nostro Paese, ha descritto e provato, imparando “a masticare, con l’incanto, l’indignazione”.


Mercoledì 21 settembre alle ore 18.00 a Palazzo Chigi, in collaborazione con l’Archeoclub Aricino-Nemorense, ci sarà un incontro lo scrittore Paolo Rumiz.

È una bella occasione per parlare di un tesoro inestimabile che passa a pochi metri dalle nostre case ed è stato deturpato e poi dimenticato e oggi finalmente riscoperto e ripercorso nella sua interezza. Da non perdere.

A Pordenonelegge il mio caro amico Andrea Mattei della Gazzetta dello Sport ha incontrato Paolo Rumiz. QUI si può leggere l'articolo completo e sotto potete vedere il video dell'incontro tratto dall'articolo stesso.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...