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giovedì 21 luglio 2016

Dai Castelli Romani una sola richiesta: CHIUDETE LA DISCARICA DI RONCIGLIANO! E sabato ad Ariccia Consiglio Comunale: si parlerà dell’incendio.

Molto continua a far discutere l’incendio che il 30 giugno si è sviluppato nell’impianto di TMB della discarica di Roncigliano. Cittadini ed alcuni amministratori delle città dei Castelli Romani, tra questi il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (a cui il sindaco di Ariccia Roberto Di Felice ha espresso verbalmente, durante una riunione tra sindaci di questo ambito territoriale, la sua volontà di rappresentarlo in sede regionale per il problema della discarica di Roncigliano), ne vorrebbero la chiusura. Del resto questo è un impianto ormai saturo e ha mostrato tutta la sua reale pericolosità. D’altro canto ci sono i dati di Arpa e la Regione Lazio che puntano a rassicurare la popolazione che, a dire il vero non si sente affatto sicura.
 
Dal No Inc, Aldo Garofolo, chimico ed esperto di trattamento dei rifiuti, è molto chiaro e mostra sui social alcuni residui caduti a terra nei campi durante l’incendio (impressionanti!) e chiede, come altri hanno chiesto, che ci siano misurazioni al suolo, e sulle colture, più capillari e precise, che possano dare risposte chiare a tutela della cittadinanza. Inoltre, in un post successivo, racconta che ieri pomeriggio, 20 luglio, dopo il bombardamento di chiamate dei cittadini a carabinieri, Asl, vigili del fuoco etc. e sei giorni di emissioni continuate di fumi puzzolenti e vapori, sono entrate le ruspe dei vigili dotati di maschere antigas e in mezzo a una densa nube di fumo bianco e grigio irrespirabile hanno cominciato a portare tonnellate di rifiuti fumanti fuori dalle vasche di accumulo che stanno dentro il TMB. Poi aggiunge: Adesso VORREI CHE QUALCUNO MI SPIEGASSE come è possibile quantizzare i danni aggiuntivi alla salute delle centinaia di persone costrette a vivere intorno alla discarica, vista l'assenza di centraline ai villaggi e con una sola piazzata a monte. La risposta è già scritta, tutto bene, tranquilli, lasciateci lavorare.

E mentre a Genzano di Roma, il  neo sindaco Lorenzon deposita un esposto alla Procura di Velletri per far chiarezza sull’incendio, Elena Fattori, Senatrice del M5S, genzanese, ha espresso le sue preoccupazioni con il comunicato che segue.
CS Sen. Elena Fattori del 19/07/2016
RONCIGLIANO VA CHIUSA
Dopo la nube tossica che il 30 Giugno, per un grande incendio alla discarica di Roncigliano ad Albano, ha distribuito veleni sul territorio dei Castelli e attendendo di capire quali saranno le conseguenza su salute, ambiente, ed eccellenze agricole, da due giorni si alternano conferme e smentite riguardo ad ulteriori focolai con polveri e fumi di natura non identificata. I cittadini inviano allarmanti segnalazioni , ed è chiaro che la situazione non è sotto controllo e il centro non sembra essere stato messo in sicurezza. Gli organi preposti (ARPA e Regione Lazio) mandano insufficienti e inopportuni segnali distensivi che poco si conciliano con la realtà dei fatti. Il consiglio straordinario della Regione Lazio che doveva vertere sulle circostanze della discarica di Roncigliano, è stata l'ennesima farsa. Salvo un vago “tutto a posto” nell’aria, il resto è stato un profluvio di bugie da parte dell'amministrazione regionale che ha dichiarato di aver fatto monitorare l'aria su tutto il territorio, apposto centraline sui comuni ricadenti nell'aria e divulgato dati rassicuranti. FALSO. Oltre che falso è anche poco credibile visto che l’incendio ha riguardato l’impianto tmb, i rifiuti conferiti, il cdr lavorato e le vasche di stabilizzazione e dati certi e pertinenti non sono stati divulgati. Insomma il solito silenzio accompagnato da ipocrite rassicurazioni. Nessuna risposta in questi anni alle numerose interrogazioni presentate riguardo alla situazione di degrado ed estrema pericolosità della gestione dei rifiuti nel sito di Roncigliano e nessun piano dei rifiuti che oramai si attende da troppi anni. E’ evidente che la salute dei cittadini e dell’ambiente non è al centro degli interessi delle Istituzioni preposte. Ci batteremo affinchè Roncigliano sia chiusa e il sito bonificato .

Nel frattempo circola l’indiscrezione che vorrebbero fare una sorta di “Roncigliano 2” nel territorio di Ardea ma il sindaco Di Fiori si dichiara contrario. (vedi l’articolo http://www.ilcaffe.tv/articolo/26247/ipotesi-discarica-al-confine-con-ardea-di-fiori-contrari-a-una-roncigliano-2 )



Per finire, questo sabato, 23 luglio 2016 alle ore 9.30, ad Ariccia, nella sala Maestra di Palazzo Chigi, è convocato il Consiglio Comunale in sessione ordinaria e in seduta pubblica. All’ordine del giorno le comunicazioni del Sindaco sulla vicenda dell’incendio presso la discarica per individuare azioni da mettere in atto per limitare i disagi alla cittadinanza.

sabato 4 giugno 2016

Ariccia Castelli Romani - ULTIME SULLO STATO DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO (ARSENICO)

Qual è la qualità dell’acqua che beviamo ad Ariccia e negli altri Castelli Romani?
Non sempre buona a quanto pare. La segnalazione arriva da Aldo Garofolo, amico e chimico del No Inc, che è andato a leggere le analisi delle acque pubblicati sul sito della ASL RmH e ha scoperto che, specie nei comuni di Ariccia e Lanuvio, la situazione è davvero al limite.
Ecco cosa scrive: Le analisi della ASL-RMH di fine anno 2015 non riscontravano acque fuori limite. Allora va tutto bene? Direi di NO - stiamo parlando sempre di limiti "legali".
Se andiamo a vedere i dettagli scopriamo che alcune zone di Ariccia e Lanuvio ricevono ancora da ACEA acqua intorno a NOVE MICROGRAMMI (il limite è dieci)
Per Anzio e Nettuno è ancora peggio, in quasi tutti i punti prelevati l'arsenico è tra OTTO E NOVE MICROGRAMMI.
Come si può leggere acqua al limite della potabilità (limiti legali) ad Ariccia.
Particolarmente preoccupanti i prelievi fatti fra gennaio e marzo dalle fontanelle
di Via della Strada Nuova e Largo Savelli.

Situazione pesante a Lanuvio in via Giovanni XXIII










Sopra i dati pubblicati in un Pdf scaricabile dove si possono leggere anche i dati degli altri comuni di Albano, Frascati, Grottaferrata, Ciampino, Anzio, Nettuno, Rocca di Papa, Genzano, Nemi, ecc..

mercoledì 10 febbraio 2016

LA DISCARICA DI RONCIGLIANO HA RAGGIUNTO LIVELLI INTOLLERABILI.

Sabato 13 febbraio alle ore 17 Assemblea pubblica presso la SALA GIUNTA DEL COMUNE DI ALBANO
La contaminazione delle falde idriche e dell'aria intorno alla DISCARICA DI RONCIGLIANO ha raggiunto livelli intollerabili.
La REGIONE LAZIO anziché ordinarne la chiusura, dopo la pioggia di illegalità e malfunzionamenti documentati dall’ARPA, convoca una Conferenza dei Servizi che asseconda l'intenzione di Pontina Ambiente di scaricare altre 250 mila tonnellate di rifiuti nel VII invaso.
Con le spalle coperte la Società di Cerroni mette in scena una bonifica farsa in un solo pozzo (F1B) degli 8-10 esistenti, tanto per continuare a prenderci per i fondelli e a riempirsi le tasche.
Ma in previsione di ulteriori affari, PA estende i suoi interessi alla frazione organica dei rifiuti e si lancia nell’affare “BIO”METANO alla Solforatella.
Per conoscere meglio ciò che sta passando sulla nostra testa PARTECIPIAMO NUMEROSI all’assemblea. E’ disponibile anche un dossier con i documenti più importanti degli ultimi due anni.

(testo tratto dalla pagina Fb dell’amico Aldo Garofolo, Attivista e chimico del No-Inc)

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...