|
Enrico Indiati |
Enrico Indiati è uno dei 111 candidati a sostegno di
Roberto Di Felice Sindaco. Già consigliere nelle passate legislature ha una
notevole esperienza amministrativa e alle passate elezioni è stato il più
votato con ben 455 preferenze.
Rivolgiamo a lui qualche domanda sulla campagna
elettorale in atto.
Indiati,
quando incontra i cittadini di Ariccia quali sono le loro domande e le loro
richieste più frequenti.
Molti cittadini sono
sensibili ai problemi che la vecchia amministrazione non è stata capace di
affrontare, in primis, quelli quotidiani che riguardano la manutenzione delle
strade, il taglio del verde, la sostituzione delle lampadine, la bolletta
dell’immondizia che invece di abbassarsi aumenta sempre, la mancanza di un
ufficio ACEA come prevedeva la convenzione stipulata al momento dell’ingresso,
insomma quella politica considerata di serie B e che invece noi riteniamo
importantissima tanto da inserirla nel nostro programma elettorale con una
rilevanza primaria. Altra problematica, il lavoro, le cooperative che hanno
operato in questi ultimi anni, tipo la Millepiedi, non hanno dato risposte concrete
alle esigenze lavorative anzi sono state utilizzate soprattutto per fare,
all’occasione, campagna elettorale, infatti la responsabile è candidata nelle
liste del centrosinistra. Per ovviare a questo meccanismo abbiamo inserito nel
nostro programma elettorale la costituzione di una multiservizi che dia
risposte sia lavorative che di manutenzione ordinaria del paese.
Ad Ariccia è
iniziata la campagna elettorale e con essa i primi screzi fra le fazioni
contrapposte, ma oltre alla normale dialettica politica sono accaduti anche
fatti piuttosto inquietanti. È vero che persone legate all’ex maggioranza
facevano pubblicità al candidato sindaco usando mezzi telematici pubblici del
comune di Ariccia approfittando così della loro posizione all’interno
dell’amministrazione?
Lei si riferisce alla
vicenda del Banner TU@ARICCIA, oscurato dal commissario prefettizio?
Cliccandoci si veniva indirizzati su una finestra dove era presente la dicitura
Policlinico dei Castelli, ed entrando si veniva indirizzato in un post facebook
inneggiante all’elezione di Serra Bellini, famoso per il suo silenzio politico
degli ultimi dieci anni, in cui ha ricoperto sia il ruolo di assessore sia di
consigliere comunale, senza mai pronunciare il suo pensiero. Oggi parla perché
ha dietro chi gli suggerisce le parole, forse l’uomo che a 68 anni, dopo 40
anni di incarichi politici si candida come capolista del PD per portare avanti
il rinnovamento? RIDICOLI. Credo che l’interessato del misfatto, Ricca Daniele
addetto stampa dell’ex sindaco, sia stato licenziato in tronco, aspetto
smentite, dimostrando una mentalità truffaldina che la loro parte politica vorrebbe
affibbiare alla nostra.
Ci sono state
molte polemiche da parte dei candidati sindaco Serra Bellini e Cuccioletta
sulla nomina degli scrutatori da parte sua e degli altri membri della
commissione elettorale Tomasi, Marucci ed il commissario prefettizio. L’ex
sindaco sulla sua pagina Fb si è prodigato con commenti ed insinuazioni sulla
vostra integrità ed onestà e Serra bellini dice che scriverà al ministro degli
interni. Ma cos’è successo? Qual è il suo commento?
In qualità di membro
della commissione ero presente e Serra Bellini non ha espresso la minima
parola, come sua abitudine, per lui ha parlato l’ex sindaco, Cuccioletta non
era presente e quindi non poteva parlare, forse è stato imbeccato in seguito
dai presenti.
Il Commissario
Prefettizio, al quale va tutta la mia stima, ha rimproverato i presenti
sceneggiatori, ricordando la normativa in vigore ed applicandola.
Per anni la passata
amministrazione ha deciso gli scrutatori con il metodo della nomina diretta,
inserendo parenti ed amici, ed escludendo persone che vedevano una possibilità
di guadagno in questa occasione, non hanno mai pensato a pianificare la scelta
mediante un regolamento comunale, creando un albo degli scrutatori composto da
persone con problemi economici, studenti, vedove ecc.ecc., l’albo attuale è
composto da più di 800 persone delle più svariate classi sociali e molti dei
quali non rispondono alla chiamata, al
referendum del 17 aprile, utilizzando il sorteggio, ci sono state più di 20
sostituzioni e perfino un presidente di seggio non si è presentato, causando
una congestione sia dell’ ufficio elettorale
sia della polizia municipale, in quanto organo notificante.