Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day). Questa data è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Il tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L 'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Ma come stanno le cose in Italia? Quali dati abbiamo sull'acqua, il suo utilizzo e gli sprechi, nel nostro Paese?
A questa domanda risposte l'Istat, Istituto Italiano di Statistica, con un suo Report anni 2020 - 2022
Restano elevate le perdite idriche nella rete di distribuzione
Nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma la gestione è ancora fortemente frammentata.
Nel 2020 sono erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione.
Nel 2021 sono adottate misure di razionamento dell’acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), due anche nel Centro-Nord.
Nel 2020, 6,7 milioni di residenti non sono allacciati alla rete fognaria pubblica.
- 718,8 I millimetri di precipitazione totale annua registrata in media nei 24 capoluoghi di regione/città metropolitana
- 29,4% La quota di famiglie che nel 2022 non si fidano a bere acqua di rubinetto
- 296 I comuni senza servizio pubblico di depurazione delle acque reflue urbane