sabato 30 ottobre 2021

Eco-logia della mente - Essere un Maestro

Essere un maestro è una grande responsabilità. Riflettevo su questo in periodo in cui mi concentravo su alcune letture più o meno impegnative e su ricordi d’infanzia, quando ero uno scolaro, e ricordi più recenti, quando i miei figli ora universitari, andavano a scuola e noi genitori li affidavamo alle mani di “maestre” e “maestri” che non sempre si sono rivelati all’altezza del loro compito. 


(Pierre Hadot,
foto da Wikipedia)
Poi mi sono imbattuto, in Pierre Hadot, filosofo e scrittore francese che, nel suo famoso Esercizi spirituali e filosofia antica (ed. Einaudi), scriveva più o meno  così: Essere un maestro non significa dire: “è così”, non significa nemmeno impartire lezioni, o cose simili; no, essere un maestro significa, in verità, essere discepolo. L’insegnamento comincia quando tu, maestro, impari dal discepolo, quando tu ti trasferisci in ciò che ha compreso e nel modo in cui ha compreso.


Questo entrare nei panni e nell’animo e nel sentire del discepolo, come lo chiama Hadot, ma potremmo anche chiamarlo alunno, allievo, scolaro o semplicemente “l’altra persona del rapporto di apprendimento e crescita”, è qualcosa che ho visto molto, molto raramente. 


La parola “Maestro”, indica qualcosa di importante e raro, di cui non sempre chi è chiamato ad esserlo ha le capacità o è all’altezza; di cui non sempre chi è chiamato ad esserlo è consapevole del vero significato e ruolo che implica.

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