di Francesca Senna
Protagonista di questo breve ma intenso libro è Peter Fortune, un bambino di dieci anni, dotato di una fantasia prodigiosa che trascorre molto tempo a sognare ad occhi aperti avventure straordinarie.
Peter è un ragazzo che ha una grandissima immaginazione; gli adulti lo considerano un ragazzo difficile, complicato, perché è sempre un po' distratto e ha la “cattiva” abitudine a isolarsi nel proprio mondo, ma in realtà Peter desidera solo allontanarsi, di tanto in tanto, attraverso la sua fantasia dalla quotidianità della sua vita familiare, scolastica e sociale, ritagliandosi un tempo e uno spazio per stare tranquillo, da solo a “pensare i suoi pensieri”. Secondo Peter se si sprecasse un po’ meno tempo a stare insieme e a convincere gli altri a fare lo stesso e se, se ne dedicasse un po’ di più a stare da soli e a pensare a chi siamo e chi potremo essere, allora il mondo potrebbe essere sicuramente un posto migliore.
Attraverso i sogni Peter cresce e acquisisce quella esperienza di vita necessaria per trovare il coraggio ad affrontare le difficoltà della vita. Ogni volta che Peter si “trasforma” in uno dei personaggi dei suoi sogni, riesce a comprende meglio il suo carattere, il suo comportamento, il suo modo stesso di vivere. Mettersi nei panni degli altri gli permette di condividere le sue esperienze ed è alla base della comprensione dell’altro.
Ecco quindi che troviamo una serie di storie, una più incredibile dell’altra, raccontate attraverso il registro sereno e sdrammatizzante del racconto per ragazzi, dove Peter si trova a vivere “scambi di persona”, fantasticare su come catturare un ladro che imperversa nella strada dove abita con la sua famiglia, venire assediato da un esercito di bambole della sorella Kate, immaginare di far scomparire i genitori e Kate spalmandoli con una speciale pomata e in fine affrontare il bullo della scuola.
I vari racconti – sogno hanno quindi sempre un forte radicamento nella realtà: neLe bambole abbiamo il tema del rapporto tra fratelli; ne Il gatto, il tema della morte; in La Pomata Svanilina troviamo il rapporto di amore-odio che molti bambini sviluppano nei confronti della propria famiglia. Importante in Il prepotente il tema sempre attuale del bullismo. Poi nel racconto Il ladro, c’è il rapporto con le persone anziane. Negli ultimi due racconti Il piccolo eI granditroviamo il rapporto tra bambini e adulti.
McEwan in questo incantevole testo non fa altro che trasmetterci il valore dei sogni: essi, al pari delle grandi storie della letteratura, sono in grado di farci comprendere meglio il mondo in cui viviamo attraverso l’immaginario di situazioni irreali, perché sviluppano la fantasia e ci spingono fuori da noi stessi per incontrare chi è diverso.