di Fabio Ascani
Diciamo che questo è davvero un libro per caso, nel
senso, che non l’ho comprato né cercato ma semplicemente trovato tra i testi per
imparare l’inglese di mio padre. Papà, nella sua serietà di studioso rimaneva pur
sempre un uomo di mondo e non perdeva mai un certo senso dell’umorismo.
Il DIZIONARIO DEGLI INSULTI Come dire le parolacce
in 5 lingue, (Tiger Press editore, 1980) è un prontuario per chi all’estero,
nelle situazioni più normali, alla stazione, per dire, o in atteggiamenti meno
ortodossi, mentre compra erba, per esempio, si trovi nella “necessità di farsi
sentire”!
In realtà, per quanto questo libro assolva
dignitosamente al compito descritto nel titolo, la sua ragion d’essere appare
più legata, come scrivono gli autori stessi, a divertire il lettore. Effettivamente,
specie con alcune frasi che forse hanno maggiore senso e forza in una lingua
che non nelle varie traduzioni, riesce decisamente strapparci un sorriso.
Giusto per fare un esempio, se in autobus qualcuno
devesse palpeggiaci (cosa decisamente improbabile nei miei riguardi) la frase
da dire secondo il Dizionario degli insulti sarebbe: Tenga le mani in tasca, porco! che traducono in inglese con Get your slimy hand off my bottom! la cui
reale traduzione letterale sarebbe: Togli
la mano viscida dal mio sedere!
Un manualetto di questo tipo, così ben fornito in numero
espressioni e traduzioni è unico! Un allegro diversivo nell’approfondimento
delle lingue. Quelle prese in considerazione sono italiano, inglese, francese,
tedesco e spagnolo.