In data 1 dicembre l’Istat ha pubblicato alcuni
importanti e precisi dati sul rapporto fra gli italiani e i libri, sulla
fruizione delle biblioteche, sui gusti dei lettori.
Non ci coglie certo di sorpresa constatare che coloro
che amano leggere sono minoranza. Non stupisce il fatto che soltanto il 15% delle
persone intervistate, nel 2015, abbia dichiarato di essere stata almeno una
volta in biblioteca durante quell’anno e la maggior parte di chi ci è stato lo
ha fatto generalmente per motivi di studio o di lavoro.
Ciò che mi ha colpito è che la lettura, il piacere
del libro e di interagire con esso, è qualcosa che troppo spesso svanisce col
tempo. Si pensi che quando siamo piccoli coloriamo, leggiamo, sfogliamo libri a
scuola e a casa, con le maestre, con la mamma e più raramente con il papà, e
spesso anche da soli.
In età adulta le cose cambiano decisamente.
Di seguito il testo Istat e qui si va alla pagina web dell’Istituto
di Statistica dove si possono scaricare te tavole con tutti i dati sulla
fruizione delle biblioteche, lettura libri e altro ancora.
Con l'obiettivo di fornire informazioni dettagliate sulla fruizione
delle biblioteche, l'abitudine alla lettura di libri (sia nel tempo libero che
per motivi professionali e scolastici) e la prelettura dei bambini in età
compresa tra 3 e 5 anni, l'Istat rende disponibili le informazioni rilevate
tramite l'indagine multiscopo sulle famiglie "I cittadini e il tempo
libero" condotta nel 2015 su un campione di circa 17 mila famiglie per un
totale di circa 40 mila individui. L'indagine è stata condotta con tecnica
mista sequenziale Computer assisted web interviewing (Cawi) e Paper and pencil
interviewing (Papi). Si tratta della prima esperienza di applicazione di
mixed-mode Cawi/Papi nelle indagini multiscopo sulle famiglie.
Nel 2015 il 15,1 per cento della popolazione di 6 anni e più ha
dichiarato di essere stato in biblioteca almeno una volta nei 12 mesi
precedenti l'intervista: circa 8 milioni e 650mila persone. Di questi, il 42
per cento lo ha fatto esclusivamente per motivi di studio e/o lavoro, il 39,2
per cento unicamente nel tempo libero, mentre il 9,9 per cento per entrambi i
motivi.
È pari al 59,4 per cento della popolazione di 6 anni e più (pari a
circa 34 milioni di persone) la quota di chi ha dichiarato di aver letto negli
ultimi 12 mesi almeno un libro nel tempo libero, per motivi professionali o per
motivi scolastici. I romanzi sono i libri più letti nel tempo libero (il 51,6
per cento di lettori predilige gli autori italiani e il 40,0 per cento gli
autori stranieri), seguiti dai gialli, noir (28,5 per cento), dai libri per la
casa (24,4 per cento), dalle guide turistiche (23,0 per cento), dai libri di
scienze sociali o umane (20,5 per cento) e dai libri per bambini e ragazzi
(17,5 per cento).
Il 46,8 per cento dei bambini di 3-5 anni legge, colora, sfoglia libri
o albi illustrati da solo al di fuori dell'orario scolastico tutti i giorni. Questa
attività è più diffusa tra le bambine (51,2 per cento rispetto al 42,7 per
cento dei bambini). Il 39,3 per cento dei bambini svolge questa attività tutti
i giorni con la mamma, mentre la quota di bambini che svolge questa attività
tutti i giorni con il padre è decisamente più contenuta (21,2 per cento).