Mi
piace la sua ricercatezza nel trovare le giuste parole per descrivere
dettagliatamente ciò che sta raccontando, senza troppi artifizi, spesso con
frasi brevissime ma assolutamente esaustive nella loro funzione illustrativa.
Il
tema principale affrontato il questo libro è il viaggio, ogni tipo di
viaggio che un uomo deve affrontare nella propria vita. Ed ogni viaggio porta
sempre ad un cambiamento dentro sé stessi.
Forse
questo libro è di per sé un viaggio che il lettore fa, non solo attraverso le
storie raccontate.
“Controvento
racconta le storie di chi, attraverso un ponte, mettendosi su una strada,
salendo su un autobus o un treno, ha trovato un giorno, in un istante, il modo
di cambiare e trasformarsi. I viaggi hanno segnato la vita di molti e di molti
altri la segneranno nel tempo che verrà, perché l'altro e l'altrove hanno
sempre in serbo qualcosa che non abbiamo ancora conosciuto, che lenirà il
nostro dolore e ci schiuderà il passaggio verso la strada poco battuta”.
“[...]
Le storie raccolte in questo volume inseguono alcuni personaggi in quegli
attimi ed in quei luoghi, in quei viaggi, in quei gesti e in quelle fughe alle
curve del tempo, in cui si sono trovati a desiderare e ad accettare che la vita
cominciasse ad accadere. O tornasse a farlo di nuovo, dopo un tempo troppo
lungo in cui nulla sembrava possibile.”
Tanti
personaggi, diversi tra loro, epoche diverse: Paul Gauguin, Joni
Mitchel, Albert Einstein, Keith Jarret, Frida Kahlo, David
Bowie, Fernando Pessoa, Gabriel Garcìa Màrquez, Vincent
Van Gogh, Salman Rushdie, Josè Matada (un giovane del Mozambico
che ha tentato la fuga dal suo paese mettendosi nel carrello di un aereo di
linea).
In
comune tutti hanno un viaggio, quel viaggio dove tutto accade.
Il
viaggio che più mi ha colpito è quello di Maria Zambrano: “[...] la filosofa
che ha cercato di tenere sempre il pensiero ancorato alle cose dell'uomo e
della vita, ricorda quel primo staccarsi da terra … quel primo viaggio nelle
braccia di un genitore”.