CNEL è l’acronimo di Consiglio Nazionale Economia e Lavoro e per molti,
credo, è l’oggetto più misterioso della prossima consultazione referendaria. Dubito
seriamente, infatti, che siano in tanti, fra i chiamati al voto, a sapere cosa sia il CNEL, che viene
anche citato nel quesito che leggeremo sulla scheda del referendum, e che, purtroppo, dai più è stato semplicemente bollato come “ente inutile”, una
definizione che direi ingenerosa.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro -CNEL - è
previsto dall'articolo 99 della Costituzione della Repubblica Italiana:
"Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è
composto, nei modi stabiliti dalla legge, di esperti e di rappresentanti delle
categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica
e qualitativa.
È organo di consulenza delle Camere e del Governo per le
materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge.
Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla
elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro
i limiti stabiliti dalla legge."
Il CNEL è stato istituito dalla legge n. 33 del 5 gennaio
1957. La composizione e le attribuzioni sono disciplinate dalla legge n. 936 del 30 dicembre 1986.
Il Consiglio è composto da sessantaquattro consiglieri:
• Dieci esperti,
qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica, dei quali
otto nominati dal Presidente della Repubblica e due proposti dal Presidente del
Consiglio dei Ministri;
• Quarantotto
rappresentanti delle categorie produttive, dei quali ventidue in rappresentanza
del lavoro dipendente, di cui tre in rappresentanza dei dirigenti e quadri
pubblici e privati, nove in rappresentanza del lavoro autonomo e diciassette in
rappresentanza delle imprese:
• Sei in
rappresentanza delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni
del volontariato, dei quali, rispettivamente, tre designati dall'Osservatorio
nazionale dell'associazionismo e tre designati dall'Osservatorio nazionale per
il volontariato.
I membri del Consiglio durano in carica
5 anni e possono essere riconfermati.
Dal
discorso di oggi, in occasione della presentazione del Rapporto annuale del
Censis, del presidente del CNEL Delio Napoleone: Meuccio Ruini, che fu Presidente
dell’Assemblea Costituente, e che fu poi il primo Presidente del CNEL, disse
chiaramente che questa Istituzione “ha una funzione intermedia; non giunge alla
decisione che spetta ad altre sfere e organi; ma la sua funzione non è
meramente di studio; è piuttosto di preparazione: è come un ponte fra i due
momenti dell’esame e dell’azione”.
Lascio
a tutti Voi valutare se, oggi, servano o no dei ponti, per unire una società
frammentata e divisa, per collaborare alla coesione sociale.