Il Piano
di emergenza comunale o piano di Protezione civile è un documento
indispensabile per la prevenzione dei rischi e per le operazioni di emergenza
in caso di calamità naturali e serve a cittadini e istituzioni per sapere come
comportarsi e organizzarsi nel momento in cui si verificasse un evento nefasto
come un terremoto. Sarebbe anche
consigliabile che questo piano di Protezione civile fosse consultabile sul sito
del comune così che tutti i cittadini possano esserne a conoscenza.
La
legge n. 100 del 12 luglio 2012 prevede che entro 90 giorni dall’entrata in
vigore del provvedimento i Comuni approvino il piano di emergenza comunale,
redatto secondo i criteri e le modalità riportate nelle indicazioni operative
del Dipartimento della Protezione Civile e delle Giunte regionali. Il 12
ottobre 2012 il Dipartimento ha inviato una nota alle Regioni e alle Province
Autonome chiedendo una prima ricognizione sulla pianificazione di emergenza
comunale.
Eppure
sono davvero molti i comuni italiani che ancora non hanno o non hanno inviato
il piano di Protezione civile per affrontare le calamità naturali e la cosa più
inquietante è che molti di questi comuni inadempienti si trovano su un
territorio a rischio sismico.
Solo il 40% dei comuni del Lazio è provvisto del Piano di emergenza |
Per
quanto riguarda la provincia di Roma i Comuni dotati di piano (i dati
sono aggiornati a settembre 2015) sono: Allumiere; Arcinazzo Romano; Capranica
Prenestina; Casape; Castel Madama; Castel San Pietro Romano; Cave; Ciampino; Ciciliano; Civitavecchia; Colleferro;
Fonte Nuova; Formello; Frascati; Grottaferrata; Ladispoli; Marano Equo; Marcellina;
Marino; Monteflavio; Montorio Romano;
Moricone; Morlupo; Nerola; Nettuno; Olevano
Romano; Palombara Sabina; Pisoniano; Poli; Pomezia;
Rocca di Cave; Rocca di Papa; Rocca
Santo Stefano; Roccagiovine; Roiate; Roma; San Cesareo; San Gregorio da Sassola;
San Polo dei Cavalieri; San Vito Romano; Sant'Angelo Romano; Segni; Tolfa; Valmontone;
Velletri.
Come si può notare i comuni dei Castelli Romani e del
territorio limitrofo che hanno adempiuto all’obbligo di avere e trasmettere il piano di emergenza sono davvero pochi.
Mancano all’appello Castel Gandolfo,
Albano Laziale, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Lariano, Rocca Priora,
Monteporzio Catone, e poi Ardea, Artena e altri.
Per quanto riguarda il comune di Colonna, che non appare nella lista di quelli dotati del piano,
possiamo precisare, secondo un comunicato inviato il 10 settembre, che in
realtà il Consiglio Comunale di Colonna ha deliberato l’aggiornamento del Piano
di Protezione Civile - Prime Linee, con delibera n. 51, il 30 ottobre 2015 e
adottato con delibera n. 21 il 3 ottobre 2013, proprio come è visibile sul
istituzionale del comune.
Per un mero disguido tecnico, fanno sapere, tale Piano non
è stato inviato al Dipartimento della Regione Lazio, così come necessario,
affinché anche il Comune di Colonna comparisse nell’elenco dei Comuni dotati di
Piano di Emergenza Comunale. Si è provveduto subito all'invio al Dipartimento
della Regione Lazio di riferimento.
L’amministrazione coglie l’occasione per comunicare che è suo
impegno sottoporre il piano ad un nuovo aggiornamento entro la fine dell'anno
2016 e successivamente anche nei prossimi anni.
F.
A.