Pubblichiamo il COMUNICATO STAMPA presente sul sito dell'Ordine dei Geologi
Terremoto, Geologi Lazio: "Ecatombe annunciata.
Cittadini sacrificati sull'altare del pressapochismo delle istituzioni"
Il presidente Troncarelli: "Altro sisma, altri morti,
altri danni: la triste storia si ripete. Basta con le lacrime di coccodrillo di
politici e classi dirigenti". E sulla Regione Lazio: "E' grave la
superficialità con cui l'amministrazione Zingaretti tratta il rischio sismico e
le sue ricadute sull'incolumità dei cittadini e sulla sicurezza delle
infrastrutture".
"Altro terremoto, altri morti, altri enormi danni: la
triste storia si ripete. Politici e classi dirigenti che di fronte a tv e
giornalisti versano lacrime di coccodrillo, spiegando l'importanza della
prevenzione, quando non addirittura denunciandone la mancanza, come se non
fossero loro deputati, di nome e di fatto, a programmarla e attuarla". E'
duro il commento del presidente dell'Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto
Troncarelli, a una settimana dal sisma che ha colpito Lazio, Umbria e Marche.
"Noi geologi - sottolinea - siamo stanchi e demoralizzati di dover
denunciare sempre le stesse carenze e, in particolare, in questa fattispecie,
che numerosi comuni del Lazio si trovino esposti ad alto rischio, in zona
sismica 1, quella di massima probabilità di scosse distruttive di elevata
magnitudo, analoghe ad Accumoli ed Amatrice. Non possiamo dire quando, ma
possiamo dire con certezza che saranno colpiti da un terremoto di forte
intensità. E quello che, purtroppo, è altrettanto prevedibile è che ci si
troverà ancora impreparati". Il Presidente passa all'esempio pratico:
"La recentissima revisione del regolamento regionale per il rilascio delle
autorizzazioni sismiche, in vigore da aprile 2016, evidenzia la totale
ignoranza, nel senso letterale del termine, da parte del legislatore, delle
problematiche relative a risposta sismica locale, microzonazione sismica ed
effetti di sito, temi da cui è impossibile prescindere per attuare una corretta
attività di prevenzione dei terremoti. E' evidentemente una precisa scelta
politica quella di allargare ancora le già ampie maglie dei controlli sui
progetti presentati, incrementando anche le classi di intervento per le quali
non è previsto il controllo". E sulla medesima lunghezza d'onda si
pone pure la scelta di relegare, in un territorio come il Lazio, gli aspetti
geologici e sismici "in un appendice, per di più trattati con faciloneria
e macroscopici errori tecnici da parte di istituzioni evidentemente senza
alcuna competenza specifica e con la spocchiosa presunzione di poter fare a
meno - afferma ancora Troncarelli - del parere degli esperti di questo settore
specifico, geologi e sismologi, a dimostrazione dell'incoscienza e
superficialità con cui, ancora oggi, anche un ente come la Regione Lazio,
tratta il rischio sismico e le sue ricadute sulla incolumità dei cittadini e
sulla sicurezza delle infrastrutture". A ciò si aggiunga la mancanza della
figura del geologo, per esaminare gli aspetti di esclusiva competenza, nei Geni
Civili, uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni sismiche: secondo
Troncarelli, "siamo di fronte ad un quadro deprimente ed emblematico di
quanto ancora, agli slogan ed alle parole di circostanza, non segua, da parte
delle istituzioni, una reale presa di coscienza della gravità della situazione
e della necessità di porre il tema della prevenzione definitivamente in cima
all'agenda politica della Regione Lazio e non solo".
"Per avere un'idea della sensibilità della giunta
Zingaretti al problema del rischio sismico nel Lazio - aggiunge il segretario
dell'Ordine dei Geologi Lazio, Tiziana Guida -, basti pensare al processo di
redazione degli studi di Microzonazione Sismica di livello 1, avviato nel 2010
con un cospicuo finanziamento regionale, che si è interrotto perché i fondi
sono stati destinati ad altre attività, ritenute più importanti (neretto nostri ndr). Questi studi
consentono di sapere se le diverse aree del territorio comunale presentano
delle caratteristiche tali per cui, in caso di terremoto, le onde sismiche
vengono amplificate e, quindi, agiscono con maggiore "violenza". Oggi
solo la metà dei comuni dispongono di questi studi validati dalla Regione, e
tra questi non figura Amatrice; ma c'è anche il rischio che molti di quelli che
ce l'hanno, in futuro non lo potranno utilizzare perché - prosegue Guida - i
professionisti geologi che lo hanno redatto non sono stati pagati, a causa del
taglio dei fondi, e quindi non sono intenzionati ad acconsentire ancora che si
utilizzi un loro lavoro, anche molto impegnativo, per il quale non gli è stato
corrisposto alcun compenso". Analogo discorso vale per i piani di
emergenza comunale di protezione civile che, se ben redatti e, soprattutto,
illustrati adeguatamente alla popolazione, secondo Tiziana Guida "possono
consentire di gestire al meglio l'evento calamitoso, spiegando ai cittadini
quali posti sono sicuri, cosa fare in caso di evento e le forme di
autoprotezione. Con ben due delibere, nel 2014 e nel 2015, la giunta regionale
del Lazio ha ribadito a tutti i Comuni l'obbligo di dotarsi di tale Piano,
specificando come andava fatto ed entro quando, ma non con quali soldi.
Considerando i magri bilanci degli Enti Locali, quasi nessuno ha ottemperato
agli obblighi previsti. In Campania hanno emanato analogo provvedimento e la
Regione ha stanziato ben 15 milioni di euro a favore dei Comuni, per metterli
nelle condizioni di dotarsi di un Piano di protezione civile adeguato".
Il tema della prevenzione al rischio sismico deve poi
coinvolgere anche la popolazione, prevedendo in tale contesto, fin dalle prime
fasi scolastiche, un'azione educativa sui ragazzi: "In tal senso -
conferma il segretario dell'Ordine dei geologi del Lazio - nonostante il
silenzio delle istituzioni ci siamo rimboccati le maniche e, grazie a un gruppo
di professionisti volontari, abbiamo organizzato dei seminari nelle scuole del
Lazio. Nel corso di questi incontri, svolti a titolo gratuito, è stato
illustrato agli studenti come agiscono i fenomeni geologici, con particolare
riferimento a quelli che interessano il territorio in cui si trova l'Istituto,
e quando possono determinare dei rischi per la popolazione, oltre a spiegare i
comportamenti corretti da tenere per mettersi in salvo. Il progetto ha avuto
grande successo e quindi sarà ripetuto anche per l'anno scolastico 2016-2017.
Le scuole interessate possono trovare tutte le informazioni sul sito www.geologilazio.it".
"Questo Ordine - ricorda infine la
vicepresidente dei Geologi Lazio, Marina Fabbri - ha inoltre istituito al suo
interno una Commissione di Protezione Civile e provveduto a mettere in campo un
percorso formativo degli iscritti che hanno manifestato l'interesse a far parte
di un Gruppo di Protezione Civile regionale. I geologi così formati sono oggi
in grado di fornire un supporto al Dipartimento della Protezione Civile e
all'Agenzia Regionale di Protezione Civile in occorrenza di emergenze sismiche
come quella appena avvenuta: proprio domani partiranno le prime tre squadre, in
tutto sei geologi, attivati dalla Regione Lazio".