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In occasione della 66° Sagra
della Porchetta di Ariccia non mancheranno gli appuntamenti con la cultura e domenica
4 settembre, dalle ore 18.30, si svolgerà la rievocazione storica in costume
romano del Corteo di Cerere a cura
delle associazioni Archeoclub Aricino-Nemorense, Associazione Tyrrhenum e Legio
Secunda Parthica, che costituiscono il comitato promotore delle Feriae Latinae,
e in collaborazione con il comitato festeggiamenti del Comune di Ariccia.
Il corteo, come
nell’edizione 2014, uscirà dal portale dello splendido Palazzo Chigi di Ariccia
e si snoderà tra la Piazza di Corte e il corso della città con decine di personaggi
in costume romano, che impersoneranno i devoti alla dea Cerere, con offerte
votive e prodotti della terra e con l’immancabile maialino votivo che sarà al
centro di tutto il corteo.
Un cibo ‘divino’ dunque la
porchetta, eccellenza culinaria del Lazio e uno dei simboli del gusto della
romanità nel mondo. Ma la porchetta di Ariccia, in età romana Aricia patria della madre
dell’Imperatore Augusto, non solo è la più famosa (ha ottenuto nel 2011 il
riconoscimento IGP) ma è anche molto antica e ce lo dice l’archeologia. Nel
1927 proprio nella Valle di Ariccia vennero alle luce una serie di statue in
terracotta, tra cui alcune offerenti con un maialino tra le mani, che ora sono
esposte al Museo Nazionale Romano, e che si potranno ammirare dal 2 al 4
settembre nella mostra “La dea Cerere
nella Valle di Ariccia e l’origine della porchetta” (a cura degli
archeologi Maria Cristina Vincenti e Alberto Silvestri) presso la Locanda
Martorelli-Museo del Grand Tour che si trova sulla Piazza di Corte al civico 4.
Gli orari di apertura
saranno i seguenti: venerdì/sabato 18.00-19.30; domenica 11.00-12.30 con visite
guidate e proiezioni video a cura di Archeclub Aricino-Nemorense (per
informazioni: archeoclubaricia@alice.it; cell. 3883636502).