SE LA NOSTRA COALIZIONE
SARÀ FORZA DI GOVERNO, CERCHERÀ CON GRANDE TENACIA DI PACIFICARE ARICCIA, UNA
CITTÀ DIVISA
I MIEI CANDIDATI TUTTE
PERSONE DEGNE, PRESENTABILI, ONESTE
UN COMUNE TRASPARENTE E PIÙ
SEMPLICE
ATTUEREMO OGNI INIZIATIVA
PER INCREMENTARE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
TEATRO “GIAN LORENZO BERNINI”: NEL NOSTRO PROGRAMMA È PREVISTO IL RAFFORZAMENTO
DELLE ATTIVITÀ PER PERMETTERE DI ALLESTIRVI RAPPRESENTAZIONI SEMPRE PIÙ PRESTIGIOSE
Roberto, la campagna elettorale volge
alle ultime battute, è stata dura e aspra, vuoi esprimere ai nostri
concittadini qualche tua considerazione in proposito?
Certamente. Però prima voglio dire
che, come è mio costume, non ho mai partecipato, come ha, invece, agito finora il
mio maggiore competitore condotto per mano dalla sua guida politica e
spirituale, al festival delle denigrazioni e delle bugie né intendo
parteciparvi, preferendo esprimere soltanto le mie idee e i miei progetti per
Ariccia. Chi si avvinghia alla pratica della diffamazione evidentemente non ha
nulla di positivo da offrire. Se la nostra coalizione sarà forza di governo,
cercherà con grande tenacia di pacificare Ariccia, una città divisa come hai
giustamente rilevato in un tuo articolo, e di mostrare che, per essere
credibili, occorrono fatti convincenti e non eruzioni verbali tese a ledere la
dignità altrui.
Fatta questa doverosa premessa, è
necessario, tuttavia, mostrare la fotografia di quello che sta avvenendo ad
opera di questo competitore e dei suoi compagni di sventura per Ariccia.
Assistiamo al solito refrain o ritornello di diffamazioni e
bugie orchestrato, come già avvenne nel 2011, dal diffamatore seriale, che,
dopo oltre trentacinque anni di permanenza sulla partitocratica poltrona del
potere, appare essere ormai un cadavere politico ambulante, e condannato – è
bene che lo sappiano tutti – in primo e secondo grado per diffamazione con
conferma definitiva della condanna da parte della Corte Suprema di Cassazione
(sentenza n. 18662 del 15 maggio 2007 della V sezione penale), condanna,
questa, per la quale può essere considerato, come da definizione di qualsiasi
dizionario, un "pregiudicato".
Dal che e tenuto conto che io non ho
mai subìto condanne né, al contrario del diffamatore seriale, atti di
pignoramento per tributi dovuti e non pagati (cosa non irrilevante per un
amministratore pubblico), queste sue vicende non lo collocano di certo nella
galleria delle persone irreprensibili.
È – come
dicevo – il solito ritornello, ricorrente in ogni campagna per le elezioni
comunali per ingannare gli elettori oscurando, con ciò, i disastri
amministrativi da costui compiuti e la sua non eccelsa statura morale, ritornello
strimpellato come fa una venditrice del proprio corpo (è una metafora: in
realtà la persona miserella a cui si allude è un uomo), che diffama la donna
virtuosa scaricandole addosso l'ignominia di mercimoni carnali che la meretrice
è solita fare, per far credere agli ignari che è una verginella e la donna
virtuosa è, invece, di facili costumi.
A questo
diffamatore seriale si è unito, come un pappagallo, il suo (nel senso che è una
sua creatura) candidato a sindaco, che non ha avuto il coraggio di affrontare
l’ex presidente del consiglio comunale Luisa Sallustio nelle competizioni
primarie del P.D. di Ariccia, dal momento che, non avendo nulla da dire in tale
contesa così come muto, cioè senza fare alcuna proposta, è stato in consiglio
comunale nell’ultima legislatura, ha dimostrato di avere una paura fottuta di
Luisa Sallustio e si è fatto battezzare candidato a sindaco, con il consenso
del suo creatore e pastore, da un senatore del suo partito che ritiene, grazie
a tale coppia, Ariccia una colonia su cui pascolare a proprio piacimento.
Non solo.
Al diffamatore seriale si sono uniti alcuni lustrascarpe, che, non a caso, da
gestori di fatto di società che prestano servizi per conto del Comune di
Ariccia, si sono candidati, versando in patente conflitto di interessi, in
alcune liste della coalizione del cavalier servente.
Una
dimostrazione di quanto siano diffamatori? Una asserita minaccia che avrebbe
compiuto un mio stretto congiunto a danno di un soggetto notoriamente
conosciuto – ciò è ampiamente indicativo della attitudine di questa persona –
nella nostra città e oltre come «‘o bugiardo». Le testimonianze sulla presunta
aggressione sono tutte favorevoli al mio congiunto (vedere anche quanto postato
su Facebook da uno stimato medico). Hanno, dunque, miseramente mancato il fine
della loro deprecabile azione: farmi apparire come non sono, per mezzo di un
mio congiunto. Di diffamazione risponderanno il diffamatore seriale, il suo pappagallo
e qualche loro lustrascarpe.
Il presunto minacciato subirà una
denuncia per calunnia.
Azione dunque, la loro, miserabile e miseranda.
Una dimostrazione di quanto siano
bugiardi, oltre che ignoranti? Essendo il loro programma amministrativo pieno
di niente, sono giunti a sostenere, in un volantino,
che, se vincesse la mia coalizione di sole liste civiche (non di vuoti partiti
asserviti a qualche politico extrariccino), essa metterebbe le mani - si cita
testualmente dal volantino - "nelle sale di Palazzo Chigi che hanno
resistito a Carlo V".
Peccato
per questi somari, che dovrebbero sapere, se appunto non fossero somari, che,
iniziato nella seconda metà del sedicesimo secolo dalla famiglia dei Savelli,
il palazzo fu trasformato su commissione dei Chigi in una dimora barocca tra il
1664 e il 1672 su un progetto del Bernini, che si servì della collaborazione
del suo giovane allievo Carlo Fontana.
Qui
bisogna fare attenzione. Carlo V d'Asburgo morì nel 1558, cioè più di un secolo
prima che il palazzo Chigi fosse trasformato nella dimora barocca. Fatelo
sapere ai quei somari, affinché svuotino le loro ceste piene di ignoranza.
Pensate un po' chi ha governato Ariccia e chi vuole
continuare a governarla!
Fanno
pena: per ingannare gli elettori e far apparire in cattiva luce i loro
avversari politici, giungono a mistificare - coscienti o no, non ha importanza
- anche le vicende storiche.
Da
ultimo, occorre dire che, comportandosi – per usare un eufemismo - in maniera
indecorosa, la scialba controfigura del presunto padrone di Ariccia, ora
chiede, probabilmente temendo una pesante sconfitta elettorale e volendo
buttarla in caciara, un confronto pubblico con me e gli altri candidati a
sindaco, dopo aver firmato, egli e gli altri candidati (per uno di loro ha
firmato un delegato), l’11 maggio 2016, insieme con il commissario prefettizio,
una intesa nella quale, tra l’altro, i firmatari convenivano che “nei comizi all’aperto è vietato il contraddittorio
tra avversari politici”.
Io gli
impegni sono abituato a rispettarli; costui, invece, evidentemente è abituato a
rimangiarseli!
Aggiungo.
Ormai in totale confusione mentale, in un giornale telematico la marionetta di
Emilio Cianfanelli afferma: «Gli
impresentabili usano le liste civiche per entrare nelle amministrazioni. L'ha detto la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi e vorrei
che tutti ci riflettessimo anche per quanto riguarda il nostro comune di Ariccia.
È un segno che la criminalità è abile ad infiltrarsi nella politica. E anche
quando non si parla di criminali, come nel nostro caso, le liste civiche
nascondono, personaggi camaleontici, dal passato burrascoso, dalle numerose
ombre, evidentemente inaffidabili».
Clamoroso autogol di Serra Bellini.
Infatti, nella sua coalizione vi sono tre liste civiche, dal che, se seguissimo
il suo fantozziano ragionamento, ne dovremmo concludere che, attraverso le sue
liste civiche, egli tenta di entrare nell’amministrazione di Ariccia usando
impresentabili.
Infine, a proposito di “personaggi
camaleontici”, che sostiene il fantozziano Serra Bellini su quella donna,
candidata in una sua lista civica di centro-sinistra (è anche costei una
impresentabile?), mentre a Lanuvio svolge la funzione di assessore in alleanza
con uomini di destra?
Che altro
dire di Serra Bellini, se non che è penoso e va affidato alla misericordia
divina?
Molti candidati nelle tue liste
civiche si sono presentati su ECO 16, o semplicemente hanno fatto la loro
campagna casa per casa o nei modi che ritenevano più opportuni ma tutti con
pacatezza e competenza. Cosa puoi dirci della vasta cerchia di candidati, ben
111, che hanno deciso di esporsi per sostenerti alla candidatura a sindaco di
Ariccia?
Dico poche
parole. Sono tutte persone degne, presentabilissime, oneste, che, di
fronte al vuoto programmatico del mio maggiore competitore, hanno saputo divulgare
con modi altamente civili, ampia conoscenza degli argomenti amministrativi e grande
capacità nell’esporli il nostro bellissimo programma amministrativo. Faccio
notare che nelle nostre liste vi sono tantissimi giovani, mentre dalla parte
dell’altro vi sono diversi politici di professione, uno in particolare, ormai
avvizziti.
Entrando nel merito delle cose da
fare per la città, abbiamo letto nel tuo vasto e concreto programma molte
proposte per rendere migliore la vita dei cittadini. Ci è piaciuta molto la
questione del baratto amministrativo, vorresti spiegare cos’è per chi ancora
non ne fosse informato?
L’istituto del baratto
amministrativo ha il proprio fondamento normativo nell’art. 24 della legge n.
164 del 2014 e consiste nel barattare i debiti derivanti da tributi locali con
lavori utili alla comunità.
I
soggetti potenzialmente beneficiari delle agevolazioni tributarie devono essere
i soggetti “abilitati” a presentare progetti di riqualificazione. In questo
senso, i beneficiari possono essere cittadini
singoli o associati, con la precisazione che, ai fini della concessione
dell’agevolazione da parte del Comune, la norma privilegia prioritariamente le
“comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente
riconosciute”.
Nel
caso di associazioni di cittadini, la riduzione o l’esenzione vanno accordate
prioritariamente con riferimento ad obbligazioni tributarie di cui è soggetto passivo l’associazione stessa. In caso di “incapienza”, cioè di scostamento
negativo tra valorizzazione dell’attività di pubblico interesse posta in essere
e agevolazione attribuibile al soggetto associativo, il beneficio può
estendersi ai soggetti componenti
l’associazione.
L’intervento
dei cittadini deve riguardare un territorio
da qualificare. In particolare i progetti presentati devono riguardare
“la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade
ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di
interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la
valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”. Un
ulteriore aspetto riguarda la caratteristica
della sussidiarietà, tramite la quale i cittadini si “sostituiscono” al
Comune nell’espletamento di specifiche attività di carattere sociale. L’individuazione
delle attività specifiche deriva dalla prescrizione secondo cui “l’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in
ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere”. In altri
termini, l’intervento dei cittadini, singoli o associati, deve essere alternativo e sostitutivo rispetto a quello del Comune.
Il
Comune può disporre deliberazioni di riduzione o esenzione di tributi “inerenti al tipo di attività posta in essere”.
La norma consente, dunque, di collegare la deliberazione di agevolazione al
tributo di riferimento (IMU, TASI, TARI, ecc.), anche se in apparenza non
direttamente ricollegabile al tipo di attività posta in essere. Per quanto
riguarda il COSAP, che è un’entrata patrimoniale e non tributaria e che, per
questo motivo, non sembra riconducibile nell’ambito di applicazione
dell’art. 24
sopra citato, il quale si riferisce esplicitamente al campo dei tributi
comunali, si ritiene che possa essere incluso tra le agevolazioni dal momento
che per questa entrata patrimoniale è possibile configurare margini di
disponibilità da parte dell’ente locale. Così,
per esempio, si possono prevedere riduzioni o esenzioni dalla TARI per progetti
di pulizia di parchi pubblici, ma anche agevolazioni TASI per gli stessi
interventi, riconducibili alla sua natura di tributo sui servizi
indivisibili. Oppure, nulla vieta che per un progetto di riqualificazione di un
bene immobile possa essere concessa un’agevolazione sull’IMU.
In
assenza di criteri oggettivi di corrispondenza economica univoci sul territorio
nazionale, è necessario giustificare la scelta compiuta con elementi ispirati a
responsabilità e ragionevolezza nella quantificazione
del trattamento agevolativo. Inoltre, il riconoscimento di qualsiasi
agevolazione non deve essere solo legittimo, ma anche controllabile. Infine, non possono essere previste
riduzioni o esenzioni anche con riferimento ad eventuali debiti tributari del contribuente.
Un altro punto, a mio giudizio molto
qualificante del tuo programma, è quello sulla trasparenza dell’amministrazione
…
Infatti il
nostro programma amministrativo comincia proprio con il capitolo dal titolo “Un
Comune trasparente e più semplice”. In esso abbiamo scritto, ritenendo ciò la
linea guida ineliminabile di una moderna ed efficiente amministrazione pubblica:
«La trasparenza
dell’azione dei pubblici poteri, l’alleggerimento dei vincoli normativi, la semplificazione
delle procedure burocratiche, la costante innovazione dei processi
amministrativi mediante l’uso delle tecnologie, il miglioramento della qualità
dei servizi pubblici: sono questi i fattori essenziali che soprattutto
all’amministrazione territoriale a loro più vicina, il comune, chiedono i
cittadini per dare certezza ai propri diritti e i professionisti e le imprese
per assicurare un ambiente che favorisca il loro sviluppo economico e la loro
competitività».
Ariccia è un Paese diviso, ho scritto
in un post pubblicato qualche tempo fa su ECO16, e lo è sia da un punto di
vista interpersonale che da un punto di vista fisico: collegamenti scarsi fra i
quartieri, mezzi pubblici insufficienti o inesistenti. Cosa potrai fare una
volta diventato sindaco per queste questioni?
Nel nostro programma, osservate le criticità che
metti giustamente in luce, abbiamo previsto che attueremo ogni
iniziativa per incrementare il trasporto pubblico locale, affinché ne fruiscano
anche i residenti di zone del territorio finora non servite, attraverso un
piano integrato mobilità veicolare-parcheggi.
La salvaguardia dell’ambiente è
importantissima se vogliamo lasciare un’Ariccia migliore a chi verrà dopo di
noi. Quali sono le tue soluzioni per la riduzione del consumo di suolo in
questa città?
Nel nostro
programma abbiamo previsto l’istituzione della consulta
per la tutela dei beni e valori ambientali, paesaggistici, artistici e
archeologici.
Per tutelare i beni e valori
ambientali, realizzeremo
un sistema di gestione ambientale conforme alla Norma UNI EN ISO 14001:2015 (“Environmental management systems”) e
ispirantesi ai principi della Carta di Aalborg, secondo i quali i cittadini
hanno diritto di vivere in un ambiente sano in cui vi sia un bilanciamento tra
progresso economico, tutela ambientale ed equilibrio sociale.
Inoltre, adotteremo misure di
prevenzione di ogni forma di inquinamento, di risparmio energetico, di ottimale
gestione dei rifiuti e di protezione degli spazi ambientali e realizzeremo,
coinvolgendo la cittadinanza in processi partecipativi, la pianificazione
urbanistica con particolare attenzione alla salvaguardia dei beni ambientali.
Per quanto riguarda il territorio,
per evitare un ulteriore consumo di suolo, il nostro programma amministrativo,
tenuto conto che il piano regolatore generale risale a quarant’anni fa mentre
in questo lasso di tempo vi è stato un notevole incremento demografico, prevede
che la nuova pianificazione urbanistica generale abbia come criterio quello di
incrementare qualora ovviamente sia materialmente possibile, rispettando la
normativa edilizio-urbanistica e quella paesaggistica, la volumetria di edifici
esistenti entro una percentuale ragionevole.
Ariccia è famosa nel mondo per le sue
attrazioni gastronomiche, la porchetta in particolare, un prodotto eccellente e
salutare, al contrario di quanto alcuni pensano. Ma Ariccia può offrire
moltissimo anche in termini culturali e potrebbe sicuramente fare molto di più
con Palazzo e Parco Chigi. Cosa ne pensi?
Tenendo
conto del Palazzo Chigi e del Parco contiguo nonché delle tipicità
enogastronomiche locali, il nostro programma prevede la
creazione di un circuito enogastronomico che si integri con i valori artistico-culturali,
promuovendo, in un’offerta unitaria, visite culturali e degustazioni e
incrementando così la domanda di beni enogastronomici e lo sviluppo economico
degli esercizi che li somministrano, con ragguardevoli riflessi positivi sui
produttori e fornitori dei beni e sui livelli occupazionali.
Un altro aspetto della cultura ad
Ariccia è, da un punto di vista negativo, la mancanza di un cinema e invece, da
un punto di vista positivo, la presenza del teatro. Cosa puoi dire su queste
questioni?
Sulla mancanza
di un cinema osservo che di questa carenza soffrono, stante l’esistenza di moderni
strumenti che hanno soppiantato i tradizionali cinema, tutti i Comuni dell’area
dei Castelli Romani e non è facile invertire la rotta. Per quanto riguarda, il
teatro “Gian Lorenzo Bernini” nel nostro programma è previsto il rafforzamento
delle attività per permettere di allestirvi
rappresentazioni sempre più prestigiose.
Nel
nostro programma, abbiamo previsto laboratori teatrali negli
istituti scolastici che li richiedessero, in collaborazione con gli ideatori
delle attività del teatro citato.
Infine, per quanto riguarda l’attività
teatrale, abbiamo in animo che nel Palazzo Chigi, data la vastità
e la prestigiosità degli spazi di cui è dotato, vi si allestiscano, soprattutto nel cortile interno e
nella stagione estiva, anche rappresentazioni teatrali messe in scena da
compagnie primarie.
Fabio Ascani