A Monte Cavo centinaia di persone assistono alla rievocazione
storica in costume romano aperta dal Sindaco di Rocca di Papa e consigliere
della Città Metropolitana di Roma Capitale Pasquale Boccia.
Per nove giorni le Feriae
Latinae 2016, divenuto un grande contenitore culturale, hanno proposto una
serie di iniziative culturali a Roma, Ariccia, Monteporzio, Montecompatri, Marino,
ecc. dove si sono svolte visite guidate, conferenze con degustazioni di prodotti
enogastronomici, cene a tema che hanno registrato un pubblico copioso e attento.
A Monte Cavo oggi, domenica 29
maggio, centinaia di persone di tutte le età armate di macchine fotografiche,
telecamere e telefonini, in religioso silenzio hanno assistito alla
rievocazione storica in costume romano cui hanno aderito numerosi gruppi di rievocatori
tra cui l’Associazione Tyrrhenum, la Legio Secunda Parthica Severiana e il
Gruppo Storico Lanuvium. Ad aprire la manifestazione di prima mattina il
Sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia, che è anche consigliere della Città
Metropolitana di Roma Capitale, il quale, ringraziando le associazioni per il
loro impegno sul territorio, ha esortato i futuri amministratori che gli
succederanno a sostenere l’iniziativa giunta alla quarta edizione.
La macchina organizzativa ha
funzionato grazie all’intervento dei Vigili Urbani di Rocca di Papa, della
Protezione Civile di Ariccia e Rocca di Papa e dei Guardiaparco del Parco dei
Castelli Romani. Lungo la Via Sacra le soste sono state dedicate
all’archeologia con interventi di Maria Cristina Vincenti e Franco Arietti,
mentre al Belvedere sono state toccanti e molto sentite le mozioni delle varie
associazioni del territorio che hanno espresso la loro preoccupazione per la Via
Appia Antica (Archeoclub Aricino-Nemorense), la Via Sacra di Monte Cavo (Gruppo
Archeologico Latino LV sezione Albana: Alessia Ulisse), i siti di interesse
archeologico nell’area di Marino (Archeoclub Colli Albani: Ugo Onorati),
Lanuvio (Beni Comuni Castelli Romani: Piero Rovigatti) e Montecompatri
(Archeoclub Montecompatri: Emilio Ferracci): “Insieme possiamo farcela” – ha
affermato Maria Cristina Vincenti (segreteria organizzativa della
manifestazione) – “gli amministratori del nostro territorio e l’Unione dei Comuni devono iniziare a
pensare ad un organismo di gestione integrata dei beni culturali dei Castelli
Romani con le associazioni operative nel settore artistico/archeologico e
turistico”. I sacri riti, come di consueto, si sono svolti in una valletta al
di sotto del Belvedere aperti dalla musica e dalle danze di purificazione a
cura del Gruppo Storico Lanuvium, cui sono seguite le azioni rituali della
deposizione delle armi (Legio Parthica), la lustratio, l’offerta di latte a
Giove e il pasto comunitario (Associazione Tyrrhenum) e con l’accensione del
fuoco di Vesta che conclude ogni anno la manifestazione. Le Feriae Latinae sono
divenute dunque un esempio per il territorio perché hanno coinvolto una
quindicina di associazioni e altrettanti comuni, e sono state patrocinate dal
Consiglio Regionale del Lazio e dal Parco dei Castelli Romani, che ha
partecipato fattivamente all’evento. Il prossimo anno sul Monte Albano !