di Fabio Ascani
Chi
ama la propria città vorrebbe che questa fosse sempre bella e funzionale.
Vorrebbe che le sue strade fossero sicure, con i marciapiedi ovunque serva, ben
illuminate e pulite, non solo nel centro storico o nel proprio quartiere,
perché chi ama la propria città la ama tutta e desidera che i suoi concittadini, che abitano un po’ distanti, stiano anch’essi bene e vivano in un ambiente sano e
dignitoso. Chi ama la propria città vorrebbe che questa fosse pulita e curata,
vorrebbe che non ci fosse neanche una cartaccia in terra, che non ci fossero
luoghi fatiscenti e pericolosi. Vorrebbe, chi veramente ama la propria
città, che ci fossero collegamenti efficienti fra i vari quartieri e desidera
che spostarsi sia semplice con i mezzi pubblici, a piedi o con l’automobile o
una due ruote.
Qualsiasi
cittadino che ami Ariccia vorrebbe che questa fosse un “salotto”, il “salotto
dei Castelli Romani” e le caratteristiche Ariccia avrebbe potuto averle, ma poi ci
si guarda intorno e ci si accorge che chi ha amministrato fino ad oggi questa
bella città evidentemente non l’amava affatto.
Oggi
Ariccia è una città sporca e insicura, con strade mal ridotte e per nulla
curate, alcune con transenne che stazionano da anni per via di situazioni
pericolose che dovrebbero invece essere risolte. Ci sono strade, vie, vicoli,
scalinate, completamente invase dalle erbacce infestanti, che oltre a creare
uno stato di disordine, con il tempo possono infiltrare le loro radici e creare
veri danni.
I
passati amministratori di Ariccia non si sono mai preoccupati di collegare
meglio la città a quelle vicine, ma hanno fatto di peggio, hanno lasciato
scollegati i quartieri che la compongono, così se qualcuno volesse recarsi con
i mezzi pubblici, per esempio con una navetta, direttamente da Villa Ferrajoli a Ramo D’Oro o a
Piani di santa Maria, o più vicino, a Vallericcia, avrebbe seri problemi.
Noi,
pensiamo proprio che chi aveva il compito di governare questa città, non solo
non lo abbia fatto con il cuore, ma non lo abbia fatto per niente bene. Il
commercio è esangue. Il Ponte Monumentale, che avrebbe avuto bisogno di
manutenzione nel corso degli anni non ne ha mai avuta e adesso è chiuso al
traffico pesante e forse verrà chiuso del tutto per un lungo periodo. Le strade
sembrano degne di un circuito rally e il corso Garibaldi, che un tempo era
percorribile dalle auto ed era pavimentato con dei sampietrini e aveva i
marciapiedi, dopo non molti anni che è stato chiuso al traffico automobilistico
e pavimentato con delle lastre di scarso valore è già in pessime condizioni,
con mattoni che si muovono, altri che
sono rialzati, creando delle fastidiose e pericolose barriere architettoniche
per tutti i cittadini. Se chi governava questa città l’avesse amata davvero
oggi questa sarebbe un luogo accogliente e vivace e tutti i cittadini potrebbero
sentirsi orgogliosamente parte di qualcosa di bello. Purtroppo non è così.
Perfino le quotazioni immobiliari sono calate ad Ariccia, e non solo per via
della crisi economica visto che sono scese più della media delle altre città
confinati, segno che Ariccia non è più attrattiva come lo era un tempo. Altro risultato
di una cattiva gestione della cosa pubblica.
Roberto Di Felice |
Oggi
Ariccia merita di cambiare passo. Ci vuole una svolta reale in questa città. I
cittadini non hanno più voglia di sentirsi presi in giro dagli amministratori
ma vogliono essere governati da una persona onesta a capo di una squadra
competente di persone che non siano vincolate da logiche di partito ma da un solo
desiderio: fare di questa città un luogo migliore e farlo con il cuore e con il
cervello.
Roberto
Di Felice è quest’uomo: un ariccino figlio di ariccini, un uomo colto che
intende la politica come servizio per la comunità e non come qualcosa di cui
servirsi, come molto spesso capita. Proprio per queste sue caratteristiche
Roberto che oggi, dopo gli scempi del passato, è il candidato più forte,
l’uomo da battere, incute timore agli avversari, che privi di argomenti sono
però ricchi di chiacchiere, spesso malvagie e diffamatorie. Per fortuna i tempi
sono cambiati e i cittadini sono cresciuti. Le informazioni viaggiano su più
canali e difficilmente si può nascondere lo stato delle cose.
Le foto, in un filmato breve su Youtube al termine di quest'articolo, sono tutte state scattate ad Ariccia, prese dai social network e dimostrano lo stato di abbandono della città. Ecco allora, nelle foto in veloce sequenza, com’è stata ridotta da chi non l’ha mai amata, mettendo i bisogni dei cittadini sempre al secondo posto, per non dire all’ultimo.
Le foto, in un filmato breve su Youtube al termine di quest'articolo, sono tutte state scattate ad Ariccia, prese dai social network e dimostrano lo stato di abbandono della città. Ecco allora, nelle foto in veloce sequenza, com’è stata ridotta da chi non l’ha mai amata, mettendo i bisogni dei cittadini sempre al secondo posto, per non dire all’ultimo.
Per
Roberto Di Felice, e per i candidati che lo sostengono, il cittadino viene
prima di tutto, perché sono proprio i cittadini che fanno la città. Fare il
bene dei cittadini è fare il bene di Ariccia, amarla. Ariccia cambierà
realmente in meglio se cambierà davvero.
Nel video che segue una lunga serie di foto del degrado di Ariccia scattate dai cittadini stessi che nel corso del tempo ne hanno denunciato il degrado sui social network