Decenni di mancata manutenzione del Ponte Monumentale di Ariccia lo hanno portato nelle condizioni in cui si trova ora e di più non dico perché non sono un tecnico ma è certo che se fosse stato fatto qualcosa in più oggi il ponte sarebbe in uno stato migliore. E voglio fare un esempio banale: se comprate un'auto nuova questa va benissimo ma se poi non fate il cambio dell'olio, dei filtri, non ponete riparo al punto di ruggine, non cambiate le gomme e non controllate i freni, presto il vostro mezzo si trasformerà in un catorcio pericoloso e la responsabilità sarà solo vostra! Gli ultimi decenni si sono caratterizzati nella nostra città per le ben quattro (!) amministrazioni Cianfanelli. Qualcuno sa dire quale manutenzione ordinaria durante tutti questi anni è stata fatta al Ponte? Se questa manutenzione non è stata fatta e ora ci ritroviamo un catorcio pericoloso prendetevela con chi ha governato fino ad ora.
Di seguito il comunicato già pubblicato altri quotidiani on line in cui Roberto di Felice risponde al candidato espressione della vecchia maggioranza Serra Bellini.
Sulla
questione del Ponte Monumentale Serra Bellini lancia un blando attacco a Roberto
Di Felice, sostenendo che questi abbia detto cose che possono indurre in
confusione i cittadini relativamente ai lavori di ristrutturazione del Ponte.
Serra Bellini, del quale non si ricorda un solo intervento in consiglio
comunale negli ultimi 5 anni, evidentemente perché non ha mai ritenuto di dover
prendere la parola, inizia ad esprimersi ora, e pare proprio che lo faccia per
distogliere i cittadini e gli elettori dalle responsabilità delle indolenti ex
amministrazioni Cianfanelli che mai si sono curate di praticare una normale e
buona manutenzione della struttura del Ponte Monumentale, lasciandola a sé
stessa, preda della vegetazione, delle intemperie e del decadimento del tempo.
Oggi in che condizioni sarebbe il ponte se da subito fosse stato manutenuto a
regola d’arte?
E
Serra Bellini parla anche di viabilità alternativa alla chiusura della
struttura. Sappiamo bene ad Ariccia che i falsi ecologisti hanno in progetto da
anni una nuova strada dentro Parco Chigi
per sopperire ai problemi derivanti dall’eventuale chiusura del ponte (o,
forse, per altri fini?).
Ma
il Parco non si deve toccare, come voleva già nel ‘700 il principe Chigi. Il
Parco, bene inestimabile, un eco-sistema chiuso, definito da Goethe una “selva
selvaggia” dove “tutto è perfettamente giusto”, qualcosa di unico nel suo
genere.
L’amministrazione
uscente ha le spalle cariche di responsabilità sullo stato attuale della
situazione di Ariccia (non solo del ponte) e in gran parte sono cose che non le
fanno onore, così la “buttano in caciara”, “alzano polvere” per distogliere lo
sguardo dei cittadini dai fatti reali, dai risultati della loro cattiva
gestione della città e del territorio.
Per la cronaca: oggi esistono tecnologie che permettono tempi più rapidi per i lavori di riqualificazione e/o ricostruzione di grandi opere rispetto alle tecnologie di anni or sono. Questo può valere anche ad Ariccia. Perché non si vuol farli? Oppure siamo fuori dal mondo? Questo era il concetto espresso da Roberto di Felice e che tanto in subbuglio ha messo il Serra Bellini. Chiaro no?
Il ponte invaso dalle erbacce alla sua base |