Chi deve recarsi a Roma nei prossimi giorni è meglio
che faccia bene attenzione, specie se deve andare con l’automobile. Le targhe
alterne a fasce orarie sono state un vero flop, almeno dal punto di vista della
riduzione delle polveri sottili. Su Roma continua il bel tempo senza piogge e
senza venti apprezzabili e permane un’invisibile nuvola di aria cattiva, carica
di sostanze dannose per la salute delle persone. Non sapendo più che pesci
prendere l’unica soluzione appare ormai quella del blocco totale al traffico
delle vetture private, decisione che già è stata presa per Milano dove le
automobili non potranno circolare i giorni 28, 29 e 30 dicembre.
Solo qualche osservazione: una buona amministrazione
avrebbe dovuto pensarci prima. Come? Roma, la mia città, è sporca e caotica e i
trasporti pubblici non sono all’altezza delle esigenze dei cittadini che ivi
vivono, lavorano, si spostano. È da quando ero un “monello”, come dicono qui ad
Ariccia, dove mi sono trasferito da 23 anni, che si dice che andrebbe migliorato
il trasporto pubblico della capitale, incentivato in tutti i modi possibili, così che le
persone preferiscano l’autobus, la metro, il treno o il tram alla propria
automobile. Passi avanti sono stati fatti. Troppo piccoli però e mai
adeguati al crescere della Città!
Gli autobus (che sarebbe bene fossero elettrici)
dovrebbero avere una frequenza tale da non dover far attendere i viaggiatori
alle fermate più di 5/7 minuti; le metropolitane dovrebbero essere un po’ più
efficienti: i ripetuti guasti e disservizi, specialmente degli ultimi mesi,
certo non invogliano le persone a servirsene. I treni che collegano l’hinterland
alla capitale, sono troppo spesso insufficienti, lenti (il treno Albano Laziale-Termini è il più lento d’Italia); inadeguati (la linea Velletri-Termini è a
binario unico fino a Ciampino il che comporta frequenti e pesantissimi ritardi per le migliaia e miglia di persone di buona volontà che continuano ad usarla).
Poi c’è la questione economica: conviene viaggiare
con i mezzi pubblici? Se si è in possesso di una tessera integrata come la
Metrobus card si certamente: costa 404 euro l’anno e permette di usare il
treno regionale, tutte le metro e gli autobus della città per un anno intero.
Ho calcolato che rispetto a quando usavo la macchina per andare a lavoro il
risparmio è di circa 1000 euro! Una tredicesima in più!
Ebbene
questa Card, dal prossimo anno, se le notizie di stampa saranno confermate
non dovrebbe esistere più: “Trenitalia si sfila dal biglietto Metrebus.
Vuol dire che dal 1 gennaio chi vuole viaggiare sui treni regionali metropolitani
dovrà pagare una tariffa a parte. Dunque per i romani non ci saranno soltanto
metropolitane che si bloccano e bus che si guastano lungo il percorso, ma anche
un inevitabile rincaro dei costi del trasporto pubblico.
Ad annunciare la disdetta è lo stesso ad
Vincenzo Soprano, con una lettera inviata ieri all'ad di Atac Danilo Broggi,
l'ad di Cotral Arrigo Giana, agli assessori alla Mobilità della Regione Michele
Civita e del Comune Stefano Esposito. "Nonostante il giudizio positivo del
progetto - scrive Soprano - dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello
stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di
dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus". Da LaRepubblica del 24 ottobre 2015
Invece di migliorare rischiamo
seriamente di peggiorare. Intanto la salute delle persone è a rischio e le
soluzioni che si trovano sono solo dei
palliativi!
Fabio Ascani