Il sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, scrive sulla propria pagina Facebook parole dure, un vero atto politico d'accusa, sul suo predecessore e attuale presidente del Consiglio Comunale, Colacchi.
Noi le riprendiamo e ne diamo eco, senza modifiche, qui sul ECO16.
CHI NON HA
MEMORIA NON HA FUTURO
Milvia Monachesi sindaco di Castel Gandolfo |
La storia si ripete.... lo stesso Colacchi, che nel
2001 fu eletto sindaco e dopo poco tempo fatto cadere dal suo predessore
Luciano Toti (la stessa persona che lo aveva proposto), oggi cerca di far
cadere il Sindaco e l'Amministrazione da lui voluta.
Ma in realtà ci sono differenze sostanziali tra i due
comportamenti: Luciano Toti usò le armi della rabbia e dell'istintività per la
rottura di un rapporto più personale che politico, mentre le armi di Colacchi
sono la freddezza e la totale assenza di scrupoli per cercare di riprendere un
posto che ritiene suo di diritto.
E così oggi, raccattando pezzi che lascerà cadere
quando non gli serviranno più, sta cercando di far cadere l'Amministrazione
senza fa politica, ma arrampicandosi su cavilli burocratici e usando a in modo
scorretto il suo ruolo di Presidente del Consiglio.
Se entro il 1 settembre non riusciremo ad approvare il
Bilancio questa Amministrazione cadrà, e tutti i membri del Consiglio che lo
permetteranno si assumeranno davanti ai cittadini la responsabilità di un anno
di commissariamento, con l'assenza di interlocutori e con il blocco delle
attività che ne deriva e che in questo momento, alle porte del Giubileo, sarà
ancora più grave. Noi naturalmente ce la metteremo tutta per far si che questo
non avvenga e per difendere il modo di far politica di chi mette tutti i
cittadini sullo stesso piano rispetto a chi li divide in amici da premiare e
nemici da penalizzare, ma il risultato non è scontato.
Di una cosa sono però certa, comunque vada: i
responsabili di comportamenti sleali e dannosi per la comunità sono destinati
dalla storia alla sconfitta.