Qualche giorno fa il sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli si è rivolto ai propri concittadini con un manifesto, una lettera aperta, che ha lasciato non poche perplessità nella comunità cittadina. Nella lettera si sostiene che se le strade sono piene di buche, le borse lavoro sono diminuite, i contributi alle persone disagiate sono quasi finiti, i fondi per la cultura sono dimezzati, la colpa è da attribuirsi a coloro che hanno evaso le tasse. In particolare, dice il sindaco, ci sono 1200 aziende di Ariccia che evadono totalmente!
A questo manifesto, che a molti è parso un modo per mettere le mani avanti di fronte ad una gestione i cui risultati sono proprio quelli descritti dal sindaco stesso, hanno risposto con un comunicato i cittadini del Movimento 5 Stelle di Ariccia.
Di seguito il testo.
LA LETTERA APERTA DEL SINDACO E
LE GIRAVOLTE DELL’AMMINISTRAZIONE
Caro Sindaco,
apprendiamo dalla sua lettera
aperta alla Cittadinanza che ad Ariccia, nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e il loro
conferimento, esiste una criticità: il Comune NON riesce a riscuotere ben 1,2
milioni € all’anno, pari ad un terzo della TARES, da parte di ben 1.200 Aziende
di Ariccia che, a Suo dire, SONO EVASORI TOTALI della TARES. E ciò viene
addebitato alla presunta scarsa coscienza civica di tali soggetti, che vengono
additati ai Cittadini come EVASORI FISCALI, responsabili “delle strade piene di buche, delle
borse lavoro diminuite, dei contributi alle persone disagiate finiti, dei fondi
per la Cultura dimezzati”.
Caro Sindaco, ci permetta di
dirle con molta franchezza che l’analisi che lei propone come lettura del
fenomeno importante e, per noi
Cittadini, inaspettato, è a nostro avviso semplicistica, fuorviante e
propagandistica. In sintesi, un mezzuccio per spostare l’attenzione dei
Cittadini contribuenti dagli scarsi risultati della sua azione amministrativa
ad una vera e propria caccia alle streghe.
Ma come: abbiamo un IMU al 10,6‰ ,
una TASI al 2,5‰ senza detrazioni
di alcun tipo, una addizionale IRPEF al 0,8% (tutte ai massimi livelli di
imposizione possibili) e non ci bastano i soldi, si badi bene, NON per rifare a
nostre spese il Ponte monumentale, ma per assicurare i normali servizi alla
Cittadinanza?
Allora, facciamo due conti, ma
cercando di vedere davvero dove sta il problema.
Ad Ariccia, ci sono circa 8.000
utenze familiari e 1.500 utenze produttive (dati del Capitolato di gara nuova raccolta
differenziata). Se ben 1.200 “Aziende” NON pagano su 1.500, forse il problema è
altrove. Soprattutto perché se dividiamo il mancato introito da Lei denunciato
per il numero degli “evasori totali”, viene un debito medio per la TARES di
1.000 Euro ad Azienda. Poiché ad Ariccia una media Fraschetta ci risulta che
paghi circa 4.000 Euro all’anno di TARES, di cosa stiamo parlando? Di Aziende
(sic!) o di piccole Partite IVA ed attività economiche in difficoltà per la
crisi e per l’oramai insostenibile carico fiscale a tutti i livelli?
Noi propendiamo per la seconda
ipotesi. Ciò non toglie che la Sua Amministrazione ha il dovere di cercare di
evitare IN TEMPO tali situazioni,
analizzare chi è vero evasore e chi è solo un piccolo operatore in difficoltà e
procedere al recupero delle somme davvero evase. Magari, poi rivedendo la
politica fiscale dell’Amministrazione per cercare di arrivare a livelli di
imposizione più umani.
A questo proposito, ci aspettiamo
per davvero una riduzione della TARI di ALMENO IL 15% come da lei annunciato più volte. A meno che
la sua lettera non sia un mettere le mani avanti per rimangiarsi la
retrocessione dei risultati della gara in corso ai Cittadini contribuenti.
GLI AMICI DI BEPPE GRILLO –
MOVIMENTO 5 STELLE DI ARICCIA