Non eccedere con l’uso della carne è importante per almeno
tre motivi: salute, ambiente, igiene, e
quindi di nuovo salute.
Dal punto di vista di
una sana alimentazione si consiglia di non esagerare con la carne, specie
quella rossa, e gli insaccati, perché l’eccesso può far male al cuore e può
favorire l’insorgere del cancro. Quindi ridurre grassi e proteine animali è di
principio una buna regola e per controbilanciare possiamo mangiare più verdure,
in particolare i legumi che sono ricchi di minerali importanti per la salute.
Nel 2013 è stato condotto dall’università di Zurigo uno
studio che è stato portato avanti su 450.000 persone di età compresa fra i 35
ed i 69 anni, provenienti da 10 diversi stati europei, per ben 8 anni di fila.
Del campione originario sono morte 26.000 persone, e di queste persone quelle
che mangiavano troppa carne e insaccati sono incorse in una morte prematura,
molto spesso per l’insorgere di tumori o malattie cardiocircolatorie.
La ricerca, concentrata sul consumo di carne bovina, suina,
equina, ovina, pollame, anatra, coniglio, prosciutti, salami, salsicce e
pancetta, i cui risultati sono stati
pubblicati sulla rivista BMC Medicine, ha fornito i seguenti dati: dei 26.000
soggetti morti durante il test, è emerso che chi consumava più di un etto e
mezzo di carne lavorata al giorno aveva un rischio di morte maggiore del 44%,
rispetto a chi consumava i 20 grammi medi consigliati come dose giornaliera.
Si è rilevato che il maggior numero di decessi è stato
legato al cancro, con più di 9.000 morti su 26.000. Le malattie cardiovascolari
hanno colpito oltre 5.000 persone, decedute per questo motivo, seguite dalle
malattie respiratorie. Il consumo eccessivo di carne farebbe crescere del 72%
il rischio di malattie cardiovascolari e dell’11% quello di cancro.
Dal punto di vista
ambientale dovrebbero essere sufficienti questi dati: la produzione di un
chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride
carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni
chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina
da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di
metano, 23 volte più dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai
processi digestivi degli animali da allevamento. (Fonte http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente.html
)
Dal punto di vista igienico e quindi ancora con risvolti
sulla salute delle persone si deve fare particolare attenzione a come si
maneggia, lava e conserva la carne cruda. Se non si fa attenzione a questi
aspetti non solo corriamo il rischio di mangiare un prodotto che ha perso gran
parte delle sue qualità ma anche un alimento che potrebbe diventare pericoloso
veicolo di infezioni. In particolare vogliamo soffermarci su un aspetto che è
stato preso in considerazione in un articolo della rivista Altro Consumo (http://www.tzetze.it/2014/07/lavare_il_pollo_fa_aumentare_il_rischio_di_infezioni/
) dove si fa notare che togliere il pollo dalla confezione per poi sciacquarlo
sotto l’acqua corrente del rubinetto potrebbe favorire, tramite gli schizzi
dell’acqua, il diffondersi di batteri particolarmente pericolosi nell’ambiente
della cucina stesa, sul lavello o su gli utensili, coltelli, forchette,
tagliere canovaccio. Tra questi batteri insidiosi ricordiamo la salmonella.
Ecco allora 5 regole da seguire suggerite dalla rivista per una reale azione
anti-batterica:
1)
In cucina lavati bene le mani, prima e dopo aver
toccato il cibo.
2)
Ricorda che il pollo deve essere ben cotto in
tutte le sue parti. Prima di mangiarlo verifica che non ci siano parti crude o
poco cotte.
3)
L'unico modo efficace di uccidere i microrganismi
è cuocere bene la carne in modo che al centro raggiunga una temperatura di
almeno 70 °C.
4)
Per scongiurare la cosiddetta
"contaminazione incrociata" è buona norma non utilizzare lo stesso
tagliere o lo stesso coltello per la carne cruda e per quella cotta. Qualora
fosse necessario, lava accuratamente gli utensili utilizzati per la carne cruda
prima di utilizzarli per quella cotta.
5)
Quando li riponi in frigo, separa gli alimenti
crudi da quelli cotti.
Fabio Ascani