Ieri sera un odore nauseabondo ha iniziato a sprigionarsi dalla discarica di Roncigliano rendendo l'aria irrespirabile. In pochi minuti il tam tam dei cittadini ha portato molte persone davanti i cancelli dell'impianto per una protesta spontanea. È stato chiamato anche il sindaco Marini, che si è presentato.
Ma ora ci vogliono risposte, fatti concreti, soluzioni. Saprà rispondere l'amministrazione a quest'emergenza che dura ormai dall'estate con punte di criticità sempre più gravi? Occorrono fatti. Le persone sono stanche e hanno il diritto di respirare aria pulita. Occorre una risposta forte! Subito.
Di seguito il comunicato stampa ufficiale del No Inc
“Albano
ed Ardea invase di nuovo dalla puzza proveniente dall’impianto TMB e dal VII
invaso della discarica. “
“Il
tanfo, in questi giorni, raggiunge i centri storici dei Comuni dei Castelli
Romani.”
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Da destra: il sindaco di Albano, Nicola Marini,
un vigile urbano di Albano, il consigliere
comunale Salvatore Tedone ed il
vice-sindaco
e Assessore ai Lavori pubblici Maurizio Sementilli.
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La discarica di Albano è tornata di nuovo a puzzare in modo
violento, in particolare negli ultimi giorni, probabilmente da quando nel cimitero
dei rifiuti dei Castelli Romani arriva anche la “monnezza” di Civitavecchia e
Monterotondo (11 febbraio). E’ per questo che ieri sera martedì 25 febbraio, intorno
alle 21,00, circa 100 persone si sono radunate spontaneamente fuori i cancelli
d’ingresso del sito, lungo la via Ardeatina al km 24,650. Ad arrivare per
primi, subito dopo la chiamata di alcuni cittadini, la Polizia ed i Carabinieri
di Albano. Dopo mezz’ora, sono giunti sul posto anche due ispettori del
Dipartimento di Prevenzione, Servizio Igiene e Sanità Pubblica, della Asl Rm-H,
dott.ssa Rita Abbatini e dott. Enzo Abbatini, che hanno potuto apprezzare l’olezzo
insopportabile proveniente dall’impianto TMB e dal VII invaso della discarica.
Nella giornata odierna stenderanno un verbale di intervento in cui, molto
probabilmente, come già avvenuto nel recente passato, chiederanno all’Arpa
Lazio (Agenzia Regionale di protezione ambientale), alla Provincia di Roma ed
al Comune di Albano di intervenire prontamente per eseguire i controlli
prescritti dalla legge.
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Un istantanea della serata. Ispettori della
Asl,
Polizia e Carabinieri e numerosi
cittadini di Albano ed Ardea.
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A quell’ora, tra l’altro, era in pieno corso di svolgimento ad
Albano, nell’aula consiliare di Palazzo Savelli, un consiglio comunale. Appena
chiusa la seduta, intorno a mezzanotte, il sindaco Nicola Marini, il
vice-sindaco e Assessore ai lavori pubblici Maurizio Sementilli, il delegato ai
rifiuti Luca Andreassi ed i consiglieri Tedone ed Oroccini, dopo essere stati
avvertiti telefonicamente da alcuni cittadini, e dopo l’accorato intervento in
aula del consigliere Nabil Cassabgi, si sono recati sul posto.
Certo che la discarica di Roncigliano dall’11 febbraio scorso,
oltre alle 300 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno prodotte dai 10
comuni dei Castelli Romani (Albano, Ariccia, Marino, Rocca di Papa, Pomezia,
Ardea, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio e Nemi.) riceve anche circa “200 tonnellate” al giorno da
Civitavecchia e Monterotondo, come dichiarato ieri sera dal delegato ai rifiuti
Luca Andreassi. Per un totale di circa 500 tonnellate al giorno.
Dopo questa ennesima emergenza
igienico-sanitaria, ancora in corso di svolgimento, restano tante le competenze
amministrative a carico dell’Amministrazione di Albano, guidata dal sindaco
Nicola Marini, che sono e restano da tempo totalmente inevase. E’
necessario difatti, prima di tutto, portare avanti la cosiddetta Caratterizzazione
Esterna ed Interna della discarica. Si tratta di analisi molto
approfondite dei terreni tutto intorno e delle falde acquifere sottostanti il
sito di Roncigliano. Per conoscere il livello reale d’inquinamento dell’intera
area ed eseguire, subito dopo, come previsto dalla legge, una bonifica
adeguata. La Giunta comunale, tra l’altro, il 7 dicembre 2012, sottoscrisse
con l’Ente di Ricerca CNR una convenzione, che è costata al Comune di Albano 30
mila euro, per eseguire in soli 4 mesi, quindi entro Aprile 2013, la caratterizzazione
esterna della discarica che, però, ad oggi ancora non è stata portata a
termine. E’ importante, in secondo luogo, capire se l’impianto TMB della discarica di Albano - dove
tutta la spazzatura in arrivo viene trattata e suddivisa in “frazioni” minori -
funzioni correttamente, con un’apposita ispezione della durata di almeno due settimane,
visto e considerato, non bastasse la puzza che sprigiona dall’impianto TMB e
dalla vicina discarica, che il Nucleo
Operativo Ecologico dei Carabinieri, N.O.E., ha sollevato nella recente
inchiesta sui rifiuti forti perplessità in merito. Ma serve anche, infine,
procedere ad una “mappatura” volumetrica del VII invaso, per capire se al suo
interno siano stati interrati - come ipotizzato dagli inquirenti delle Procure
di Roma e Velletri - anche rifiuti non
autorizzati. Per prevenire fenomeni di puzza violenta, come quelli che si
stanno verificando in questi ultimi giorni, che creano danni alla salute umana
ed all’ambiente ma, soprattutto, per evitare che con l’esaurimento precoce del VII invaso - che avrebbe dovuto durare almeno
8 anni ed è invece quasi esaurito in
appena 2 e mezzo - si arrivi,
presto, alla costruzione dell’VIII
invaso, a distanze dalle case ancora inferiori agli attuali 175 metri. Nella
speranza che, presto, tutte le dieci Amministrazioni Comunali riescano a far
partire e consolidare l’unica vera alternativa al business mortale delle
discariche e degli inceneritori: la Raccolta
Differenziata Porta A Porta.
Dalla pagina facebook di Simone Carabella, attivista e leader No Inc leggiamo e riportiamo.
(nelle foto di Andrea Avagliano alcuni momenti della protesta di ieri sera. clicca sopra per ingrandire)
Voglio rendere partecipi i Cittadini di ciò che è successo stanotte di fronte la discarica di Albano.
La puzza era insopportabile, la gente vomitava, le gole bruciavano.
Si è deciso di chiamare il Sindaco di Albano essendo il primo Cittadino la massima autorità sanitaria.
Il sindaco arriva accompagnato dai suoi, Andreassi e Tedone i quali si limitavano ad annuire e sorridere al comando del loro capetto.
Salvatore Tedone, mi hai deluso, da te un atteggiamento del genere non mel aspettavo.
I Cittadini facevano domande ( chi era stato operato di tumore, chi aveva perso un polmone, chi aveva perso un caro) ed il sindaco infastidito si limitava a sviare la discussione passando la palla ai suoi .
Ma i Cittadini sono forse colpevoli di stare male per colpa di una discarica?
È forse colpa Loro se i bambini stanno male per la puzza e non vogliono più accettare questa situazione?
Dov è finito il Brave Heart che poco più di un mese fa sbatteva i pugni chiedendo un incontro urgente col presidente Zingaretti per tutelare i Cittadini?
Cosa pensano di ottenere con questi atteggiamenti?
Stanno forse provocando cercando reazioni inconsulte?
Queate reazioni non ci saranno.
Perché invece di arrivare in gruppo , magari scortati, non rendono i Cittadini consapevoli di ciò che sta avvenendo?
Arrivano i camion da Civitavecchia? E da Monterotondo?
Vengono pesati? E la caratterizzazione Interna alla discarica?
COME RAPPRESENTANTE DI CENTINAIA DI CITTADINI, CHIEDO UFFICIALMENTE AL SINDACO MARINI DI ACCETTARE UNA DISCUSSIONE FORMALE APERTA AI CITTADINI ED ALLA STAMPA DOVE SI POSSA FARE UN PÒ DI CHIAREZZA SULLA VITA DEI CITTADINI E SULLO STATO DELLA DISCARICA.
Capisco che per accettare un invito del genere servano le PALLE e capisco anche che è più semplice fare finta che questo INVITO non ci sia mai stato ma così non è.
La situazione sta degenerando e ieri sera abbiamo faticato molto per non far accadere il peggio soprattutto dopo le provocazioni del sindaco, non so per quanto ci riusciremo.
Resto in attesa di risposta.