Riceviamo dal No Inc e volentieri pubblichiamo
Sabato
prossimo, 23 novembre, nella Sala per Cerimonie situata lungo via
Montagnano di Ardea n. 35, nel comune di Ardea, si terrà una nuova
cena di sottoscrizione organizzata dal comitato No Inc.
Lo
scopo è quello di reperire i fondi per avviare, entro l’anno, una
nuova azione giuridica, denominata tecnicamente “Azione Popolare”.
Si tratta di una vera e propria “causa civile” collettiva (una
sorta di Class Action all’italiana) nei confronti della società
proprietaria della discarica di Roncigliano, la Pontina Ambiente srl,
del “patron” dei rifiuti Manlio Cerroni. Tutta la cittadinanza è
invitata a partecipare.
Indignarsi,
come sappiamo, non basta. L’olezzo insopportabile che, da mesi
interi, si sprigiona dal VII invaso della discarica di Roncigliano,
rappresenta “solo” il sintomo più evidente d’una modalità di
gestione, trattamento e interramento della spazzatura indifferenziata
non in linea con le disposizioni di legge nazionali in materia di
rifiuti. Proprio per questo, il comitato No Inc, dopo i recenti,
numerosi e ripetuti malesseri certificati dai locali servizi di
pronto soccorso, ha deciso di portare alla “sbarra” d’un
Tribunale Civile l’azienda di Manlio Cerroni, proprietaria del sito
di Roncigliano. E’ così che il Coordinamento contro l’Inceneritore
di Albano - dopo i ricorsi al Tar del Lazio, al Consiglio di Stato, e
le innumerevoli azioni giudiziarie contabili e penali - ha pensato
ora di portare la società Pontina Ambiente srl davanti al Tribunale
Civile di Velletri, per avviare un’ “Azione Popolare”.
Si
tratta, in buona sostanza, di una sorta di “causa civile”
collettiva – una vera e propria “class action all’italiana - in
cui tutti i cittadini e le cittadine residenti entro i 5 chilometri
di distanza, in linea d’aria, dalla discarica di Roncigliano - ma
anche le Associazioni, Movimenti e Comitati territoriali – potranno
chiedere ai giudici di “fare giustizia”. Un modo per accertare
non solo le modalità specifiche con cui le 450 tonnellate di
spazzatura indifferenziata locale e romana, in arrivo ogni giorno,
vengono trattate e interrate, ma anche il motivo per cui da
recentissimi Rapporti Epidemiologici della Regione Lazio, della Asl
Rm-H e dell’Arpa Lazio etc, emerge chiaramente che nei pressi del
“cimitero” dei rifiuti dei Castelli Romani, vi siano incidenze
tumorali, di mortalità e ricovero, tra le più alte del centro
Italia.
E’
giusto che l’azienda di Manlio Cerroni, inoltre, sia chiamata a
rispondere anche economicamente dei danni che produce,
oggettivamente, nei confronti della salute dei cittadini e delle
cittadine, dell’ambiente e delle stesse Amministrazioni comunali.
Una
cena, quindi, per raccogliere i circa 1500 euro necessari per portare
avanti questa nuova ed importante azione legale che andrà ad
affiancare e rafforzare il senso e l’importanza dei cortei, delle
assemblee pubbliche e dei Sit-In in corso, da anni, ai Castelli
Romani.
Per
info e prenotazioni: Giorgia, cell: 339- 8770832 o Paolo, cell:
349-6803686.
Tutta
la cittadinanza è invitata a partecipare.
Le
libere sottoscrizioni potranno essere donate anche presso:
-
Libreria le “Baruffe” , Piazza Carducci n. 3 ad Albano Laziale.
Tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 - 20,00.
-
Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in
via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto). Dal Lunedì al
Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00.
-
On line, dal sito www.noinceneritorealbano.it,
con PayPal o con qualsiasi carta di credito, dalla sezione
“sottoscrizioni”, clicca su sottoscrivi.
Le
ricevute delle donazioni saranno (in parte) deducibili dalla prossima
dichiarazione dei redditi.