DOVE LE AMMINISTRAZIONI HANNO FALLITO I
COMITATO SONO RIUSCITI
IL NO INC HA INCONTRATO RAPPRESENTATI DEL
GSE, DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO E DELLA REGIONE LAZIO PORTANDO A CASA FATTI
CONCRETI CHE SONO STATI CONDIVISI CON TUTTA LA CITTADINANZA.
LA QUESTIONE DEI RIFIUTI È UN FATTO
GLOBALE CHE RIGUARDA TUTTI INDISTINTAMENTE E SI GIOCA A CARTE SCOPERTE, CHE SI
VIVA A MALAGROTTA, FIUMICINO, FALCOGNANA, ALBANO O ALTROVE
Chi
negli ultimi anni si è mosso concretamente per la salvaguardia del territorio
sono i cittadini organizzati e attivi in movimenti.
Ad Albano Laziale i No Inc hanno impedito fino ad oggi la costruzione del mega
inceneritore di Roncigliano, percorrendo strade legali, politiche e sociali. Negli ultimi due mesi ci si è recati presso il Ministero dello Sviluppo Economico
con in mano la convenzione preliminare tra GSE e Pontina Ambiente, documento
fondamentale per fermare l’impianto, che l’amministrazione di Albano non aveva mai ottenuto. Ci si è incontrati con l’assessore regionale con
delega ai rifiuti, Michele Civita al quale è stata chiesta la riapertura della
procedura A.I.A e la caratterizzazione interna alla discarica di Roncigliano
che, a detta dell’assessore dovrebbe essere di competenza comunale. Sono stati
organizzati incontri con i cittadini per renderli partecipi degli sviluppi e
per acquisire nuovi contributi. Ci si è incontrati a Piazza Fagiolo, nel centro
di Albano, dove sono intervenuti alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle ascoltati da numerosi presenti molti
dei quali hanno espresso la propria opinione. Ci si è incontrati
ancora in occasione della quarta edizione del Discamping, a Villaggio
Ardeatino, dove centinaia di persone, che ogni giorno subiscono la mal-aria
della discarica, si sono organizzate dando vita ad una vera e propria festa di
quartiere, servita, oltre che ad informare i cittadini, a creare socialità.
MA
QUELLA DEI RIFIUTI È UNA QUESTIONE GLOBALE
Se i
Castelli Romani sono minacciati dal progetto del nefasto inceneritore e colpiti dalla presenza di una discarica
trentennale, la questione rifiuti appare sempre più come un problema globale.
Non ci si può fermare al fatto locale ma si deve volgere lo sguardo più avanti.
Bisogna aprire gli orizzonti oltre i confini territoriali. Quella dei rifiuti è
una situazione da cui dipende il futuro delle generazioni che verranno. È ora
il momento delle scelte e dell’azione!
Dobbiamo
renderci conto che il mondo è cambiato e quindi è impensabile continuare a far
politica come la si faceva anche solo 10 anni fa. Non è più sufficiente fare
atti amministrativi al solo scopo di accaparrarsi le prime pagine dei giornali
locali, o col solo scopo di accrescere il proprio bacino elettorale. Mai come
oggi c’è un bisogno assoluto di fatti. La situazione rifiuti è una bomba ad
orologeria innescata che se non gestita nel migliore dei modi rischia di
scoppiare in una rivoluzione civile. Serve un indirizzo chiaro suffragato da
atti che concretamente vadano nella direzione della raccolta differenziata, nel
riciclo dei rifiuti e del no assoluto ad impianti di incenerimento, impianti a biomasse o nuove discariche.
Dal
punto di vista dei movimenti dei cittadini attivi è fondamentale comprendere
che il territorio è uno solo e va difeso tutto: non esistono barriere di
confine che possano impedire il passaggio di elementi inquinati da un quartiere
all’altro, da una città ad un'altra. Un inceneritore ad Albano creerebbe danni ai Castelli Romani
come a Roma o a Latina superando ogni limite geografico, così come la discarica
di Falcognana potrebbe inquinare le falde acquifere del Divino Amore creando
danni ai cittadini di Roma o di Albano.
È
giusto lottare per il proprio territorio ma diventa controproducente nel
momento in cui il problema lo si sposta oltre il proprio confine. Dobbiamo
allargare gli orizzonti ed assumerci la responsabilità di cambiare in toto la
gestione dei rifiuti. Per farlo serve coraggio e determinazione. In questa
competizione c’è molto più in gioco della semplice vittoria: qui facciamo parte
di "qualcosa", qualcosa che se portato a compimento cambierà le sorti dell’intera
nazione. Chi tenta di strumentalizzare le battaglie sane dei cittadini, portate avanti negli anni con grandi
sacrifici, soltanto per trarne beneficio politico, tentando addirittura di
mettere contro gli abitanti di frazioni confinanti, sappia che ha perso prima
di iniziare.
(Per info e prenotazioni, Paolo: 349-6803686.)
La strada presa è quella giusta, è questione di tempo e per il
bene di tutti alla fine vinceremo noi.
Simone Carabella – Fabio Ascani