Negli ultimi giorni di luglio, in una
città svuotata e distratta dalla calura e dalle ferie estive, ecco
spuntare alcuni manifesti a firma Albalonga Spa in Liquidazione
(dicitura tanto esatta quanto inquietante...) a creare clamore. I
manifesti in questione, facendo riferimento alla Delibera di Giunta
Municipale n. 122 del 05/07/2013 e relativa ordinanza sindacale in
merito, dichiarano che la suddetta società in liquidazione è
autorizzata ad istituire nuove zone e tariffe per quanto riguarda i
parcheggi a pagamento delimitati con righe blu. Segue poi l'elenco
delle vie dove compariranno questi nuovi parcheggi a pagamento: quasi
tutti nel centro storico e in parte nella zona tra la stazione e il
quartiere Miramare; infine la data a partire dalla quale verranno
apposte a terra le famigerate strisce blu: 29 luglio!
Al di là di compiacersi nel vedere
come la macchina amministrativa non si fermi mai, alcune domande
sorgono spontanee. Qual è la ratio di questa iniziativa?
- Tutelare i residenti?
- Aumentare i parcheggi?
- Fare cassa per il Comune in modo da riversare questi soldini accumulati in servizi per i cittadini?
Ho qualche legittimo
dubbio...
Nel frattempo da oggi, 31 luglio,
circola un volantino genericamente firmato “residenti centro
storico” nel quale ad integrazione del manifesto
dell'Albalongaspainliquidazione si dice che le nuove regole
sono: “annullamento di aree a parcheggio a sosta libera e
istituzione di un abbonamento AGEVOLATO per i residenti con le
seguenti modalità:
- ai residenti è consentito sostare negli stalli destinati alla sosta a pagamento con l'abbonamento fatta eccezione di quelli inclusi nel settore A. Cioè ad esempio il sig. Mario Rossi che casomai abita in via Saffi paga l'abbonamento agevolato come residente ma questo non gli da diritto necessariamente a mettere la macchina dove risiede...
- potranno essere rilasciati abbonamenti nel numero massimo del 20% dei posti disponibili per ogni settore. Cioè come funziona? Chi prima arriva meglio alloggia?...
- gli abbonamenti non garantiscono l'assegnazione del posto. Cioè nulla di diverso da come era prima salvo che ora si paga...
DULCIS IN FUNDO
- il costo agevolato dell'abbonamento è: 30 € mensili e 300 € l'anno... AGEVOLATO???!!!!! Qui i commenti sono liberi...
Dunque, ricapitolando, io
immagino il sig. Rossi che paga i suoi 300 euro l'anno, espone fiero
il tagliando dell'abbonamento conquistato, non senza aver fatto la
fila dalla notte prima come ai concerti rock davanti all'ufficio che
rilascerà gli abbonamenti per essere il primo e rientrare nel 20%
degli aventi diritto, che si avvia contento verso casa, ma man mano
che si avvicina scopre che la sua fantastica via colorata di un
innumerevole numero di strisce gialle (ma davvero abbiamo nel nostro
comune tutti questi casi di conclamata disabilità?...) e strisce
blu, i posticini sono tutti occupati tranne uno, va soddisfatto a
parcheggiare ma poi si ricorda che quella non è la fascia B e allora
oltre all'abbonamento agevolato deve scegliere se aggiungere gli
eurini necessari al pagamento del ticket oppure riprendere la
ricerca... Il Sig. Rossi è uomo oculato e quindi gira gira gira ed
ecco che finalmente conquista l'agognato parcheggio! Rientrando a
casa il sig. Rossi, residente del centro storico, saluta la Sig.ra
Rossi dicendo: “Cara abbiamo proprio speso bene questi 300 euro...
per un parcheggio alle poste!!!”
Tornando seri. Non che non sia giusto
pensare ad una razionalizzazione dei parcheggi per evitare la sosta
selvaggia. Sono anche favorevole agli abbonamenti. Il problema però
è sempre la ragione per la quale si fanno le cose. La motivazione in
questo caso non appare disciplinare la sosta auto e rendere più
decoroso il centro storico magari, come io auspico, liberandolo anche
del tutto dalle macchine (perché infatti non si è riusciti a fare
nemmeno una piazza pedonale in tutto il centro?), ma risanare
piuttosto i conti di ALBALONGASPAINLIQUIDAZIONE! 4 milioni di euro di
debiti che la società partecipata in questione dovrebbe coprire per
evitare il default. Milioni di euro di buco che provengono dalle
gestioni dissennate e allegre protrattesi per decenni. Milioni di
euro serviti a giustificare le più acrobatiche assunzioni,
promozioni, passaggi di livelli ecc ecc Un pozzo di San Patrizio che
ha reso felici molti per un po' e che oggi però si è esaurito e
così siamo tutti chiamati a pagare indistintamente una nuova tassa
sullo sperpero e le ruberie altrui, peraltro, sarà un caso, in
coincidenza con la Tares arrivata fresca fresca in questi giorni...
Perché sostengo che non c'è un
progetto sul centro storico? Perché se così fosse si dovrebbe
ragionare del degrado in cui versa. Vogliamo parlare della sporcizia
che si accumula per giorni, settimane a volte anche mesi lungo le
strade oramai adibite a discarica dei rifiuti ingombranti da parte di
inqualificabili concittadini? Oppure dei palazzi d'epoca (vedi ad es
Palazzo Doria Pamphili) che versano in condizioni di abbandono e che
sono stati riadattati a rifugi di fortuna per disperati? O magari
dell'illuminazione non solo insufficiente ma che addirittura viene
spenta dopo la mezzanotte in alcuni tratti del tridente lasciando
intere vie nel buio più assoluto? E delle fioriere divelte e vuote?
E dell'ingresso dei Cisternoni Romani sporco e trascurato? Del fatto
che non esistono mezzi pubblici che arrivano da queste parti in modo
da disincentivare l'uso dell'auto? Di tutto questo non si parla...
Il volantino dei residenti conclude
infine informando che è stato previsto un incontro aperto con i
rappresentanti della Giunta per VENERDI' 2 AGOSTO ALLE ORE 10,00 A
PALAZZO SAVELLI.
Un incontro per cosa? Per comunicare ai
cittadini le decisioni già prese in Giunta, ratificate con
un'ordinanza e pubblicizzate (con un sospiro di sollievo) dalla
liquidanda Albalonga Spa???
E i comitati di quartiere? Dov'erano?
Dove sono? Perché non sono stati convocati ad un tavolo dedicato?
Non c'è forse un regolamento di partecipazione votato in Consiglio
Comunale (e se non ricordo male tale regolamento sembrava dovesse
essere il giro di vite per il trionfo della democrazia partecipata ad
Albano, tanto che più di qualche consigliere era pronto ad
abbandonare la maggioranza nel caso non fosse stato portato in
Consiglio al grido: “O partecipazione o morte!”) che dovrebbe
garantire la concertazione con la cittadinanza rispetto a scelte così
delicate?
Cercando risposte e maggiori
informazioni trovo poi su facebook le seguenti dichiarazioni del
Presidente del Consiglio Comunale: “...Sono rimasto
interdetto nel vedere un manifesto informativo della società
Albalonga spa monco e non uno dell'Amministrazione comunale che
indicasse le linee guida del piano... Quindi un provvedimento che è
apparso, giustamente, antipatico e vessatorio! Per fortuna si è
sospesa l'attuazione del piano, causa le numerose lamentele giunte
agli uffici, e di sicuro verranno predisposte le modifiche necessarie
per la condivisione dello stesso.”
Preferisco non commentare e mi limito
ad aggiungere una domanda alle altre: ma se la seconda carica
dell'amministrazione rimane interdetta per quello che
l'amministrazione stessa decide, se l'informativa dettagliata
(ammesso che sia attendibile) la fornisce non l'amministrazione, non
il coordinamento dei comitati di quartiere, ma dei residenti non ben
identificati, il sig. Rossi, ditemi voi, come si dovrebbe sentire?
Federica Nobilio