Oggi, Venerdì 12 Luglio,
come avevamo immaginato è stato un giorno importante nella lotta
contro l'inceneritore dei Castelli. Oltre cinquanta persone si sono
riunite pacificamente sotto il Ministero dello Sviluppo Economico con
l'intento di portare una delegazione alla presenza del ministro
Flavio Zanonato per mettere su un tavolo la questione del rinnovo
della convenzione Co.E.Ma-GSE, in sostanza, quindi, la questione
della legittimità del finanziamento statale per quest'opera così
discussa, discutibile e invadente e per la quale i termini per il
finanziamento sono, a detta del No Inc, ormai scaduti da tempo.
Durante il Sit-in sono
intervenuti a portare il proprio appoggio, e certo non è la prima
volta, Silvana De Nicolò, consigliere regionale Movimento 5 Stelle,
Enrico Stefano, consigliere M5S al Comune di Roma e il deputato
Alessandro Di Battista sempre
del Movimento 5 Stelle, movimento che si è espresso subito contro
questo e contro qualsiasi altro inceneritore. A tal proposito
ricordiamo quando Beppe Grillo venne proprio a Roncigliano a portare
il suo sostegno davanti i cancelli della discarica.
È giunto al presidio
anche Nando Bonessio, attivista ed ecologista che ci ha
spiegato come questo passaggio al Ministero sia di importanza
fondamentale, e non solo per la vicenda di Albano, ma per tutte
quelle dove è necessario interrompere la catena economica, l'enorme
flusso di denaro pubblico, che alimenta la scelta dell'incenerimento
dei rifiuti, piuttosto che il recupero e il riciclo degli stessi.
A metà mattinata una
delegazione di quattro persone del No Inc, Simone Carabella, Daniele
Castri, Amadio Malizia ed Emiliano Bombardieri è stata ricevuta dal
direttore e dal vicedirettore del Dipartimento Energie Rinnovabili,
Leonardo Senni e Giampiero Castano.
In conclusione, come gli
altri che sono stati ricevuti, Simone Carabella si è detto
ottimista: “La
discussione é rinviata a Settembre ma la buona notizia è che c'è
stata data garanzia che almeno fino al prossimo appuntamento ,
nessuna decisione verrà presa. Il bilancio positivo”.
Daniele Castri ha poi
aggiornato i presenti sull'incontro: “I dirigenti hanno
rappresentato il loro stupore rispetto all'accelerazione che c'è
stata da parte del Gse. Non hanno (i dirigenti ministeriali, ndr)
conoscenza specifica delle dinamiche portate dal No Inc, e hanno
chiesto, come anche al Gse, di presentare tutti i documenti
utilizzati fino ad oggi per sostenere la nostra tesi, ovvero che i
termini per finaziare con soldi pubblici l'inceneritore sono
ampiamente scaduti. Lo faremo. Ci siamo aggiornati al mese di
Settembre e quindi depositeremo tutti documenti in nostro possesso:
le sentenze del Tar e del CdS, l'ordinanza di Marrazzo che aveva
permesso la cantierizzazione fittizia e che è stata bocciata dalle
due sentenze, depositeremo la convenzione finale Co.E.Ma.-Gse che
prevederebbe ancora oggi il passaggio dei soldi pubblici per la
costruzione dell'inceneritore. Siamo sicuri delle nostre ragioni.
Siamo sicuri che la convenzione vada annullata. Speriamo che che al
prossimo incontro ci ritroveremo qui sotto a festeggiare. Speriamo
che nemmeno un centesimo dei soldi pubblici venga usato per costruire
l'inceneritore!”
Fabio Ascani