Dal Comitato NO Inc riceviamo e volentieri pubblichiamo (CLICCA, nell'articolo, SUI LINK DOC1 DOC2 DOC3 DOC4 DOC5, sono attivi e mostrano i documenti di cui si parla nel comunicato stampa).
IL MINISTRO FLAVIO ZANONATO |
“Per
conoscere nel dettaglio quali iniziative il Ministero per lo Sviluppo
Economico ha intenzione di prendere a proposito, il comitato No Inc
ha richiesto, proprio stamattina, un incontro urgente col Ministro in
carica Flavio Zanonato, con la dirigente del settore Rinnovabili
Rosaria Fausta Romano, col Presidente della Regione Lazio Nicola
Zingaretti e con l’Assessore Regionale ai rifiuti Michele Civita.”
“Domenica
prossima 16 giugno, dalla mattina alle 9,00 a seguire fino a tarda
serata, presso il Centro Sportivo O.K. Club di Cancelliera, giornata
di mobilitazione, gioco e divertimento per raccogliere fondi a
sostegno delle iniziative No Inc. Tutta la cittadinanza è invitata
a partecipare.”
Neanche
il tempo di archiviare i preziosi dati contenuti nella ”convenzione
Coema-GSE”
di giugno 2009 (doc. 1), che nuove e minacciose nubi si addensano di
nuovo attorno al progetto di costruzione dell’impiantobrucia-rifiuti
più grande d’Europa.
Il
Consorzio Coema (Pontina Ambiente srl di Manlio Cerroni, Acea ed
Ama), difatti, sta portando avanti da mesi interi una vera e propria
attività di “pressing
asfissiante” sui
dirigenti del Gestore del Servizio Elettrico, GSE (doc. 2, doc. 3,
doc. 4). Con lo scopo di ottenere, nonostante
i termini di legge siano ampiamente scaduti,
un “aggiornamento”
della ormai rinomata convenzione. Ovvero una “nuova”
convenzione che, in sostanza, cancelli quella divenuta pubblica
appena pochi giorni fa, e permetta in ogni caso al consorzio Coema di
accaparrarsi, costi quel che costi, l’accesso ai fondi pubblici
CIP-6
e Certificati Verdi.
Come
ricorderete, difatti, i fondi pubblici per la costruzione e gestione
degli impianti brucia-rifiuti sono stati definitivamente messi al
bando, per nostra fortuna, dalla U.E.. L'unica eccezione prevista
riguardava gli impianti di incenerimento “cantierizzati” entro
e non oltre il limite ultimo del 31 dicembre 2008.
La “convenzione
preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E.
del giugno 2009, venne stipulata sul presupposto di una
“cantierizzazione” avvenuta il 29
dicembre 2008, sulla
base dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008.
Cantierizzazione,
tuttavia,
assolutamente
fittizia, in
quanto consistente
nella sola “posa
di una rete metallica per la recinzione del lotto di terreno
interessato”, come
del resto certificato e verbalizzato dalla Polizia Municipale di
Albano. La cantierizzazione, difatti,
ha inizio secondo la legge solamente con “l’avvio
delle attività di escavazione”.
Ma in ogni caso, l’ordinanza di Marrazzo e la successiva
Dichiarazione di Inizio Attività, la D.I.A. del Coema, sono stati
annullati definitivamente
dalla sentenza del
Consiglio di Stato di marzo 2012 (n. 1640 del 22 marzo 2012).
Come
se ciò non bastasse, un ulteriore verbale della Polizia Municipale
di Albano, di ottobre 2010, rappresenta la prova che l’attività di
cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo entro il termine
ultimo imposto dalla U.E.: “nessuna
attività edilizia”
è
quanto viene dichiarato espressamente nel verbale.
Lo dimostra, del resto, oltre ogni ragionevole dubbio, ancor di più,
lo stato attuale dei terreni
accanto al VII invaso, dove dovrebbe sorgere il contestatissimo
inceneritore,
dove
si espande
un’immensa e
intonsa distesa di erba verde.
Questa
“convenzione
Coema-GSE” di
giugno 2009 è finita ora (doc. 5
), su impulso dei dirigenti del G.S.E. - stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” - tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.
), su impulso dei dirigenti del G.S.E. - stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” - tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.
Proprio
il Ministro Flavio Zanonato dovrà decidere, molto presto, se
indicare ai dirigenti del GSE di
annullare,
senza appello, la vecchia “convenzione preliminare Coema- GSE” di
giugno 2009 o se, viceversa,
avallare
la stipula di
una nuova (?!)
convenzione in
favore del Coema
accettando
così,
di fatto,
di considerare
tutto il tempo trascorso sino ad ora, ben oltre il limite massimo
imposto dalla legge europea e nazionale, una “causa
di forza maggiore”,
come pretenderebbe il consorzio guidato dal monopolista dei rifiuti
Manlio Cerroni. “Causa di forza maggiore” determinata
dall’ostinata opposizione all’impianto di incenerimento del
Comitato No Inc e delle Amministrazione Comunali di bacino.
Oltre
al danno, sarebbe questa una beffa per l’intera comunità dei
Castelli Romani.
Il
Ministro Flavio Zanonato ha quindi, in questo momento, la possibilità
di annullare
definitivamente
l’uso dei fondi pubblici CIP-6
e Certificati Verdi
per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano, nel
pieno rispetto delle normative Europee e nazionali. Un’occasione
davvero unica di mettere la parola fine a questo brutto pasticciaccio
di Roncigliano.
Proprio
per questo, il comitato No Inc ha richiesto, stamattina, un incontro
urgente al Ministro Flavio Zanonato, alla Direttrice generale della
Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, al
Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’Assessore
ai rifiuti Michele Civita.