“Il
magnate dei rifiuti Manlio Cerroni ha scritto una missiva
inaccettabile, nei toni e nei contenuti, al nuovo Presidente della
Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendo che la giunta intera,
appena insediata, calendarizzi e sostenga efficacemente e
tempestivamente la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli
Romani.”
“A
questa ennesima ed inaccettabile pressione del “re” della
monnezza, il No Inc risponde con il corteo di sabato 6 aprile, ore
15,00, a piazza Mazzini, ad Albano. Tutta la cittadinanza è invitata
a partecipare.”
Qualche
settimana fa, dopo non poche polemiche, l’amministrazione comunale
di Albano ha pubblicato, sul proprio sito internet, la famigerata
lettera
(VEDI doc. n.1)
inviata il 12 Novembre scorso dal monopolista dei rifiuti Manlio
Cerroni al Sindaco Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove
primi cittadini di bacino.
Una
missiva
inaccettabile,
in cui il “re della monnezza” lamentava la partecipazione del
Sindaco di Albano e di alcuni assessori al corteo contro
l’inceneritore del 20 Ottobre scorso. Una pressione
indebita esercitata
nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali
locali. Una pressione, tra l’altro, rimasta senza risposta. Una
pressione
ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa
da alcune testate di informazione
(cartacee
ed on line), giornalisti ed attivisti locali.
Anche
a giugno 2012 (VEDI Doc. n. 2),
il monopolista dei rifiuti si era “distinto” per un’altra
lettera
scandalosa,
in cui aveva chiesto esplicitamente, tra le altre cose, un intervento
diretto del Commissario dell’Emergenza Rifiuti, Goffredo Sottile,
per ottenere soldi dalla Cassa Depositi e Prestiti utili a realizzare
l’Inceneritore dei Castelli Romani.
Ora
ci risiamo. Il magnate dei rifiuti della Regione Lazio è tornato a
scrivere una missiva
vergognosa (VEDI Doc. n.3),
inaccettabile nei toni e nei contenuti, indirizzata questa volta
niente meno che al nuovo Presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, ed alla sua giunta. Lettera invita, per conoscenza, anche
al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al ministro Clini ed al
commissario Sottile.
Nella
missiva,Cerroni riferisce al Presidente Zingaretti di un recente
“incontro
con
il ministro Clini ed il commissario Sottile”.
E mette nero su bianco, bontà sua, tutti gli “argomenti”
trattati nel corso del “confronto
para-istituzionale”.
Tra cui: “l’ultimazione
dei gassificatori di Malagrotta ed Albano, i quali garantiranno la
chiusura del circuito di smaltimento in totale autonomia e nel pieno
rispetto del sistema delineato a livello comunitario.”
E
chiosa: “Va
da se che con il rinnovo della Regione Lazio (Presidenza, Giunta,
Assessorati) questi argomenti dovranno essere calendarizzati e
sorretti rapidamente dagli Organi competenti della Regione Lazio.”
Il
nuovo Presidente della Regione Lazio e la sua giunta risponderanno
pubblicamente a questa inaudita “interferenza
istituzionale”?
Ricorderà,
il Presidente Nicola Zingaretti, che è stato recentemente sostenuto,
nel corso dell’ultima campagna elettorale, da numerosi sindaci dei
Castelli Romani che sono impegnati nella vertenza contro
l’Inceneritore?
Si
tratta, difatti, del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio:
Manlio Cerroni. A capo, da decenni, di società coinvolte, a vario
titolo, secondo la stampa, in ipotesi di reati penali non certo
trascurabili, quali: associazione
a delinquere, sovrafatturazione ai danni dei Comuni dei Castelli
Romani (per una cifra superiore ai nove milioni di euro), estorsione,
truffa, traffico e interramento illecito di rifiuti, etc. Reati per i
quali è previsto anche l’arresto. Dalle diffuse e mai smentite indiscrezioni giornalistiche risulta coinvolta, tra l’altro, proprio
la stessa Pontina Ambiente srl di Albano, proprietaria della locale
discarica. Ma società titolare, tra l’altro, anche di una quota
parte del Co.E.Ma. Il consorzio che pretende di realizzare, ieri come
oggi, l’Inceneritore dei Castelli Romani.
Certo,
il progetto di costruzione dell’Inceneritore più grande d’Europa,
che non siamo riusciti ancora a fermare. Ma anche il
VII invaso della discarica di Roncigliano, che raccoglie i rifiuti
indifferenziati prodotti dai dieci Comuni del bacino, distante 178
metri dalla prima casa contro i 1000 previsti dalla Legge della
Regione Lazio n. 27 del 1998. Senza dimenticare la raccolta
differenziata porta a porta che, ai Castelli Romani, stenta a
decollare. E, infine, dal 3 gennaio scorso, come se non bastasse,
anche il decreto cosiddetto “salva Roma” di Clini, che pretende
di scaricare, è proprio il caso di dirlo, una buona parte della
spazzatura romana indifferenziata sulle province della Regione Lazio,
e quindi anche sulla discarica di Albano.
Per
mantenere alta l’attenzione sul tema rifiuti e scongiurare,
soprattutto, l’avvio del cantiere per la costruzione
dell’Inceneritore, il comitato No Inc ha organizzato un nuovo
corteo, l’undicesimo. Appuntamento per sabato
6 aprile, ore 15,00, a piazza Mazzini, Albano.
Un nuovo corteo per dire, ancora una volta: No all’Inceneritore dei
Castelli Romani, No al VII invaso di Roncigliano e Sì alla raccolta
differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso
dei rifiuti urbani.
Aderisci alla manifestazioni: vedi anche QUI
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C. S. NO INC
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