Il tempo era grigio ma la
giornata si è illuminata di speranza: quella che hanno portato le
centinaia di persone che sono intervenute al presidio NO Inc di
fronte i cancelli della discarica di Roncigliano. Davvero molta
gente, volti nuovi e meno nuovo, hanno fatto sentire, con la propria
presenza ed il loro calore, che la lotta contro l'inceneritore, non
solo è viva ma è più forte e motivata che mai, specie in questi
giorni, in prossimità della data ufficiale, 7 marzo, nella quale
potrebbero partire i lavori di costruzione dell'impianto.
E come sempre hanno preso
la parola i cittadini che, attivi nella lotta all'inceneritore ormai
da anni, hanno un quadro esatto e preciso della situazione: una
situazione che non è buona, visto che l'inceneritore è di fatto
autorizzato, ma che lascia sperare perché la gente non lo vuole e il
territorio si rifiuta di ospitare questo impianto che certamente
comprometterebbe ancora di più luoghi che già da decenni sono
martoriati dagli effetti nefasti della discarica. E così sono state
ricordate le tristi cifre di una zona popolosa, quella intorno la
discarica, dove l'incidenza delle malattie è terribilmente più alta
che che nel resto della regione; si è ricordato che ormai l'acqua è
poca e inquinata; l'aria è pestilenziale. E su tutto questo si
vorrebbe aggiungere l'inceneritore più grande d'Europa che
porterebbe i suoi fumi carichi di micro-polveri tossiche per un
raggio di almeno 50 chilometri. Un vero colpo di grazia per tutti i
Castelli Romani, per Ardea, per Pomezia, per Aprilia.
IL VICESINDACO DI ARDEA FULVIO BARDI E I SINDACI GENZANO GABBARINI E CASTEL
GANDOLFO MONACHESI
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Il nostro è un
“territorio sotto assedio”: la discarica, l'inceneritore,
centrali a biomassa e biogas a Pomezia, Velletri, Ariccia, Albano...
la cementificazione indiscriminata. L'elenco è lungo! Oggi fra i
molti presenti al presidio sono giunti anche alcuni dei neo eletti al
Parlamento Italiano e alla Regione Lazio del Movimento 5 Stelle e fra
questi la neo-senatrice Elena Fattori di Genzano e Davide Barillari,
già candidato presidente M5S in regione. La loro presenza è stata
molto importante ed ha premiato i cittadini che in quasi tutti i
Castelli Romani hanno eletto il Movimento come primo partito con
cifre intorno al 30%.
SIMONE CARABELLA |
Sono giunti a far sentire la loro presenza ai manifestanti anche i sindaci di Castel Gandolfo e Genzano, e il vicesindaco di Ardea Bardi, mentre come hanno sottolineato a gran voce Bombardieri, Castri e Carabella, del No Inc, è mancata la presenza del sindaco di Albano, Nicola Marini, come dell'assessore all'Ambiente e del Delegato ai rifiuti, Fiorani e Andreassi. Assenze pesanti, le loro, che sottolineano una netta frattura fra amministrazione e movimenti civili. Peccato, davvero un'occasione persa da parte degli amministratori di Albano, come di Ariccia, di Rocca di Papa, di Nemi, di Marino, di Lanuvio, ma si sa, ormai le elezioni ormai ci sono state... oggi è stato importante anche perché si sono messe le basi per la prossima manifestazione di piazza contro l'inceneritore che si svolgerà al Albano il 6 Aprile e che sarà la più grande manifestazione che abbiamo mai visto sul nostro territorio.
La gente è stanca delle
vecchie logiche di partito e nell'aria c'è profumo di nuovo, di
cambiamenti importanti ed epocali.
EMILIANO BOMBARDIERI |
DAVIDE BARILLARI |
Stiamo vivendo momenti
storici per la nostra democrazie e per il nostro paese e le persone
sanno di poter e dover essere protagoniste perché le cose possono
cambiare soltanto se si lotta e se ci si impegna in prima persona.
Non è più il momento delle deleghe, è il momento di far sentire la
propria voce e tanto più questo è importante se si tratta di
questioni che riguardano la nostra salute e soprattutto la salute dei
più deboli e dei nostri figli. Le persone si stanno rendendo conto
che non è più in gioco soltanto un interesse economico ma la vita
vera e propria di bambini, donne, uomini che potrebbero essere
destinati ad un futuro incerto di possibili malattie che potrebbero
rovinare la qualità di tutta la loro vita futura e di chi verrà
dopo di loro. Invece, con impegno e lotta, questo può essere evitato
e si può provare a donare a tutti di un futuro migliore e sano.