DOMANI, Sabato 2 marzo, di fronte la discarica di Roncigliano con il NO INC per la lotta contro la discarica e contro l'inceneritore. Nell'occasione verranno portate tre importanti richieste all'Amministrazione Marini.
“La
protesta contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, contro
l’ampliamento della discarica di Roncigliano (distante 175 metri
dalla prima casa contro i 1000 previsti dalla Legge della Regione
Lazio n. 27 del 1998 ), contro il decreto “spalma monnezza” di
Clini ed a favore della riduzione, del riciclo e del riuso dei
rifiuti urbani, troverà un nuovo punto di sintesi domattina, sabato
2 marzo, dalle ore 08,00 alle ore 14,00, davanti l’ingresso della
discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale, Via Ardeatina
km 24,650.
Tutta
la cittadinanza è invitata a partecipare.”
Come
previsto recentemente dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio,
entro e non oltre giovedì prossimo 7
marzo,
dovrebbe partire il cantiere per la costruzione del famigerato
Inceneritore dei Castelli Romani.
Come
se non bastasse, appena pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha
sbloccato, con tempistiche singolari, il decreto Clini. Un’ennesima
mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini dei Castelli Romani.
Già a
marzo 2012, difatti, il Ministro Clini aveva rivelato alla
commissione parlamentare eco-mafie ed alla stampa, con ben una
settimana d’anticipo, l’esito d’una “sentenza annunciata”
relativa all’inceneritore di Albano. Sentenza che, però, ancora
non era stata pubblicata. Il Ministro all’Ambiente Corrado Clini si
beccò, nell’occasione, una denuncia per violazione del segreto
della camera di consiglio, violazione del segreto istruttorio ed
abuso d’ufficio e di potere. Anche in merito al recentissimo
decreto “salva Roma”, il Ministro all’Ambiente Clini ha
depositato al Consiglio di Stato, nella mattinata di venerdì 22
febbraio, i ricorsi contro la decisione del Tar Lazio, ed appena dopo
poche ore, senza neanche convocare le controparti per una legittima
difesa, è arrivata una nuova decisione “sinistra”. Con un sol
colpo è stata negata la parola, difatti, alla provincia di
Frosinone, al Comune di Colfelice (ed altri 87 comuni dell’area) ed
a quello di Albano. Tutto ciò, a nostro avviso, scardina, da un
punto di vista strettamente sociale, il rispetto che i cittadini
debbono mantenere nei confronti del sistema giustizia e del sistema
istituzionale. E mette a repentaglio, con decisioni “sinistre”,
la salute pubblica e l’ambiente.
L’impegno
del No Inc contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, contro il VII
invaso della discarica di Roncigliano, contro il decreto “spalma
monnezza” di Clini, ed a favore della riduzione, del riciclo e
riuso dei rifiuti urbani, troverà un nuovo punto di sintesi sabato
prossimo, 2 marzo, ore 08,00 – 14,00 davanti l’ingresso della
discarica di Roncigliano, Via Ardeatina km 24,650. Tutta la
cittadinanza è invitata a partecipare.
Nell’occasione,
chiederemo all’Amministrazione Marini di Albano di:
- Convocare, quanto prima, un consiglio comunale straordinario ed urgente, attinente le problematiche relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ai Castelli Romani - come avvenuto mercoledì 27 febbraio scorso a Colfelice (Frosinone) - aperto alla cittadinanza, da tenersi davanti l’ingresso della locale discarica di Roncigliano.
- Di avviare, con estrema urgenza, presso la Regione Lazio, il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dalla legge n. 59 del 2005.
- Convocare, come richiesto dagli Uffici Competenti della Regione Lazio, una conferenza dei servizi, con la presenza della società Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) proprietaria della discarica di Albano, per richiedere gli adempimenti relativi alla CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA INTERNA alla discarica di Roncigliano richiesti nel novembre 2011 dall’Arpa Lazio.