Dalla
rivista d'area dei nostri benpensanti serbatoi di crema politica
raffinatissima, o forse ecologisti sincopati, leggiamo uno stralcio
dell'articolo a firma di Manuela Ricci.
"La
piazza di Corte, con il complesso berniniano, è il cuore ferito
della città. Lo attraversa brutalmente la strada diretta
a Velletri, che fa del viadotto l’ingresso alla città, dopo aver
quasi svuotato di senso l’asse Porta Napoletana-Porta Romana che
costituiva la vecchia arteria di penetrazione."
Chi
lo vuole leggere nella sua interezza può farlo qui..
Chissà
se chi ha scritto questo articolo così raffinato, etereo,
distaccato, e dal pensiero nobile si è mai domandato che fine ha
fatto Ariccia e che fine hanno fatto nel frattempo gli Ariccini?
Lungi
dal mettere in relazione l'intenzione politica di voler chiudere
il ponte e renderlo pedonale, manifestata celatamente da una
certa parte politica, e riportata da "radio piazza", di
fatto Ariccia è tagliata parzialmente e sostanzialmente fuori, dai
mezzi di comunicazione pubblici da circa tre anni. L'attuale crisi
non aiuta. Con tutto ciò che ne consegue.
Dunque
sul ponte grazie ad una ordinanza emessa dal Sindaco Emilio
Cianfanelli non possono transitare mezzi con peso complessivo
superiore alle 3,5 tonnellate e quindi chi si deve recare o partire
da Ariccia lo deve fare con un mezzo proprio, con apposite navette, o
con
l'ascensore a cremagliera che conduce alla fermata COTRAL sottostante
il ponte monumentale stesso.
Il
disagio per chi era abituato alle vecchie fermate dei bus è enorme,
specie per gli anziani, e specialmente in inverno con condizioni
meteo avverse.
Perché
quindi il ponte è chiuso ai bus? In base a quali dati sullo stesso è
stato limitato il traffico? A quale punto è la disputa tra ANAS e
Comune di Ariccia? Tentiamo di riassumere il tutto fornendovi i link
dei rispettivi documenti, e fare una breve cronistoria, affinché chi
legge possa farsi un'idea propria.
Ariccia
“prende in carico il ponte” (si ma perché?) ossia diventa
“proprietaria della struttura monumentale” nel 1996. Ad una opera
del genere, ovviamente come per qualsiasi manufatto, è necessaria
una manutenzione. Cui prodest? Ragioni di Piano regolatore? Boh? Chi
lo sa? Ecco il documento di presa in carico/ verbale di consegna.
Malauguratamente
si scopre che qualche pezzo di cemento che copre i ferri delle
armature dopo circa 40 anni comincia a cedere. E casca di sotto,
proprio dove ora c'è uno spazio adibito a liberare cani, e l'attuale
parcheggio dell'ascensore a cremagliera.
Uno
di questi pezzi di calcestruzzo, tempo fa era in bella mostra sulla
scrivania del Sindaco Cianfanelli, originale come fermacarte..
Servirà
della manutenzione? Il ponte viene giù? Ecco che cominciano a venire
dubbi, e viene incaricato il professore Radogna che a seguito di
carotaggi, esami, prove di compressione emette una sentenza che a noi
pare poco chiara, e che chiede il ripristino "esterno" del
CLS alle condizioni originali (quali quelle degli anni 70?) e
"consiglia" la limitazione del traffico pesante. Leggetela
bene e fatevi un'idea. Eccola
A
questo punto il comune è come se ci si accorge di avere un cerino
acceso in mano.
Di
qui nasce la disputa con l'ANAS che a detta dell'attuale Sindaco si
deve incaricare dell'esecuzione, badate bene non dei lavori di
manutenzione, ma di ulteriori prove, per la modesta somma di euro 250
mila. Mezzo miliardo del vecchio conio. Soldi pubblici certo
mica
ci si possono mettere di tasca propria. Ma le verifiche fatte da
Radogna?
L'ANAS
dal canto suo sostiene, in base ad una sentenza che nulla sarebbe il
dovuto (Il punto 24 dell'accordo Comune ANAS del 2010 precisamente in
base alla sentenza della suprema Corte 16374/09) ma di fronte al
Ministero delle Infrastrutture acconsente a caricarsi della metà
degli oneri: 125 mila euro. In ogni caso nasce un accordo: ANAS
comune di Ariccia con firma di Cianfanelli.
Ecco
per chi lo vuole leggere l'accordo fatto presso il Ministero Tra
Comune e ANAS, dove ci si accorda per sostenere le spese che non sono
per la manutenzione ma per ulteriori prove di staticità per 250 mila
euro. Soldi pubblici ovviamente.
Successivamente
all'accordo, sembrerebbe che per mezzo di una diffida il Comune di
Ariccia, chieda all'ANAS di pagare interamente il conto. Insomma non
vuole più pagare i 125 mila sottoscritti poco sopra.
Le
domande che ci poniamo da cittadini sono diverse: 1) il ponte ha
problemi di staticità? Radogna non sembrerebbe così convinto; 2) ma
i test di Radogna a cosa sono serviti dato che sembra bisogni farne
degli altri? ; 3) quanti anni durerà questa vicenda?
Abbiamo
girato un video che mostra i ferri delle armature scoperti, non
fatevi ingannare dalle losanghe metalliche che si vedono arrugginite,
non sono strutturali, e servivano per l'incoraggio del rivestimento
in peperino, di protezione ed estetico, che non è stato mai messo.
Ecco
il video, per il quale ci scusiamo per il tremolio..
Guardate
anche le immagini
Adesso
dopo gli avvertimenti di Cianfanelli, che prima prende in carico il
ponte, poi chiede che lo restauri l'ANAS, poi si accordano per
eseguire "operazioni di verifica delle strutture" e non di
"restaurare o ripristinare" per 250 mila euro, poi il
comune diffida l'ANAS ad accollarsi l'intero onere. Francamente
sembra una di quelle battaglie dalle quali non esce nessun vincitore,
soprattutto di questi tempi.
In
mezzo, come al solito, i cittadini. Non solo chi non ha più la
fermata autobus sulla piazza; non solo quelli addetti al commercio
(anche per via delle circa 80 90 autovetture che parcheggiavano sul
ponte) che è praticamente fermo; anche i cittadini di Vallericcia
dov'è strato riversato tutto il traffico pesante, camion e autobus
(anche con grave onere per il COTRAL). Qui, proprio per questo, la
situazione è ora diventata molto pericolosa: le strade non sono
adatte a tale traffico, sono strette, male o per nulla illuminate,
con gli incroci radenti e la mancanza di marciapiedi per i poveri
pedoni che son costretti, al passaggio dei grandi automezzi,* a vere
peripezie per far salva la vita! Per non parlare del fatto che su via
di Vallericcia c'è una scuola, con grande via vai di ragazzi e
ragazze. E proprio nella scuola e nelle abitazioni si sentono
fortissime le vibrazioni sinistre e pericolose provocate da bus e
TIR.
Chissà,
ripensando al leitmotiv della campagna elettorale di Cianfanelli, i
cittadini di Vallericcia dalle crepe che si formeranno nelle loro
case per le continue sollecitazioni, potranno vedere che “il cielo
è sempre più blu”!
Maurizio
Lucidi (http://www.lavocediariccia.eu)
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