I cittadini hanno il diritto di sapere con quali soldi verrà costruito, se verrà costruito, l'inceneritore dei Castelli Romani. Il Gse potrebbe risolvere diversi interrogativi alle domande che porranno i rappresentanti del coordinamento No Inc.
PARTECIPARE É IMPORTANTE... NON DELEGARE.
Al termine del seguente comunicato ci sono tutti i prossimi appuntamenti del Comitato No Inc a cui siamo invitati per una massima partecipazione e condivisione.
COMUNICATO
STAMPA
“Venerdì
22 febbraio, a partire dalle ore 10.30, il comitato NO INC ha
organizzato una Conferenza Stampa/sit-in sotto la sede romana del
Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in Viale Maresciallo Pilsudski
n. 92.
Sono
invitati a partecipare la stampa ed i cittadini. Il
comitato
intende presentare ai funzionari del GSE tutte le domande necessarie
a capire se il monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni, l’Acea e
l’Ama, percepiranno indebitamente i 400 milioni di euro CIP-6 di
fondi pubblici necessari a costruire l’inceneritore dei Castelli
Romani, messi al bando dall’UE.”
“Se
quindi il prossimo 7 Marzo, come richiesto dall’Area Rifiuti della
Regione Lazio, comincerà davvero il cantiere, sarà a spese
dell’erario pubblico?”
Il
14
gennaio
scorso, la Regione Lazio ha inviato al Gestore
dei Servizi Energetici,
GSE,
ed al Co.E.Ma.
(di Cerroni, Acea ed Ama) una diffida ad avviare, entro
e non oltre il prossimo
7
marzo,
il cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli
Romani.
Un’ulteriore
“pressione”
che segue la recente determinazione regionale n.
B-00266 del 29 gennaio con cui è stato approvato, in via definitiva, il nuovo
crono-programma del Co.E.Ma. che scandisce i tempi di realizzazione
dell’impianto brucia-rifiuti di Albano.
Tra
l’altro, il 13
febbraio
il GSE ha rifiutato, inspiegabilmente,
per la quarta
volta,
una richiesta di accesso
agli atti
promossa dalla conferenza
dei dieci sindaci di bacino.
Richiesta relativa alla convenzione
preliminare
Co.E.Ma./GSE del giugno del 2009. Ovvero
all’atto che pretenderebbe di scaricare sull’erario pubblico il
costo della realizzazione dell’Inceneritore dei Castelli Romani,
attraverso una forma di contribuzione statale denominata CIP-6/92,
costituita dal 7x100 della bolletta elettrica, per un importo totale
pari a circa 400
milioni di euro.
Alle
richieste di accesso agli atti formulate prima dal comitato No Inc, poi dal consigliere regionale Ivano Peduzzi,
in seguito dal Sindaco di Albano Laziale ed, ora,
addirittura dalla Conferenza dei Sindaci di bacino, i
funzionari
del GSE
oppongono
una “fitta
giurisprudenza”
suggerita dal Co.E.Ma.. Eppure, come noto, la giurisprudenza
- ovvero l’insieme delle sentenze passate
in giudicato
emesse dai Tribunali italiani - non costituiscono, nel nostro
ordinamento giuridico, un vincolo neanche per i giudici, che sono
“soggetti
solo alla legge”
(art. 101, 2° comma, Costituzione Italiana). La giurisprudenza
(targata Co.E.Ma) costituisce forse un vincolo per i soli funzionari
del GSE? E, soprattutto, cosa c’è, in quella convenzione
preliminare
Co.E.Ma/GSE, che i cittadini dei Castelli Romani e ben dieci Sindaci
di bacino, non possono e non devono conoscere? Evidentemente qualcosa
di molto
importante
se, in una lettera inviata al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini
il 18 Luglio scorso, il dimissionario amministratore
delegato della Pontina Ambiente di Cerroni, Ing. Francesco Rando, si
mostrava fortemente risentito per l’accesso agli atti del Comune di
Albano al GSE. Tanto da sospendere una transazione economica in corso
col rischio di mandare in default il Comune di Albano.
Il
21 novembre 2012, tra l’altro, il Co.E.Ma. di Cerroni,
di Acea ed Ama, ha richiesto, esplicitamente,
l’intervento dell’Area
Rifiuti della Regione Lazio per
“convincere” il GSE a sottoscrivere, dopo la convenzione
preliminare di giugno 2009, anche una convenzione
definitiva.
Perché questa indebita pressione? E, soprattutto, quali ostacoli
sono stati riscontrati, fino ad oggi, dal GSE?
Unica
certezza, per ora, è che la contribuzione CIP 6/92, per gli impianti
di incenerimento come quello di Albano, è “scaduta” il 31
dicembre 2008, ad eccezione di quelli già in fase di
cantierizzazione. E, come è ormai noto, il presunto avvio del
cantiere Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, si fonda su un’ordinanza di
Marrazzo (n. Z-0003 del 22 ottobre 2008) bocciata sia dal Tar del
Lazio sia dal Consiglio di Stato (Sentenza del Tar del Lazio n.
36740/2010; Sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012).
Allora,
la stipula della convenzione preliminare Co.E.Ma./GSE di giugno 2009,
ha avuto forse come presupposto il presunto
inizio
dei lavori di costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani
bocciato dal Consiglio di Stato?
E
quali accertamenti sono stati eseguiti dal GSE per verificare il
reale inizio delle attività di costruzione dell’Inceneritore entro
e non oltre la data del 31
dicembre 2008?
Ed
infine, il GSE, controllato dal Ministero dell’Economia e delle
Finanze, si è piegato forse alla “pressioni” del Co.E.Ma del
monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Manlio Cerroni, di Acea
e di Ama?
Per
porre ai dirigenti del GSE tutte queste ed anche altre domande,
venerdì prossimo, 22
febbraio,
a partire dalle ore
10,30,
il NO INC ha organizzato una Conferenza
Stampa/Sit-In,
sotto la sede romana del Gestore dei Servizi Energetici, in Viale
Maresciallo Pilsudski, 92.
Crediamo,
in ogni caso, sia necessario che il Sindaco di Albano, Nicola Marini,
proceda velocemente con l’adempimento delle richieste avanzate,
ormai da mesi – e ribadite
anche
nel corso dell’ultimo consiglio comunale di lunedì 4 febbraio -
dal comitato No Inc, ovvero:
- Che si richieda alla Regione Lazio di avviare, con estrema urgenza, il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dall’art. 9 della Legge n. 59/2005.
- Che venga convocata, come indicato, recentemente, dalla Regione Lazio, una conferenza dei servizi sul tema caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Roncigliano, e si richieda alla società Pontina Ambiente di Cerroni di mettere a disposizione dell’Amministrazione comunale i dati relativi alle analisi svolte nei mesi scorsi dal CNR nei pozzi interni al noto sito di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, in modo di avere immediata conoscenza dello stato delle falde acquifere locali.
- Convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto alla partecipazione della cittadinanza per discutere del tema dell’avvio del cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani.
I
prossimi appuntamenti No Inc a cui è invitata a partecipare tutta la
cittadinanza:
-
VENERDÌ
PROSSIMO 22 FEBBRAIO 2013, ORE 10,30, DAVANTI LA SEDE DEL GESTORE DEL
SERVIZIO ELETTRICO, GSE, VIALE MARESCIALLO PILSUDSKI N. 92,
CONFERENZA STAMPA/SIT-IN.
- Giovedì 28 febbraio, ore, 18,00, sala Vespignani, adiacente al
museo civico, Albano Laziale, assemblea
pubblica.
-
Venerdì 1 marzo, ore 18,00, sala circoscrizionale di Cecchina, via
Rocca di Papa n. 65, assemblea
pubblica.
-
Sabato
2 marzo, ore 08,00 – 14,00, Sit-In/Assemblea pubblica davanti
l’ingresso della discarica di Albano, via Ardeatina Km 24,650.
-
Sabato
6 aprile,
CORTEO
NO INC!
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