I
legali del Comune di Albano hanno depositato nella giornata di ieri
il ricorso contro la Regione Lazio (Dipartimento Programmazione
economica e sociale, Direzione Regionale Attività produttive e
Rifiuti) e nei confronti del Consorzio Ecologico Massimetta –
CO.E.MA e della Pontina Ambiente Srl mediante il quale si impugnano
gli atti e provvedimenti con cui si approva il cronoprogramma dei
lavori, si proroga la durata dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale e si chiede l’avvio delle operazioni dirette alla
realizzazione e messa in esercizio della centrale elettrica
alimentata da gas di sintesi derivato dal CDR.
La
motivazione centrale è legata al fatto che nell’area di
Roncigliano, sede dell’attuale discarica, non possono essere
avviati i lavori in quanto questa area è attualmente è classificata
“potenzialmente inquinata” e, pertanto, sottoposta a procedimento
di caratterizzazione (disposto con provvedimento della Provincia di
Roma n. 193 del 18 gennaio 2012) al fine di individuare i parametri
identificanti lo stato dell’inquinamento e adottare le conseguenti
misure necessarie alla bonifica.
Nonostante
questo stato di fatto, la Regione Lazio sta procedendo, con gli atti
impugnati, ad un evidente aggravio del contesto ambientale
prescindendo dalle contestuali obbligatorie (e di sua competenza)
azioni di prevenzione e dalla priorità di mitigazione dell’impatto
dell’impianto per l’ecosistema a valle dell’eventuale
operatività.
Al
fine di condividere con gli altri sindaci di bacino le azioni legali
in essere e quelle in fieri è stata convocata per mercoledì
prossimo 6 marzo la Conferenza dei sindaci.
C. S. Città di Albano Laziale