mercoledì 16 gennaio 2013

IL COMMISSARIO SOTTILE SCEGLIE 4 SITI PER I RIFIUTI DI ROMA ALBANO NON CI STA: “NON SAREMO LA PATTUMIERA DI ROMA”!


Il commissario per l’emergenza Rifiuti nella Capitale, Goffredo Sottile, ha individuato nel Lazio quattro impianti tmb, per il trattamento meccanico e biologico, che dovranno trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato della Citta’ del Vaticano. I siti degli impianti indicati sono Albano Laziale (Roma), a Viterbo, a Colfelice (Frosinone) e Castelforte (Latina).

I siti sono 4, quindi, e non 10, come prevedeva il ministro Clini, e questa differenza viene giustificata dal fatto che i siti di trattamento meccanico biologico di Roma (2 AMA e 2 Colari) già indicati nel provvedimento del Ministro dell'Ambiente, operano alla massima capacità, ha spiegato Sottile, e non al 40% come si era stimato in precedenza (i dati erano del 2010) e questo dovrebbe significare che a Roma, nel frattempo, è davvero partita la raccolta differenziata. E che sia partita sarà anche vero ma certamente di passi avanti ne deve ancora fare, come ci ha detto lo stesso Sindaco Alemanno il Primo dell'anno dalle sponde del fiume Tevere. Vedi le dichiarazioni del Sindaco su Youtube (http://youtu.be/ZfnrEiQ4BKE)

Intanto da comune di Albano Laziale viene lanciato un messaggio forte:
Non saremo la pattumiera di Roma”.
Alla luce del decreto a firma del Ministro Corrado Clini, e del conseguente atto del Commissario Prefettizio Sottile, l’amministrazione comunale dichiara che porterà avanti qualsiasi azione di contrapposizione per impedire che i rifiuti di Roma arrivino sul nostro territorio.
Roma, come sempre, risolve i suoi problemi scaricandoli su altri, in questo caso sui Comuni della Provincia, usufruendo però dei benefici economici di “Roma capitale”. Lo schema per cui a Roma vanno i soldi e alla Provincia i problemi non è accettabile, e soprattutto mette ancora una volta in luce l’arroganza con cui si decidono tematiche così importanti, senza coinvolgere mai i territori interessati. Questo è il deludente risultato a cui ci ha portato la politica di Alemanno fatta di “scarica barile” e di decreti dettati dalla “perenne emergenza”, e non da una seria programmazione. Noi non saremo la pattumiera di Roma.
Facendo poi una considerazione generale, il decreto fotografa una situazione impiantistica del Lazio che stride con lo stato di emergenza che ci vanno sbandierando da molto tempo. La dimostrazione è che gli impianti esistenti sono evidentemente sotto utilizzati, oltre che molto spesso fermi. Perché allora il piano regionale dei rifiuti continua a prevedere la costruzione di nuove discariche e nuovi impianti, in antitesi oltretutto con la volontà sempre manifestata di voler incrementare la raccolta differenziata?
In più, ad oggi l’amministrazione comunale non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, se non notizie stampa. Mentre invece sono state già contattate le società private che gestiscono gli impianti e che, di fatto, vengono elevate ad unici interlocutori in rappresentanza dei territori. Impostazione che ovviamente contestiamo con forza.
Il decreto, comunque, sarà discusso insieme ai sindaci di bacino che scaricano a Roncigliano durante la riunione di venerdì 18 gennaio a palazzo Savelli”. (Come si legge nel comunicato stampa del Comune di Albano del 16 gennaio).
Fabio Ascani
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