Il Consiglio Di Stato ha
rimesso Emilio Cianfanelli sulla poltrona più autorevole di Ariccia
ed oggi il “dinuovoneosindaco” ha tenuto una conferenza stampa
nella Casa delle Associazioni.
Cianfanelli ha parlato
dell“Appia Bis, che ha un finanziamento di 25 milioni di euro, ma
“non è andata avanti l'Appia Bis e non è andato avanti il
finanziamento”. Ha ricordato che la presidente della regione,
Renata Polverini, è venuta, oltre che all'inaugurazione
dell'ascensore, anche all'inaugurazione dei lavori per l'Ospedale dei
Castelli. In questi mesi di interruzione del mandato, ha sottolineato
Cianfanelli, “i dirigenti del comune di Ariccia hanno lavorato in
maniera tale che il Comune non è stato colpito”. Ed elenca una
serie di fatti e tra questi: Ace che ha avuto ordinanza di
demolizione; Panorama che potrà terminare i lavori e riaprire.
“Quindi i dirigenti hanno fatto in modo che la comunità non
pagasse pesantemente l'interruzione dell'amministrazione”. E questo
secondo il sindaco “è un dato importate di tutta questa vicenda,
ovvero che se la politica mette su enti locali che hanno una pianta
organica decente, sufficiente, poi l'ente locale cammina con le sue
gambe”.
Ma l'obbiettivo, ora come
anche precedentemente, ha detto il Cianfanelli, è la costruzione
dell'Ospedale dei Castelli e per questo sarà massimo l'impegno del
sindaco che, ha ricordato, presiede il collegio di vigilanza
sull'attuazione dell'opera.
E adesso Cianfanelli
confida che alle prossime elezioni nazionali e regionali il centrosinistra possa avere la meglio e possa continuare il rapporto
instaurato con il presidente Zingaretti.
Per quanto riguarda i
ricorsi elettorali Cianafanelli, in conferenza stampa, ha parlato,
riferendosi agli avversari politici,
di
“condotta insistente nel voler sovvertire l’esito elettorale ad
ogni costo, con una crudeltà spietata da parte dei ricorrenti che
non hanno guardato in faccia neppure i disabili certificati che
avrebbero avuto la colpa di aver ricorso al voto assistito”.
Certamente il Sindaco ha il diritto di dire quello che pensa ma
certo, i ricorrenti hanno avuto la sentenza del TAR favorevole e siamo propensi a credere chi i giudici del Tribunale Amministrativo
Regionale abbiano agito secondo coscienza e crediamo si debba
rispetto a qualsiasi sentenza, anche quelle che non ci piacciano o ci
lasciano perplessi.
Sotto
potete leggere, a confronto, due sentenze del Consiglio di Stato
sempre della sezione quinta: la N° 5670 del 2011, Comune di Casamarciano
(http://www.comune.casamarciano.na.it/images/stories/Sentenza.pdf) e la sentenza N° 00297 del 2013, Comune di Ariccia
(http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201202132/Provvedimenti/201300297_11.XML).
Tralasciando in questa sede di esaminare ogni singolo punto,
focalizziamo la nostra attenzione sulla questione della mancanza
delle schede, una
a Casamarciano, due
ad Ariccia.
Come si può leggere, per
Casamarciano i giudici fanno una deduzione, nel caso di Ariccia, i
giudici non ritengono di dover fare la stessa deduzione.
Non esprimiamo alcun giudizio in
proposito e rispettiamo come sempre le sentenze, eppure leggendo le
carte rimaniamo silenziosamente sbigottiti.
Chiunque
abbia un po' di buona volontà legga pure i due testi messi uno
accanto all'altro e provi a farsi un
proprio giudizio.(CLICCA SOPRA PER INGRANDIRE) |