“Albano. Simone Carabella e Federica Nobilio tornano a chiedere
un confronto pubblico straordinario ed urgente sul tema inceneritore
dei Castelli Romani.”
Federica Nobilio e Simone Carabella |
Sono passati ben 15 lunghi giorni – dichiara Simone Carabella - da quando ho
inviato formale richiesta al Partito Democratico di Albano Laziale
per la convocazione di un direttivo “aperto”, straordinario ed
urgente, sulla questione gestione dei rifiuti ai Castelli Romani e
battaglia contro la realizzazione dell'inceneritore.
La richiesta era ed è motivata dalla necessità di
un chiarimento rispetto alle tensioni che si sono venute a creare
negli ultimi tempi tra il Comitato NO INC (di cui faccio parte) e
l'Amministrazione di Albano.
Al momento, però, non ho ancora ricevuto nessuna
risposta né ufficiale né, tantomeno, ufficiosa. Tale silenzio è
incomprensibile. Per questo motivo rinnovo, a gran voce, l'invito a
confrontarci pubblicamente quanto prima ed a chiarire, una volta per
tutte, i nodi che stanno, di fatto, rendendo inefficace e
insoddisfacente l'azione dell’Amministrazione Marini su questi
temi.
“La sentenza del Consiglio di Stato di marzo
scorso – afferma Federica Nobilio - ha decretato uno spartiacque
significativo nella battaglia contro l’inceneritore. Da quel
momento sarebbe stata necessaria un’accelerazione nell'azione
amministrativa al fine di contrastare l'attentato al nostro
territorio rappresentato dall'ecomostro dei Castelli. La risposta
della “politica”, invece, è stata quella di dichiarare, a
parole, di volersi riappropriare di questa battaglia spostandola
dalle aule dei tribunali alle sedi dei partiti ma così, di fatto,
non è stato. Il PD provinciale e regionale non hanno sostanziato
questa dichiarazione di intenti con fatti concreti. Questa
aspettativa disattesa è stata, non posso negare, una delle ragioni
che mi ha portato, pochi mesi fa, a rassegnare le mie dimissioni da
coordinatrice del circolo del PD di Albano centro.
Non c’è più tempo da perdere, visto che sono già
trascorsi invano più di nove lunghi mesi dal giorno in cui è stata
pubblicata la nota sentenza del Consiglio di Stato.
Rinnoviamo al PD di Albano – concludono Simone
Carabella e Federica Nobilio - la richiesta di confrontarsi, quanto
prima, pubblicamente, su quelli che reputiamo essere i 5 punti
programmatici e strategici per il contrasto alla realizzazione
dell'inceneritore:
- integrazione della convenzione con il CNR (deliberata in Giunta il 07/12/2012) che prevede la caratterizzazione idrogeologica SOLO ESTERNA alla discarica di Roncigliano, anche con quella INTERNA, così come richiesto dall'ARPA LAZIO (prot. 92747 del 18.11.2011), al fine di avere rapidamente un quadro, il più esaustivo possibile, della reale situazione in cui versano le falde acquifere sulle quali insiste la discarica ed annesso impianto TMB.
- Richiesta urgente al Gestore del Servizio Elettrico, GSE, della copia della “Convenzione preliminare stipulata tra il CO.E.MA. e GSE a giugno 2009 per l’acquisizione dei cosiddetti “certificati verdi”, stipulata sulla base d’un ordinanza del Presidente della Regione Lazio Marrazzo bocciata dalla sentenza del Consiglio di Stato;
- Disponibilità dei dati relativi alle qualità delle acque ad uso potabile degli ultimi 5 anni di tutti e dieci i Comuni dei Castelli Romani;
- Riapertura, ai sensi del D.Lgs. 59/2005, della procedura di Autorizzazione Ambientale con richiesta alla Regione Lazio di convocazione di una nuova conferenza dei servizi sul tema Inceneritore dei Castelli Romani;
- Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.”SIMONE CARABELLA - FEREDICA NOBILIO