Si
è svolta ieri 10 dicembre, a Palazzo Savelli, la Conferenza dei
Sindaci di bacino sulla questione inceneritore. La conferenza non è
stata a "porte aperte", come avevano chiesto i comitati (vedi QUI
e QUI).
Al termine c'è stato un incontro stampa, con un dibattito animato con l'amministrazione di Albano che parlava di passi
avanti e i rappresentanti dei comitati cittadini, che
si dicevano delusi.
Di
seguito il comunicato stampa del comune di Albano Laziale e le
risposte di Daniele Castri e Simone Carabella.
Le
linee stabilite dalla Conferenza dei Sindaci contro l’inceneritore (C. S.)
Cinque
i punti decisi in Conferenza dei Sindaci che sversano nella discarica
di Roncigliano (e di Marino che non sversa più nella discarica) per
continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore:
1.
Adesione alla caratterizzazione idrogeologica e geologica
dell’area di Roncigliano, così come stabilito dalla Convenzione
firmata con il CNR-IRSA lo scorso venerdì dall'amministrazione di
Albano Laziale;
2.
Redazione di una lettera sottoscritta da tutti i Sindaci al
fine di ribadire con fermezza che la caratterizzazione idrogeologica
dell’area e la successiva eventuale bonifica sono di esclusiva
competenza della Regione Lazio. Si sottolineerà, peraltro, come
nonostante la norma preveda quanto appena stabilito, i Sindaci, per
senso di responsabilità, hanno comunque inteso procedere nelle aree
in cui la caratterizzazione è effettuabile (ovvero al di fuori della
discarica). Si richiederà pertanto che la Regione Lazio intervenga
all’interno della discarica operando la medesima caratterizzazione
geologica ed idrogeologica;
3.
Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla
Commissione Europea per valutare l’esistenza di eventuali
infrazioni dell’applicazione della norma nazionale al diritto
comunitario;
4.
Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei
Diritti per l’Uomo.
Sugli
ultimi due punti, vista il poco probabile successo di entrambe le
azioni e l’impossibilità giuridica degli enti governativi di
ricorrere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo, i sindaci si
riservano di decidere definitivamente in una nuova Conferenza, dopo
aver sentito ognuno i legali di propria fiducia.
Al
termine della Conferenza i sindaci hanno incontrato una delegazione
di cittadini presenti a palazzo Savelli per illustrargli la linea
decisa.
La
Conferenza dei Sindaci si è riaggiornata per il prossimo mercoledì
9 gennaio 2013.
Comunicato
stampa Città di Albano Laziale, 10 dicembre 2012
*Il
comunicato è sottoscritto da tutti i sindaci di bacino (escluso
Ariccia perché non presente in Conferenza).
LE
RISPOSTE DI DANIELE CASTRI E DI SIMONE CARABELLE
(Daniele Castri risponde con l'Eco-Balla di lunedì 1o Dicembre.)
Eco-Balla
di lunedì 10 Dicembre 2012.
“Chi semina vento (di legalità?)
…”
Il “MEMORANDUM SULLE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE
ALL’ESITO DELLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO”, ovvero il
“fantomatico” parere dello studio legale PAPARO, come già detto,
è davvero singolare
(http://vilfredopareto.wordpress.com/2012/12/06/eco-balla-di-mercoledi-5-dicembre-2012-due-pesi/)
...
E’ stato sottoscritto senza che ci fosse una determina
d’incarico ufficiale della dirigente competente del Comune di
Albano Laziale, Dott.ssa Mariella Sabadini. E’ stato, quindi,
redatto gratuitamente? Su incarico “DIRETTO” di chi?
Come
ricorderete, inoltre, è privo della data, del protocollo d’uscita
e d’entrata, del timbro e della firma degli avvocati estensori.
Il
"parere legale" non ha fatto menzione, per di più, come se
non bastasse, di tutte le ULTERIORI e POSSIBILI azioni legali ancora
praticabili. Infatti, pur ammesse le perplessità verso la riuscita
d’un ricorso presso la “Corte di Giustizia Europea di Bruxelles”
(Belgio), non è stata minimamente presa in considerazione la
possibilità di ricorrere anche alla “Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo” (Francia). Né, tantomeno, l’altra opzione, non
certo trascurabile, prevista dall’art. 111, 8º comma, della
Costituzione Italiana, ossia il ricorso alla “Suprema Corte di
Cassazione” contro la sentenza del Consiglio di Stato. Né, infine,
della possibilità di effettuare una apposita denuncia presso la
Commissione Europea. Un vero e proprio parere “mozzo” …
Nel
comunicato stampa di ieri del Comune di Albano, invece, con un vero e
proprio colpo di scena politico/istituzionale, si parla di:
1)
“Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla
Commissione Europea per valutare l'esistenza di eventuali infrazioni
dell'applicazione della norma nazionale al diritto comunitario”
2)
“Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei
Diritti per l'Uomo.”
Ora, quindi, scopriamo che si è deciso di
riesumare, a ben NOVE mesi di distanza dalla sentenza del Consiglio
di Stato relativa all’inceneritore di Albano, le “questioni
legali” ...
Ed i sindaci di bacino - in attesa della prossima
conferenza in programma per mercoledì 9 Gennaio - stanno facendo
valutare ai propri rispettivi legali comunali di fiducia il da farsi
…
Qualcuno, forse, non si fida dello studio legale incaricato dal
Sindaco di Albano, Nicola Marini, e dal delegato comunale ai rifiuti,
Luca Andreassi?
Daniele
Castri
Ieri
si è svolta ad Albano, la conferenza dei Sindaci di bacino per
"Decidere" come muoversi nei confronti della discarica di
Roncigliano e dell'ormai famosissimo Inceneritore dei Castelli Romani
.
Sono
rimasto deluso per l'ennesima volta. Ho assistito ieri sera sui
social network ai toni trionfalistici di chi in realtà ancora una
volta ha deciso di non decidere.
La
caratterizzazione si farà, ma solo fuori la discarica (ricordo che
era stata proprio l'ARPA a chiedercela interna alla discarica
stessa). Per tutto il resto: denuncia alla Commissione Europea,
ricorso alla CEDU, e richiesta dei documenti al GSE , la decisione è
stata rimandata alla conferenza dei Sindaci del 9 Gennaio.
L'ennesima. Dove sono le decisioni per il territorio? Su cosa basiamo
le "fanfare" di ieri sera!
No, cosi non va!
Dal
portavoce del Sindaco, persona che tra l'altro stimo, mi sarei
aspettato altro. Invece ancora allusioni, attacchi personali mirati
alla delegittimazione di una battaglia che dovrebbe essere di tutti.
Per fugare ogni dubbio dico subito che non mi candiderò alle
Regionali ne tantomeno alle Politiche e non lo farà nessun membro
del NOINC (anche se non ci sarebbe niente di sbagliato). Non e' una
gara a chi fa di più, non siamo in competizione per dimostrare che
gli altri sono i cattivi e chi amministra è il buono. In gioco c'e'
molto di più, c'è la salute e la vita di un intero territorio al
quale non resta più neanche l'acqua da bere.
E
se ieri fosse stato "Deciso" invece di nascondersi dietro
ad inutili rinvii sarei stato il primo ad uscire con un comunicato
stampa col quale plaudevo al "Coraggio" di chi decide per
il territorio.
Invece
no, mi ritrovo a leggere i soliti attacchi strumentali di chi
vedendosi in bilico fa di tutto per riaffermarsi.
Ma
tutto cambierà, e presto.
In
gioco c'è molto di più, la Politica è una cosa seria.
Simone
Carabella
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