Roberto Di Felice,
con manifesti e volantini in distribuzione sul tutto il territorio di
Ariccia, continua a denunciare comportamenti che, se dimostrati veri
dalle autorità competenti, che hanno il dovere di indagare in
proposito visto che vi sono riportate vere e proprie notizie di
reato, dimostrerebbero che nell'ex maggioranza guidata da Emilio
Cianfanelli, che in fase di campagna elettorale diceva di battersi
per la legalità, accusando di malavita i propri avversari politici e
chiamando plebaglia la metà degli elettori (quelli che non l'hanno
votato), da un lato si predicava giustizia e dall'altro si infrangeva
la legge. Per completezza d'informazione pubblichiamo l'immagine dell'ultimo
volantino-manifesto e il testo di questo.
Ovviamente, se chi, sentendosi preso in considerazione da questi fatti, intendesse
replicare, noi saremmo lieti di dargli lo spazio opportuno.
CHE
BELLA COMPAGNIA
(cliccare per ingrandire) |
Ha
avuto effetto il nostro manifesto sulla nomina illecita a
membro dell’organismo indipendente di valutazione del Comune di
Ariccia fatta da Emilio Cianfanelli, come sindaco, a favore
del suo scudiero che rivestiva il ruolo di tesoriere del circolo
ariccino del P.D. e che, avendo questo ruolo, non poteva
assolutamente ricevere tale nomina. Lo scudiero s’è dimesso:
è la prova regina che avevamo ragione. Non è tutto: ci è
giunta la voce che parte del compenso mensile del dimissionario
sarebbe stata versata sul conto corrente bancario intestato al
circolo ariccino del P.D., finanziato dunque, se fosse così, anche
con denaro pubblico. È vero o no?
C’è
un’altra perla. Ricordate il nostro manifesto sulla concessione
irregolare di un servizio comunale, del valore stimato di oltre
due milioni di euro, data da un funzionario comunale di stretta
fede cianfanelliana a una cooperativa sociale che, al momento
dell’espletamento della gara, non aveva il requisito essenziale
(iscrizione alla sezione B dell’albo regionale delle cooperative
sociali) per parteciparvi? La cooperativa è gestita di fatto da
un uomo della cerchia elettorale di E. Cianfanelli.
Ebbene,
ci è giunta la voce che una persona invalida sarebbe stata
assunta, a sua insaputa, da tale cooperativa e che dal suo
estratto conto previdenziale risulterebbe una retribuzione fino al 31
maggio scorso, che non avrebbe mai ricevuto. Che potrebbe essere
successo? Per avere l’iscrizione alla sezione B dell’albo
regionale specificato, che la cooperativa affidataria del servizio
comunale ha ottenuto solo dopo lo svolgimento della gara, si deve
dimostrare di avere una compagine di lavoratori composta per almeno
il 30% da persone svantaggiate (invalidi e altre categorie bisognose
di tutela sociale). Allora una domanda: se fosse fondata la
voce giuntaci, l’assunzione di quella persona invalida e ignara
del fatto serviva forse a dimostrare di avere quel 30% di persone
svantaggiate e ottenere così, in tutta fretta, l’iscrizione
all’albo regionale?
È
stata fatta o no la finta assunzione? Se fosse stata fatta, un solo
commento: vergogna!
Infine:
come è finita la vicenda di un altro scudiero di E. Cianfanelli, il
dipendente comunale fotografato più volte fuori del territorio
ariccino e fuori servizio con una vettura comunale usata dal servizio
notifiche? Nessun provvedimento disciplinare?
“Che
bella compagnia”: così un passo della splendida canzone «Anime
salve» di Fabrizio De Andrè. Proprio una “bella compagnia”
quella di E. Cianfanelli, che, per non farci mancare nulla, ci
ha lasciato pure le casse comunali vuote.
Roberto
Di Felice
Della
questione relativa al personaggio che rivestiva il ruolo di tesoriere
del circolo ariccino del PD e delle sue dimissioni dall'incarico
nell'OIV abbiamo già scritto su questo blog (IL
TESORIERE DEL PD E L'INARICO VIETATO) e su
ECO 16.