Nei prossimi giorni
arriverà il freddo ed era ora. Un clima innaturale, almeno per come
siamo abituati, ci ha regalato temperature elevate e ci ha fatto
risparmiare sul riscaldamento e questo è un bene, ma secondario. Il
riscaldamento globale del pianeta ha e avrà effetti non sempre
piacevoli: scioglimento dei ghiacciai, innalzamenti delle acqua dei
mari, sconvolgimento delle correnti marine, estinzione di animali e
piante, desertificazione delle aree subtropicali, l'intensificarsi di
fenomeni estremi inconsueti, come tempeste e trombe d'aria (di ieri
quella che ha causato danni ingentissimi nella già martoriata,
ambientalmente, Taranto) ecc.
Qui ai Castelli Romani
abbiamo un buon clima ma di certo non possiamo sfuggire al fenomeno
dell'innalzamento delle temperature e viene da domandaci quale
effetto potrebbe avere ciò sul nostro ecosistema ed in particolare
sui nostri importanti laghi, Albano e di Nemi?
Di certo i cambiamenti
climatici non influenzano solo mari e ghiacciai ma anche i laghi.
All'Università di Lund in Svezia vengono svolti studi ed
esperimenti sulla qualità ed il cambiamento delle acque a seguito
dei mutamenti climatici e si è giunti alla conclusione che l'impatto
del surriscaldamento globale sui laghi in genere, e quini anche sui
nostri, potrebbe essere notevole e grave. Potrebbero aumentare
notevolmente le alghe. Ciò comporterebbe la creazione di condizioni
favorevoli per lo sviluppo di cianobatteri, alghe blu-verdi che che
causano gravi problemi negli oceani e nei laghi per le loro grandi
fioriture algali, spesso tossiche. Inoltre aumenterebbe la presenza
di humus dilavato nel terreno. Per tutti questi fatti le acque
saranno più scure e torbide, di peggiore qualità. Non certo una
bella prospettiva, questa, che andrebbe ad aggiungesi al costante
abbassamento delle acque, specie nel Lago Albano, fenomeno evidente
ormai da anni.
(Per approfondire leggi
qui:
LAKES
REACT DIFFERENTLY TO WARMER CLIMATE)
Sulla
qualità dell'acqua ai Castelli Romani vedi anche ECO
16 alle pag 2 e 3