di
Elena Taglieri
Chissà
se il comparto lavoratori e pazienti degli Ospedali 'S. CARLO di
NANCY' e 'I.D.I' è a conoscenza delle due Determinazioni
Dirigenziali (la n°62 del 06.06.2007 e la n°2665/2008 del
14.04.2008, clicca sul sottolineato per leggere le determine), rilasciate a poca distanza tra loro, nelle quali la
Provincia di Roma ha autorizzato la costruzione di due centrali
termoelettriche, alimentate ad olio vegetale ed altro combustibile,
ciascuna rispettivamente nei suddetti Ospedali, dietro progetto
presentato dalla società DELTA PETROLI S.P.A in accordo con la
'Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata',
proprietaria dei siti nei quali sono ubicati gli Istituti di cura.
Probabilmente
non lo sapranno neppure i residenti dei quartieri nei quali si
trovano questi importanti ospedali.
Ma
andiamo con ordine.
SAN CARLO DI NANCY:
in data 22
gennaio 2007
la società DELTA PETROLI S.P.A
(nella persona del Presidente del C.d.A. Umberto Morpurgo) ha
presentato alla Provincia si Roma, ai sensi del D.Lgs 387/03,
domanda di autorizzazione “per
la costruzione ed esercizio dell'impianto di cogenerazione per la
produzione di energia elettrica e termica alimentato
prevalentemente da fonte
rinnovabile (olio vegetale)
ed in ausilio da fonte tradizionale
denominato 'San Carlo di Nancy', sito nel Comune di Roma in via
Aurelia 275 -000165, di potenza complessiva di 2 Mwe (di cui 1, 52
alimentato da fonte rinnovabile (olio vegetale) nonché delle opere
connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione ed
esercizio dell'impianto stesso”.
A
riguardo è stata convocata una Conferenza dei Servizi per l'esame
del progetto, indirizzata a tutti gli Enti e servizi interessati,
nello specifico:
-
Agenzia delle Dogane- Ufficio Tecnico delle Finanze di Roma;
-
Comune di Roma,
Dip. IX;
-
Comune di Roma,
Dip. XII;
- Provincia di Roma, Tutela dell'aria-Ufficio Emissioni in atmosfera;
-
ACEA Distribuzione S.p.A.;
-
Rappresentante Legale Ospedale San Carlo di Nancy;
La
Conferenza dei Servizi si è quindi tenuta il giorno 07 marzo 2007
presso la Sede Provinciale di Roma in via Tiburtina 691, in occasione
della quale, come si evince dal verbale della stessa. “i
nulla osta pervenuti ed i pareri espressi si intendono acquisiti al
fine del rilascio dell'autorizzazione alla costruzione dell'opera in
oggetto”.
Parere
favorevole è stato espresso dall'Agenzia delle Dogane - U.T..F. di
Roma, dal Comune di Roma- Dipartimento X (Politiche Ambientali ed
Agricole U.O. Sviluppo Sostenibile), da ACEA Distribuzione S.P.A. e
in ultimo proprio dalla Provincia di Roma- Dip. IV- Servizio 3-
Tutela Aria ed Energia.
Successivamente,
in data 09.01.2009 con un'ulteriore Determinazione Dirigenziale (n.
12/2009) è stata rilasciata autorizzazione per una variante prevista
in corso d'opera.
I.D.I:
in data 17
novembre 2007 la società DELTA PETROLI S.P.A (sempre a nome del
presidente Morpurgo e sempre ai sensi del D.Lgs 387/03) ha presentato
alla Provincia di Roma una richiesta di autorizzazione “per
la costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione per la
produzione di energia elettrica e termica alimentato
prevalentemente da fonte
rinnovabile (olio vegetale)
ed in ausilio da fonte tradizionale,
denominato 'IDI' presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata
Concezione, sito nel Comune di Roma in via Monti di Creta 104
-000167, di potenza complessiva di 2,4 Mwe (di cui 1, 9 alimentato
ad olio e 0,520 a gas metano)
nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili
alla costruzione ed esercizio dell'impianto stesso.”.
Di seguito è stata convocata una Conferenza dei Servizi per l'esame
del progetto, indirizzata a tutti gli Enti e Servizi interessati, e
cioè:
-
Regione Lazio,
Dipartimento del territorio Area conservazione Qualità
dell'Ambiente;
-
Regione Lazio,
Dipartimento Istituzionale Direzione Regionale Attività della
presidenza Area
Produzione
Energia;
-
Agenzia delle Dogane – Ufficio Tecnico delle Finanze di Roma;
-
Comune di Roma,
Dip. X;
-
Comune di Roma,
Dip. IX;
-
Comune di Roma,
Dip. XII;
-
ACEA Distribuzione S.p.A. ;
-
Rappresentante della Ditta DELTA PETROLI S.p.A.;
La
Conferenza dei Servizi si è poi svolta il giorno 13 febbraio 2008
presso la Sede Provinciale di Roma in via Tiburtina 691, in occasione
della quale, anche in questo caso, dal verbale della stessa “risulta
che i nulla osta pervenuti ed i pareri espressi si intendono
acquisiti al fine del rilascio dell'autorizzazione alla costruzione
dell'opera in oggetto”.
Consenso favorevole è stato espresso dalla Agenzia delle Dogane -
U.T.F. Di Roma, dai Dipartimenti X e IX del Comune di Roma, da ACEA
Distribuzione S.P.A, dal Comando Provinciale VVFF di Roma, e in
ultimo dalla medesima Provincia di Roma, con eccezione del
Dipartimento XII del Comune di Roma, per il quale tale progetto
risultava “non di
competenza”.
In
entrambe le suddette autorizzazioni risultano ripetute alcune precise
dichiarazioni, ad esempio, che tutte le Amministrazioni ed Enti
convocati alle Conferenze dei Servizi “non
hanno comunicato il proprio motivato dissenso alla costruzione degli
elettrodotti in questione”;
la società DELTA PETROLI S.p.A. comunica di possedere “un
contratto in essere con la Provincia Italiana della Congregazione dei
Figli dell'Immacolata, comprovante l'utilizzo delle aree interessate
dagli impianti, a titolo gratuito”
e si “assume la piena
responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi o gli
eventuali danni comunque causati dalla costruzione di opere in
questione, sollevando questa Amministrazione da
qualsiasi pretesa o molestia da parte di terzi che si ritenessero
danneggiati”. Vengono poi
citate le prescrizioni della Legge-quadro sulla protezione dalle
esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
In
pratica si prende atto che gli impianti non siano poi così 'innocui'
e, nella peggiore delle ipotesi, in caso di contenzioso gli Enti
possono rimanere tranquilli, un po' alla 'Ponzio Pilato' (che a suo
tempo gli scrupoli se li era comunque fatti). Ma si sa che le
patologie da inquinanti non sono fulminee come un raffreddore, ma
impiegano anni e nel frattempo le società possono anche cambiare
nome, i propri stessi rappresentanti, e pure sottoporsi ad un
lifting commerciale e fiscale per poi rinascere dalle ceneri di una
precedente ragione sociale che di fatto risulta inesistente a tutti
gli effetti (burocratico, legale, etc. etc.).
Quello
che poi risulta più allarmante si legge nelle citazioni ribadite in
ambedue le Determinazioni Dirigenziali, nelle quali la Provincia di
Roma non soltanto afferma che ai sensi del Decreto Legislativo 387/03
“ la presente
autorizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica
utilità, urgenza,
ed indifferibilità dei lavori “,
ma anche che “...con
proprio provvedimento potrà protrarre i tempi di validità previsti,
su motivata e valida richiesta della Delta Petroli S.p.a, presentata
entro i 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione”.
Infine,
viene stabilito che l'inizio dei lavori di entrambe le centrali
elettriche ” dovrà
avvenire entro e non oltre i 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione
e terminare nei 36 mesi successivi”.
Dunque, a conti fatti, in un arco di cinque anni che sta quasi per
scadere. O forse per cominciare.
Tutto
questo allora spiegherebbe come mai i lavoratori degli Ospedali
'I.D.I.' e 'San Carlo di Nancy' non percepiscono più lo stipendio da
mesi, vivono stremati ed angosciati con lo spettro sempre più vicino
e minaccioso del licenziamento da parte di due Strutture Sanitarie di
eccellenza nazionale (ed internazionale) che, dietro un imminente
presunta dichiarazione di fallimento, sono comunque in procinto di
instaurare una partnership economico-affaristica. Queste centrali
elettriche che produrrebbero 'luce' in realtà sono ecomostri che
simbolicamente fanno calare il buio più nero nelle prospettive di
vita dei lavoratori e degli stessi pazienti, in questo modo traditi e
offesi nella propria dignità.
E
tutto questo con il benestare di un Comune che vieta la circolazione
dei mezzi di trasporto al di sotto della fascia 'euro 4' perché
inquinano, che indice le domeniche 'ecologiche' tutti a piedi o in
bicicletta, che impone i giorni con le targhe alterne, che crede di
risolvere il problema del traffico con il rispetto della Ztl e quello
dello smog con i cosiddetti ' orti urbani'. E così pure con il
benestare di una Provincia che si preoccupa molto del 'bollino blu'
delle autovetture o della revisione annuale obbligatoria delle
caldaie domestiche.
Istituzioni,
queste, che invece poi permettono a quartieri densamente popolati
come quelli nei quali si trovano l'IDI' ed il 'San Carlo di Nancy'
(con abbondanza di scuole, abitazioni, case di cura, luoghi di
culto, negozi, uffici, studi) di essere silenziosamente e
costantemente invasi da emissioni tossiche e cancerogene derivanti
dalla combustione di olio vegetale e metano.Violentando oltretutto,
come in questo caso, la struttura stessa dei due ospedali che perdono
la loro funzione principale di essere luogo di cura e salute per
divenire possibile fonte di malattia e morte ad orologeria.
Già,
poiché vengono spacciate per fonti rinnovabili quelle materie
ritenute già prima e anche dopo come rifiuti 'speciali', avvalendosi
della grande truffa dei CIP6 e cosiddetti 'certificati verdi'.
E
con estrema disinvoltura, in una sfrenata corsa contro il tempo, sono
stati autorizzati di recente nel territorio del Comune di Roma e non
solo altri bruciatori di olio e metano, di olio e gasolio, di biogas,
di biomasse. Ma questa è un'altra storia.
(elena.taglieri@gmail.com)