AD ARICCIA
LA GUERRA DEI MANIFESTI
ALLUSIONI E FALSITÀ IN
UN MANIFESTO DEL PD DI ARICCIA
Tutto
è cominciato durante l'ultima campagna elettorale quando Emilio
Cianfanelli rilasciò in alcune interviste delle dichiarazioni
diffamanti nei confronti del suo avversario Roberto Di Felice e della
sua coalizione, farneticando di malavita e illegalità. Poi le
elezioni sono andate come sono andate e, dopo pochi mesi vengono
annullate dal Tribunale Amministrativo Regionale, che ha rilevato
sufficienti irregolarità. Il 14 dicembre prossimo il Consiglio di
Stato potrebbe dare una parola definitiva a questa vicenda. Nel
frattempo la coalizione di Di Felice non è stata con le mani in mano
e ha pubblicato, nel corso dei mesi, una serie di manifesti, nessuno
smentito, per quanto ci risulta, in cui sono evidenziati una serie di
comportamenti irregolari e illegali della compagine ciafanelliana:
nomine che non potevano esser fatte, lettere ufficiali dell'autorità
sanitaria ignorate, cooperative favorite a scapito di altri soggetti,
comportamenti di personaggi, mostrati in fotografia nei stessi
manifesti, mentre usano auto di servizio per scopi privati.
Qualche
giorno fa è apparso un nuovo manifesto, questa volta firmato dal
circolo del Partito Democratico di Ariccia che attacca la compagine
di Di Felice chiamandola “La
compagnia dei Giravolta”. Il manifesto ci ha colpito in
particolare per un passaggio che riportiamo per intero:
“La
Compagnia, approfittando
del commissariamento del Comune,
ha tentato, con la complicità dei suoi tutori regionali, gli
assessori del centrodestra CIOCCHETTI e MALCOTTI, di smontare alcune
importanti iniziative dell'Amministrazione comunale del
centrosinistra, come il
collegamento viario Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani
e gli accordi di programma con le società McQuay e Panorama”.
(il grassetto è nostro)
Osserviamo
con stupore che il PD di Ariccia ritiene che si possa approfittare
del commissariamento della città! In questo modo vogliono far
intendere che la Commissario Caporale non è all'altezza del suo
compito? O, forse peggio, collusa con la coalizione di Di Felice?
PAZZESCO!
Per
quanto riguarda poi quello che viene chiamato nel manifesto
“collegamento viario
Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani”, visto che è cosa della
quale su queste pagine ci siamo occupati fin dalla nascita di ECO
16, sottolineiamo
con ragion veduta e cognizione di causa, che l'opera della quale si
parla è una variante dell'Appia-bis che passerebbe per Vallericcia,
zona agricola tutelata, deturpandola e cementificandola, e alla quale
si oppose subito il Comitato di Quartiere di Vallericcia. Allora
c'era ancora in regione la giunta Marrazzo. Contro quella variante
stradale che si vuol far passare come “importante iniziativa
dell'amministrazione comunale” (ma che in realtà è una strada che
tagliando in due la valle, perpendicolarmente a via di Vallericcia,
condurrebbe dritti dritti, invece che all'Ospedale, per il quale
basterebbe l'Appia-bis, nei pressi di un centro ippico di proprietà
di famigliari di Cianfanelli) è in piedi un ricorso al TAR di
cittadini e di appartenenti al Comitato di Vallericcia. Inoltre
qualsiasi lavoro sull'Appia-bis, è fermo da ben prima che ad Ariccia
subentrasse il commissario, tanto che neanche è stato completato il
primo lotto della strada, quello dalla parte di Albano, altro che
variante di Ariccia! MA DI COSA PARLANO!
Non
facciamo osservazioni su ciò che è scritto e sui toni usati nel
resto del manifesto, immaginiamo che gli interessati replicheranno
senza troppi complimenti.
Su ECO 16 n 33