La
Raccolta
Differenziata porta a porta
costituisce un sistema di raccolta dei Rifiuti
Solidi Urbani (RSU).
Ancor più efficace se associata alle tecniche della Riduzione, del
Riciclo e del Riuso. Modello di gestione del ciclo dei rifiuti
alternativo all’attuale, e prevalente, di Raccolta
Indifferenziata della
“spazzatura”. Ma perché è così importante, ai Castelli Romani
(ma non solo!), la Raccolta
Differenziata porta
a porta?
Prima
di tutto perché la Raccolta
Differenziata porta
a porta oltre ad
essere un gesto irrinunciabile di civiltà e responsabilità,
permette di prevenire gli effetti nocivi indotti sulla salute umana e
sull’ambiente derivanti dalla modalità (in-civile) di Raccolta
Indifferenziata dei
rifiuti, dalle discariche, dagli inceneritori e dalle centrali a
Bio-massa/gas.
Ma
la Raccolta
Differenziata porta
a porta costituisce ai
Castelli Romani anche una parte sostanziale
della lotta civile in corso da cinque anni contro l’inceneritore di
Albano e contro il VII invaso. Difatti la “spazzatura”
indifferenziata prodotta dai dieci comuni del bacino, prima di essere
interrata o bruciata nell’inceneritore di Colleferro, viene
sottoposta ad un pre-trattamento nell’impianto industriale di TMB
presente nella discarica di Roncigliano. Ma cos’è il TMB? E’ un
Trattamento
industriale
(Meccanico-Biologico) utilizzato
per la separazione della spazzatura indifferenziata.
Una tecnica di suddivisione approssimativa dei rifiuti urbani
indifferenziati in successive “frazioni merceologiche”. E’
considerato un sistema obsoleto ed inefficace perché effettuato “a
valle” della Raccolta
Indifferenziata, ossia
dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno con l’altro.
Appositi macchinari separano la “frazione
umida” (spesso
denominata organico o umido) dalla “frazione
secca” (carta,
plastica, cartone, legno, vetro, alluminio, ferro, inerti, etc.).
Nell’impianto di TMB, subito dopo la “suddivisione merceologica”,
una parte della “frazione secca” (ovvero carta, plastica, legno e
derivati!) viene utilizzata per assemblare il Combustibile
Derivato
dai Rifiuti:
il CDR.
Ovvero il combustibile degli inceneritori: chiamato anche,
impropriamente, Eco-balla. Il “propellente” senza il quale gli
impianti di “cancro-valorizzazione” non potrebbero funzionare.
Combustibile (CDR) costituito da materie
prime riciclabili al
100%, a ciclo continuo e con processi industriali a freddo. Il resto
delle frazioni merceologiche, dopo una veloce stabilizzazione,
vengono interrate o inviate agli impianti di Bio-gas/massa.
La
Raccolta Differenziata
porta a porta
costituisce, quindi, non solo un piccolo-grande gesto di civiltà e
responsabilità ma, anche, un piccolo-grande gesto, tanto efficace
quanto pacifico, di lotta quotidiana contro il mega-forno brucia
rifiuti dei Castelli Romani e contro l’inarrestabile espansione
degli invasi di Roncigliano. Unica vera alternativa a discariche e
inceneritori. Ora, inoltre, alla luce dela “sentenza
politica” del
Consiglio di Stato – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e
tanto bene - in attesa dell’esito dei ricorsi pendenti alla UE e
delle indagini in corso presso la Procura di Roma, col
rischio concreto che il cantiere per la costruzione dell’inceneritore
parta in qualsiasi momento,
la Raccolta
Differenziata porta a porta
costituisce, per i Castelli Romani, una vera e propria urgenza
amministrativa, non più procrastinabile, nonché una vera e propria
emergenza igienico-sanitaria. Urgenza
ed emergenza che riguarda, in egual misura, tutti e dieci i Comuni
del Bacino: Albano Laziale, Rocca di Papa, Marino, Castel Gandolfo,
Ardea, Pomezia, Lanuvio, Nemi e Genzano. (Con
l’eccezione positiva di Ariccia.)
Nel
famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007)
col quale l’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo
approvò l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente che
l’inceneritore dei Castelli Romani servirebbe
a bruciare proprio il CDR estratto dagli impianti di TMB presenti ad
Albano e Roma
(“l’impianto
oggetto del presente provvedimento consente di completare il ciclo
integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ambito
territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e Ciampino,
mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli impianti TMB
di Albano Laziale e TMB di Roma (Rocca Cencia e Salaria)”.
Ovvero a bruciare tutta
la carta, tutta la plastica e tutto il legno (e derivati) che
transitano nelle discariche per rifiuti indifferenziati (ed annessi
impianti di TMB) di Albano (bacino di Roncigliano), di Roma/Salaria e
Roma/Rocca Cencia.
La
Raccolta
Differenziata
porta a
porta ci
permette, viceversa, di sottrarre, con le nostre stesse mani, il
combustibile dalla pancia dell’inceneritore.
Ci
permette, inoltre, di avviare una virtuosa filiera del riciclo basata
sulle materie prime/seconde con la creazione d’un conseguente
indotto lavorativo per piccole e medie imprese dei Castelli Romani.
Tutela della salute, tutela dell’ambiente e creazione di nuovi
posti di lavoro. Esattamente come avviene in tante altre realtà
virtuose in Italia e nel mondo.
Contribuiamo
attivamente e pretendiamo la Raccolta
Differenziata con
modalità porta
a porta!
PS:
il No Inc ha in programma per Sabato 20 Ottobre - ore 15,00 - Piazza
Mazzini, Albano, un Corteo cittadino contro l’inceneritore, contro
il VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta
associata a riduzione, riciclo e riuso. Non mancate!
Daniele
Castri
ECO 16 parteciperà al Corteo. Dobbiamo essere in tanti!