CIOCCHETTI: CON L'ELECTION DAY SI RISPARMIEREBBERO
23 MILIONI EURO
ZINGARETTI: VOTARE SUBITO. REGIONE OSTAGGIO DELLA DESTRA"
Secondo i
deputati del Pd, in base alla legge regionale numero 2 del 2005, le
elezioni dovrebbero svolgersi entro 90 giorni dallo scioglimento del
Consiglio regionale, interpretazione, ha sottolineato il ministro,
che "potrebbe trovare conforto in una sentenza della Corte
costituzionale, la 196 del 2003, che ebbe ad esprimersi in tal senso
per analogo caso della legge regionale dell'Abruzzo. Anche
l'avvocatura dello Stato ha dato evidenza a questo precedente".
Tuttavia, ha detto ancora il titolare del Viminale, "la legge
regionale della Regione Lazio, comunque successiva alla pronuncia
della Consulta, per la sua formulazione letterale può prestarsi
anche ad altre opzioni interpretative, come segnalato dalla stessa
avvocatura generale. Infatti le stesse elezioni del 2010 vennero
celebrate oltre i 90 giorni dallo scioglimento". "Non posso
che limitarmi ad auspicare pertanto -ha concluso Cancellieri- che una
decisione così importante possa maturare ed essere adottata dal
presidente regionale uscente, che ne ha la piena ed esclusiva
competenza, nell'ambito di un sereno e pacato confronto, alieno da
ogni forma di strumentalizzazione, che tenga conto di tutti gli
interessi che caratterizzano la vicenda. Desidero ribadire inoltre la
disponibilità del governo e mia personale a valutare con leale
spirito collaborativo ogni aspetto della questione, anche per le sue
possibili interferenze con i processi di riforma in atto".
Il
Vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti ha così
commentato le parole del Ministro degli Interni: "Credo
che facciamo finalmente luce sulla verità. Il ministro ha ricordato
cos'è' accaduto in altre regioni, cos'è accaduto nel Lazio due anni
e mezzo fa quando il vicepresidente della Giunta regionale Montino
fissò le elezioni 170 giorni dopo le dimissioni di Marrazzo da
presidente della Regione Lazio. Ha precisato una doppia
interpretazione sulle norme: certamente c'è una sentenza della Corte
Costituzionale del 2003 ma la legge elettorale regionale del Lazio è
successiva alla sentenza. Il governo all'epoca non impugnò la
sentenza e quindi è in legittimo vigore". Ed inoltre ha detto:
"La legge regionale stabilisce che il presidente della Giunta
Regionale è l'unico depositario del diritto e del dovere di indire
le elezioni. Ha 90 giorni per l'indizione, poi le elezioni possono
essere svolte in un tempo minimo di 45 giorni, quindi significa che
può scegliere certamente sentendo le forze politiche, sentendo il
governo per poter scegliere la data migliore per poter risparmiare
più soldi possibile nello svolgimento di questo turno elettorale,
visto che un'elezione del Consiglio Regionale da sola, staccata dalle
altre elezioni, costerebbe 28 milioni di euro alla Regione.
Diversamente avremmo un costo di 5 milioni di euro. Quindi 23 milioni
di euro che sarebbero mantenuti ai servizi e non destinati alle spese
elettorali. Quindi – conclude Ciocchetti - le polemiche di questi
giorni fatte in particolare dal partito democratico, dal candidato
Zingaretti sono fuori luogo".
Nicola Zingaretti invece dichiara che la destra tiene in ostaggio la Regione Lazio con il proprio immobilismo facendole perdere ben 600 milioni di euro di investimenti dall'Europa e, dice anche: “Fiorito in queste ore continua a ricevere lo stipendio da Consigliere regionale. Bisogna votare, subito. Facciamo sentire la nostra voce”, anche per questi motivi si dovrebbe andare subito al voto, secondo il Presidente della Provincia.Intanto
è indagato dalla magistratura il capogruppo alla Regione Lazio
dell'Idv Vincenzo Maruccio. Per lui l'accusa di peculato: si sarebbe
impossessato di 700 mila euro che avrebbe dirottato su conti
personali. Maruccio, che ha già rassegnato ad Abbruzzese le
dimissioni irrevocabili, si difende sostenendo che le sue erano solo
spese per attività politica. Zingaretti in proposito ha dichiarato
“Sostegno
pieno alla magistratura affinché indaghi e faccia piena luce su
tutto quello che è accaduto alla Regione Lazio. Politicamente, da
parte mia, come ho già detto, non guarderò in faccia nessuno. Vado
in Regione per cambiare tutto”.