Torrione Chigi |
Dallo
scorso mese di aprile l’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense,
promotore dell’iniziativa, il Comune di Ariccia, la Soprintendenza
Archeologica per il Lazio, e il Parco dei Castelli Romani, hanno dato
il via al progetto di recupero e valorizzazione del tratto aricino
della via Appia Antica in Valle Ariccia.
Numerosi
sopralluoghi si sono succeduti nei mesi scorsi, ai quali hanno
partecipato i tecnici appartenenti ai vari enti, prima di dare il via
alla ripulitura dell’area archeologica di proprietà del Comune di
Ariccia detta del “Torrione Chigi e al primo tratto della
Sostruzione della Via Appia.
Venerdì
21 settembre, alle ore 16.30, i risultati di questa I° Campagna
Archeologica di Recupero e Valorizzazione della Via Appia, saranno
presentati al pubblico nella Sala Bariatinsky del Palazzo Chigi di
Ariccia. Interverranno il Vicecommissario Prefettizio Serafina
Mascolo, la dott.sa Giuseppina Ghini, della Soprintendenza
Archeologica per il Lazio, il dott. Fegatelli, del Parco dei Castelli
Romani, il prof. Avv. Claudio Zucchelli Presidente Nazionale di
Archeoclub d’Italia. “Dobbiamo dire grazie a diverse persone –
ha affermato Alberto Silvestri, presidente della sede Archeoclub
d’Italia Aricino-Nemorense - anzitutto alla dott.sa Giuseppina
Ghini, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologica per il
Lazio ed Egidio D’Antimi, Giorgio Staccoli e Guido Cecchini
dell’ufficio tecnico del Comune di Ariccia, il dott. Fegatelli,
responsabile dell’ufficio agro-forestale del Parco dei Castelli
Romani, e l’archeologa Maria Cristina Vincenti, che ha coordinato
le operazioni, oltre ai numerosi soci che hanno partecipato tutti
come volontari”.
Ma
si tratta soltanto di un inizio, poiché la Sostruzione della via
Appia, definita ‘magnifica’ dal Piranesi, uno dei più
significativi monumenti stradali dell’arteria romana, una volta
liberata dalle piante infestanti, cresciute a dismisura in questi
anni, avrà bisogno anche di interventi di restauro, inoltre ci sono
anche altre due aree da valorizzare e i tesori archeologici che
nasconde il Colle Pardo.
Un
percorso archeologico-culturale di recupero e valorizzazione lungo la
Regina
Viarum
che da Roma raggiungerà Brindisi.
MCV